Uno spettacolo indecoroso

Durissimo giudizio del presidente delle Acli Andrea Olivero: "Nessun governo può reggersi su 3 voti". Berlusconi deve dimettersi. Una nuova legge elettorale.

14/12/2010
il presidente delle Acli Andrea Olivero
il presidente delle Acli Andrea Olivero

E’ un giudizio severo quello del presidente delle Acli Andrea Olivero sulla giornata di oggi. Una analisi lucida e preoccupata sul voto di fiducia e sui rischi che corre il Paese: "È stato uno spettacolo indecoroso quello offerto dalla politica in queste ore, mentre il Paese continua a dare segni preoccupanti di sofferenza e di tensione".

"Assistiamo increduli all'avvilimento delle istituzioni democratiche, offese nel decoro da comportamenti volgari, faide personali, denunce di intimidazioni e compravendite di singoli deputati. La disistima da parte dei cittadini rischia di investire tutti, al di la delle responsabilità individuali o delle singole forze politiche. Nessun governo può affrontare le questioni urgenti del Paese con una sfiducia così forte da parte dei cittadini, più forte di qualsiasi opzione politica o ideologica. È evidente a tutti che la maggioranza che pure ha espresso la fiducia non è in grado di governare il Paese. Nessun governo può reggersi su tre voti, ottenuti tra l'altro in questo modo. Sarebbe responsabile da parte del capo del Governo incassare la vittoria di oggi e rassegnare le dimissioni nelle mani del Capo dello Stato, perchè eserciti tutte le sue prerogative.

Il Paese deve affrontare problemi enormi ed urgenti: la crisi economica, la disoccupazione, l'impoverimento delle famiglie, la riforma del welfare. Ma non c'è modo di proseguire la legislatura senza una maggioranza allargata, a partire dalle forze che hanno vinto le elezioni, che hanno il dovere morale e politico di trovare un accordo, almeno per cambiare lo scempio di questa legge elettorale. Quanto stiamo vedendo è il fallimento conclamato di questa legge elettorale, che avrebbe dovuto portare stabilità e chiarezza, ha invece prodotto due crisi di governo in due legislature consecutive. Una legge che non richiede a monte accordi politici seri, ma dichiarazioni di fedeltà e sottomissione a questo o quell'altro leader. Una legge che offende la dignità degli elettori impedendogli di scegliere i propri rappresentanti. Se si andasse al voto ancora una volta con questa legge, troppi sarebbero tentati di non votare".

Alberto Bobbio
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Postato da giogo il 16/12/2010 17:16

Concordo perfettamente con l'articolo, ma NO assolutamente con libero-leo...ma dove sei vissuto in questi anni su marte? (perchè la luna l'abbiamo vicina...) certo bisogna proprio avere degli enormi paraocchi x non vedere ed il coraggio (come cristiano?)per approvare un simile governo.... corrotto e corruttore con un conflitto di interessi grande come un GRATTACIELO...senza guardare alla mercificazione di questi giorni in parlamento!!

Postato da luciocroce il 16/12/2010 10:30

Ritenere il dissenso – più o meno condivisibile – di un politico (nel caso in questione Fini, ma il discorso potrebbe valere anche per altri, Rutelli e Casini, ad esempio) uno “scisma” (!), da mettere sullo stesso piano di quelli verificatisi nel corso dei secoli in una istituzione di natura divina quale la Chiesa, mi sembra un’ acrobazia dialettica davvero spericolata…, in linea, d’altronde, con la “Weltanschauung” del Cav. Mah!, che cosa si può ancora dire, arrivati a questo punto? Questo benedetto “fondo”, lo raggiungeremo mai? Nell’attesa, saluti sconsolati.lucio

Postato da GP il 15/12/2010 09:46

Concordo pienamente che, purtroppo, la stabilità politica in Italia appare come una chimera. Comunque, a mio avviso, il discorso del presidente dell'ACLI è del tutto fumoso, generico. In poche parole: il nulla. Sarebbe ora che l''ACLI la smettesse di essere una corrente del PCI prima e del PD adesso. Un cordiale saluto

Postato da Libero Leo il 14/12/2010 23:12

Anche Alberto Bobbio sembra un abile politico che evita di dire tutta la verità circa la situazione di degrado della politica che egli critica. Non ne denuncia la vera causa probabilmente per non favorire la parte politica a cui si contrappone. Egli fa una critica superficiale e generica probabilmente per farne ricadere la colpa sulla attuale maggioranza. Se approfondisse un poco la sua analisi con riferimento preciso ai fatti verificatisi dovrebbe dire che nella maggioranza si è verificato un grave scisma a causa di Fini. Ciò ha impedito il regolare proseguimento dell’attività e la maggioranza ha dovuto impegnare risorse e tempo per fare rientrare almeno in parte lo scisma. Anche nella Chiesa in passato si sono verificati scismi e nessuno ha trovato a ridire se le autorità ecclesiastiche hanno dovuto dedicare tempo ed impegno per porvi rimedio. Ma questi fatti Bobbio, da abile politico, non li dice.

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