L'auto costa alle famiglie 165 miliardi

Via agli esodi, ma l'auto "brucia: costa 4.484 euro per vettura. Crescono soprattutto pedaggi, assicurazioni e carburanti. Il presidente dell'Aci: guidare è un salasso.

08/07/2011

Sei milioni di automobili in marcia per il secondo weekend di luglio, tra la serata di venerdì 8 e i rientri di domenica 10. Un anticipo di esodo, che precede gli spostamenti di massa di agosto, ma che mette comunque su strade e autostrade un numero considerevole di veicoli. Quindi: code, rallentamenti, traffico, sistemi di controllo della viabilità sotto stress. E' anche l'occasione per "misurare" il parco circolante italiano. Lo ha fatto l'Aci sul proprio sito, www.aci.it, pubblicando il nuovo Annuario statistico.

Primo dato: cresce il numero delle auto circolanti, + 380.000 vetture nel 2010, per un totale di 36.751.311 automobili sulle strade italiane. Le 1.972.070 nuove immatricolazioni, seppure in calo rispetto all’anno precedente, sono state comunque maggiori delle 1.667.654 radiazioni. Il 39% delle vetture ha più di 10 anni di vita e le Euro 0 (oggi le auto più all'avanguardia come normativa antinquinamento sono già Euro 5) non catalizzate sono ancora il 12,5% del totale circolante.

In Campania (e più in generale in tutto il Mezzogiorno) l’aumento più consistente del parco auto negli ultimi venti anni (+74%), mentre la Liguria fa registrare appena il +3%. Rispetto alla popolazione, il numero delle auto circolanti in Italia è uno dei più alti al mondo: 608 vetture ogni 1000 abitanti. L’aumento delle auto si attenua comunque nelle grandi città: negli 8 maggiori Comuni della Penisola (Torino, Milano, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palermo) nel 1985 circolava il 18% delle auto italiane e oggi appena il 13%.

Ma quanto costa mantenere tutto questo? Qual è la spesa dell'automobile per le famiglie italiane? E' ancora l'Annuario dell'Aci che fa i conti: le quattro ruote ci sono costate nel 2010 164.803.420.000 euro, quindi quasi 165 miliardi (di euro), cioè 4.484 euro per automobile nel 2010. L'Aci evidenzia come la spesa nel 2010 sia cresciuta dell’1% rispetto al 2009. In aumento soprattutto le spese per i pedaggi autostradali (+7,7% per un totale di 4,38 miliardi di euro), l’rc auto (+4,2% e 15,65 miliardi €) e il carburante (+3,42% e 41,4 miliardi €). Cresce anche il gettito fiscale derivante dai trasporti: +0,89% per un totale di 57,7 miliardi di euro.

«I dati spezzano l’illusione del 2009 quando la spesa è scesa per la prima volta dopo 19 anni»,spiega il presidente dell'Aci Enrico Gelpi. «Nel 2010 siamo tornati infatti a spendere di più per l’acquisto e l’utilizzo della nostra vettura, che diventa sempre più cara. Chiediamo almeno una migliore mobilità con l’ammodernamento della rete viaria, una maggiore sicurezza stradale, nuove infrastrutture e un più efficiente trasporto pubblico. Non è più possibile penalizzare la mobilità privata, e bisogna contenere il prezzo della benzina, delle assicurazioni e il carico fiscale, perché gli attuali trend saranno difficilmente sopportati. Lo dimostra la spesa per il carburante, cresciuta nel 2010 solo del 3,42% a fronte di un prezzo alla pompa salito del 10,6% per la benzina, 12,4% per il gasolio e addirittura 17,5% per il gpl. Uno stile di guida più risparmioso e la riduzione della percorrenza non possono però fare miracoli in eterno».

Pino Pignatta
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati