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Pubblicato il 09/07/2011

Sud Sudan, nasce un nuovo fragile Stato

Il 9 luglio 2011 è una data storica per l'Africa: nasce il suo 54° Stato. Per i sudanesi delle regioni meridionali è il grande giorno dell'indipendenza, attesa da mezzo secolo.


A sei mesi esatti dallo storico referendum che ne ha sancito l’indipendenza dal Nord
con una maggioranza schiacciante (il 98,83 per cento dei circa quattro milioni di votanti), oggi, sabato 9 luglio, nasce ufficialmente il nuovo Stato: la Repubblica del Sud Sudan, il 54° Paese dell’Africa e il 193° del mondo.

«Il nuovo Stato nasce nudo: poverissimo, indigente, senza strutture governative capillari, senza strade e senza personale sanitario – spiega Tommy Simmons, direttore generale di AMREF ItaliaMa anche pieno di progetti e di speranza di riuscire a costruire un futuro diverso, all’interno di un contesto finalmente pacifico».

Sul Sud Sudan pesano ancora le ferite profonde inferte da decenni di guerra civile. Quella più lunga e sanguinosa, scoppiata nel 1983, ha causato la morte di circa due milioni di persone, quattro milioni di sfollati, la distruzione quasi totale di scuole, strade, ponti, ospedali, e l’esodo all’estero della maggior parte del personale sanitario.

Le conseguenze del conflitto continuano a riflettersi negli indicatori sanitari, tra i peggiori del mondo. La percentuale di casi di mortalità materna è la più alta al mondo: secondo i dati Onu, una donna su sette rischia di morire per parto o complicazioni in gravidanza.

«Amref partecipa in modo concreto alla costruzione del nuovo futuro del Sud Sudan», sottolinea Simmons, «formando personale medico, necessario ed essenziale per costruire l’ossatura di un sistema sanitario degno di questo nome».

Il video, gentilmente concesso da Amref, è stato realizzato da una selezione delle immagini del reportage realizzato da Marco Di Lauro in Sud Sudan per Getty Images.
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Postato da Franco Salis il 13/07/2011 06:52

Forse perché non ho seguito le varie fasi nel cinquantennio, ho capito poco,ma non mi arrendo e vorrò capirci di più in seguito. Il Sud Sudan è il 54° stato sovrano e indipendente dell’Africa. Mica tanto indipendente se vi sono alcune cose da definire. Il sottosuolo sarebbe o è ricco di idrocarburi però i pozzi sono gestiti dal Sudan. Quindi qualcuno entra in casa mia e mi gestisce le mie risorse. Il Sud Sudan non ha sbocco al mare,ma guardando la cartina risulta vicino. Non mi sembra ci sia tanto da festeggiare se le questioni lasciate in sospeso sono o possono essere foriere di venti di guerra. Il nord risulta più prosperoso,ma con fonti di ricchezza inferiori. Quell’incidente aereo in cui ha perso la vita il “padre della patria” non sarà mica dello stesso genere dell’incidente di Mattei? Nei sei anni di “pace” quanti bambini e mamme sono morti per malnutrizione e assenza di assistenza medica,quanti sono morti nei sei anni precedenti a causa della guerra? I due milioni di morti e quattro di rifugiati e sfollati si riferiscono dall’inizio della guerra o dal suo aggravarsi dal 1983? Esistono condizioni culturali e storiche fra i due stati o sono solo di natura religiosa? Confini precisi,sbocco al mare,equa definizione della “proprietà” dei pozzi mi sembrano le priorità ,le altre salute e alfabetizzazione vengono dopo non per gravità,ma solo per ché i primi risolvono i secondi. Non si potrebbe pensare ad uno stato pilota,nonostante tuto?

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