Una "meta" per L'Aquila
Intervista con il giocatore aquilano della Nazionale di rugby Andrea Masi. Un anno e mezzo dopo il terremoto, il capoluogo abruzzese continua a essere una città fantasma.
Palazzi sono vuoti, puntellati da travi di legno e di ferro. Strade ancora invase dai calcinacci. “Le macerie dell'Aquila sono le macerie d'Italia”, hanno ripetuto i manifestanti venuti da tutta Italia e radunati in piazza Duomo. Sono oltre 10 mila le firme raccolte per presentare una proposta di legge che miri a ottenere garanzie precise sulla ricostruzione. Siamo stati anche noi in piazza Duomo con Andrea Masi, aquilano, giocatore della nazionale di rugby, venuto in città con alcuni suoi compagni per girare uno spot televisivo il cui messaggio è: “Io non posso dimenticare” (a cura di Eugenio Arcidiacono, riprese e montaggio di Giancarlo Giuliani).