22/01/2012
Antonio Conte
Il girone di andata del campionato italiano di calcio si è concluso, per quel che riguarda il primato, già sabato, quando la Juventus, sin lì imbattuta e capoclassifica con un punto di vantaggio sul Milan, ha affrontato l'ultimo turno di andata, il diciannovesimo, a Bergamo contro un'Atalanta squassata da Scommessopoli, con la fine morale del suo atleta-icona Cristiano Doni, ma forte di un gioco gagliardo che neanche penalizzazioni assortite riescono a minare. La squadra bianconera, motivatissima dall'allenatore Antonio Conte che proprio a Bergamo, sulla panchina dell'Atalanta, patì pesanti contestazioni, ha vinto per 2 a 0, lottando molto e bene, come d'altronde fa dall'inizio del campionato, e vanificando a priori, ai sensi ovviamente della classifica a metà torneo, l'impegno, il giorno seguente, del Milan a Novara, contro la squadra piemontese che, ultima in graduatoria, era stata sconfitta proprio dai rossoneri mercoledì scorso (2 a 1) in Coppa Italia.
Poca suspense, comunque. L'Atalanta alla vigilia dello scontro diretto spartiva con la Juventus, dopo 19 giornate, il primato dei pareggi: 8. Sino al match contro il Milan, il Novara, in campionato ultimo col Lecce, aveva vinto, due sole volte. In caso di parità nel punteggio finale di metà torneo il titolo di campione d'inverno sarebbe andato egualmente alla Juventus, che con il Milan ha vinto lo scontro diretto. La stessa Juventus che grazie al balordo calcio-spezzatino (che sempre sia dannato) ha potuto festeggiare senza dover aspettare il risultato di Novara. Festeggiare cosa? O meglio: cosa vuol dire campione d'inverno? Moltissimo, se si sta alla statistica fresca: senza fare archeologia spenta, rileviamo che negli ultimi campionati la squadra campione d'inverno ha poi conquistato lo scudetto otto volte.
Le uniche eccezioni a favore, toh, della Juventus: nel 2001-02 all'andata prima la Roma con 36 punti, quarta la Juventus con 31, alla fine prima la Juventus con 71 punti, uno in più della Roma; nel 2002-03 Milan in testa con 39 punti, Juve quarta a quota 35, crollo rossonero nel ritorno, cavalcata bianconera, alla fine Juve 72, Inter 65, Milan 61.
Gian Paolo Ormezzano