15/07/2011
Il presidente dell'Inter Massimo Moratti (a destra) e il presidente della Juventus Andrea Agnelli.
l) Pare proprio certo che la decisione, che è pure una grande invenzione, verrà definitivamente ufficializzata dal consiglio federale lunedì 18: difficile che qualcuno in poche ore riesca a inventare qualcosa di sublime per scardinare la decisione insieme ipocrita e coraggiosa, perché accontenta un’Italia e ne fa arrabbiare un’altra.
2) La grande invenzione consiste in questo: lo scudetto non è revocabile perché non è mai stato assegnato. In realtà, spedita in serie B la Juventus, l’Inter da seconda è diventata prima “per scorrimento” (neanche in politichese è stato usato un termine così lessicalmente furbetto e dunque perfetto), fra l’altro dovendo urgentemente segnalare all’Uefa una classifica per i nostri accessi alle coppe europee.
3) Il Milan secondo nel 2004-2005 dietro alla Juventus non ha avuto lo scudetto tolto ai bianconeri sempre per Calciopoli: ma il Milan stava dentro Calciopoli, per questo è stato penalizzato, insieme con Lazio e Fiorentina.
4) Retrocessa in B e non in C, la Juvenrus è diventata il parametro utile alle tre colpevoli “minori” per evitare la B e venire colpite soltanto da una penalizzazione.
5) L’Inter secondo la Juventus sarebbe da far entrare, come rea, anch’essa in Calciopoli per alcune telefonate del suo presidente Giacinto Facchetti, poi defunto, emerse solo ultimamente, e in seguito a superperizie, nel processo di Napoli (davanti alla giustizia ordinaria) alla Gea, l’organizzazione di Moggi e C. accusata di alterazione degli esiti sportivi.
6) Le eventuali colpe di Facchetti, cioè i suoi contatti con il mondo arbitrale, sono, per la federcalcio, colpe comunque prescritte (per l’Inter non sono colpe, guai a chi tocca Facchetti), e in ogni caso non gravi come quelle dei dirigenti di Juve, Milan, Lazio e Fiorentina (la società viola è l’unica ad onestamente avere più o meno ammesso di essersela tutto sommato cavata bene…).
7) Abbiati, portiere del Milan ma nel 2005-2066 in prestito alla Juventus, dice ora che anche lui sente suo quello scudetto bianconero, come dicono pure i suoi compagni di squadra e Lippi allenatore, giurando che sul campo proprio non si sono mai accorti di nessuna compiacenza arbitrale.
8) Andrea Agnelli presidente della Juventus farà ricorso al tribunale speciale del Coni ma soprattutto annuncia anche il ricorso alla giustizia ordinaria, visto che la Juventus ha patito, lei sola, danni ingentissimi.
9) Una clausola, chiamata compromissoria e vitale per la giustizia sportiva, impegna le società a non adire alla giustizia ordinaria, per le loro controversie appunto sportive, pena la squalifica.
10) Se la federazione ha deciso di non decidere, noi con i punti precedenti riteniamo di avere spiegato che non esiste una spiegazione chiara del presente, e dunque che non esiste una garanzia di tranquillità per il futuro, nel senso che le scintille fra giustizia sportiva e giustizia ordinaria ci sono da sempre, ma adesso c’è pure il corto circuito fra due club, i più importanti d’Italia, con le loro tifoserie vicine davvero alla possibile tremenda scarica. Comunque gli Agnelli e i Moratti sono spesso vacanzieri insieme a Forte dei Marmi, potrebbero anche incontrarsi e fare pace, ammesso che facciano guerra, o scoppiare dal ridere.
E per finire un consiglio bifido. Ai tifosi bianconeri quello di infischiarsene, come hanno fatto per lo scudetto 2004-2005 di uno scudetto che comunque non è del loro club. Ai tifosi nerazzurri quello di non anelare ad uno scudetto che all’Inter non aggiunge niente di bello, anche perché fa discutere su parole, sillabe e fonemi di Facchetti, il quale non merita di non essere usato nel male e nel bene, cioè o come alibi per i cultori del “così fan tutti, dunque nessuno ha colpe, neppure noi”, o come shampoo per chi si lava i capelli però mai ammettendo che siano sporchi.
Gian Paolo Ormezzano