La Calciopoleide di Inter e Juve

Alcune considerazioni su una non decisione della Federcalcio, quella di non togliere lo scudetto 2005-2006 all’Inter, dopo averlo tolto alla Juve per la Calciopoli di Moggi e Giraudo.

15/07/2011
Il presidente dell'Inter Massimo Moratti (a destra) e il presidente della Juventus Andrea Agnelli.
Il presidente dell'Inter Massimo Moratti (a destra) e il presidente della Juventus Andrea Agnelli.

l) Pare proprio certo che la decisione, che è pure una grande invenzione, verrà definitivamente ufficializzata dal consiglio federale lunedì 18: difficile che qualcuno in poche ore riesca a inventare qualcosa di sublime per scardinare la decisione insieme ipocrita e coraggiosa, perché accontenta un’Italia e ne fa arrabbiare un’altra.

2) La grande invenzione consiste in questo: lo scudetto non è revocabile perché non è mai stato assegnato. In realtà, spedita in serie B la Juventus, l’Inter da seconda è diventata prima “per scorrimento” (neanche in politichese è stato usato un termine così lessicalmente furbetto e dunque perfetto), fra l’altro dovendo urgentemente segnalare all’Uefa una classifica per i nostri accessi alle coppe europee.

3) Il Milan secondo nel 2004-2005 dietro alla Juventus non ha avuto lo scudetto tolto ai bianconeri sempre per Calciopoli: ma il Milan stava dentro Calciopoli, per questo è stato penalizzato, insieme con Lazio e Fiorentina.

4) Retrocessa in B e non in C, la Juvenrus è diventata il parametro utile alle tre colpevoli “minori” per evitare la B e venire colpite soltanto da una penalizzazione.

5) L’Inter secondo la Juventus sarebbe da far entrare, come rea, anch’essa in Calciopoli per alcune telefonate del suo presidente Giacinto Facchetti, poi defunto, emerse solo ultimamente, e in seguito a superperizie, nel processo di Napoli (davanti alla giustizia ordinaria) alla Gea, l’organizzazione di Moggi e C. accusata di alterazione degli esiti sportivi.

6) Le eventuali colpe di Facchetti, cioè i suoi contatti con il mondo arbitrale, sono, per la federcalcio, colpe comunque prescritte (per l’Inter non sono colpe, guai a chi tocca Facchetti), e in ogni caso non gravi come quelle dei dirigenti di Juve, Milan, Lazio e Fiorentina (la società viola è l’unica ad onestamente avere più o meno ammesso di essersela tutto sommato cavata bene…).

7) Abbiati, portiere del Milan ma nel 2005-2066 in prestito alla Juventus, dice ora che anche lui sente suo quello scudetto bianconero, come dicono pure i suoi compagni di squadra e Lippi allenatore, giurando che sul campo proprio non si sono mai accorti di nessuna compiacenza arbitrale.

8) Andrea Agnelli presidente della Juventus farà ricorso al tribunale speciale del Coni ma soprattutto annuncia anche il ricorso alla giustizia ordinaria, visto che la Juventus ha patito, lei sola, danni ingentissimi.

9) Una clausola, chiamata compromissoria e vitale per la giustizia sportiva, impegna le società a non adire alla giustizia ordinaria, per le loro controversie appunto sportive, pena la squalifica.

10) Se la federazione ha deciso di non decidere, noi con i punti precedenti riteniamo di avere spiegato che non esiste una spiegazione chiara del presente, e dunque che non esiste una garanzia di tranquillità per il futuro, nel senso che le scintille fra giustizia sportiva e giustizia ordinaria ci sono da sempre, ma adesso c’è pure il corto circuito fra due club, i più importanti d’Italia, con le loro tifoserie vicine davvero alla possibile tremenda scarica. Comunque gli Agnelli e i Moratti sono spesso vacanzieri insieme a Forte dei Marmi, potrebbero anche incontrarsi e fare pace, ammesso che facciano guerra, o scoppiare dal ridere.

E per finire un consiglio bifido. Ai tifosi bianconeri quello di infischiarsene, come hanno fatto per lo scudetto 2004-2005 di uno scudetto che comunque non è del loro club. Ai tifosi nerazzurri quello di non anelare ad uno scudetto che all’Inter non aggiunge niente di bello, anche perché fa discutere su parole, sillabe e fonemi di Facchetti, il quale non merita di non essere usato nel male e nel bene, cioè o come alibi per i cultori del “così fan tutti, dunque nessuno ha colpe, neppure noi”, o come shampoo per chi si lava i capelli però mai ammettendo che siano sporchi.

Gian Paolo Ormezzano
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Postato da kocise il 16/07/2011 00:20

A scanso di equivoci sono un tifoso del Palermo. Intervengo sull'argomento per chiarire meglio i fatti. E' bene ricordare che i comportamenti equivoci nel mondo del calcio sono datati da ben prima del 2004. E' proprio in base a questi che la magistratura ha indagato e scoperchiato il verminaio. Da queste indagini, che qualcuno sostiene parziali, vien fuori un sistema di potere tra rappresentanti della Juventus, del Milan, della Lazio, della Fiorentina del mondo arbitrale della Lega calcio e per finire del mondo massmediatico che ha inquinato il mondo del calcio. Un sistema ben rodato che sicuramente funzionava già da prima e ,provato dalle indagini, a partire dall'anno 2004. Evito di ripetere le cose già descritte nell'articolo ma la Lega Calcio decide che per gli anni 04/05 e 05/06 lo scudetto viene tolto alla Juve e non assegnato ad alcuno. La Uefa, per l'iscrizione delle squadre italiane alle coppe europee chiede una nuova classifica e di conseguenza l'assegnazione del titolo al primo classificato. In questa nuova classifica l'Inter è prima, il Palermo quarto e il Milan fuori! Ovviamente questo non va bene. La giustizia sportiva non può permettere che il Milan, colpevole, resti fuori dall'Europa. E quindi sconta la pena del Milan che rientra in Champions fregando il Palermo. Che oggi Agnelli utilizzi delle intercettazioni, tirate fuori dalla difesa dell'amico Moggi, la dice lunga sul fatto che il cordone ombelicale tra la società juventina e Moggi sia stato tagliato. Che i commentatori sportivi, quelli che ai bei tempi del verminaio facevano finta di niente, oggi ci vengano a parlare di correttezza e sportività è un paradosso. Che si guardi alle telefonate non differenziando quelle che venivano fatte dall'organizzazione da quelle che venivano fatte per difendersi dalla stessa dimostra come il mondo dell'informazione sportiva sia la prima responsabile di tutto lo schifo che noi sportivi abbiamo subìto. I tifosi delle squadre medie e piccole sono abbastanza stanchi di vedere i commentatori che si agitano quando qualche scelta arbitrale non va bene alle grandi e quando,nella quasi totalità dei casi, avviene nei confronti delle squadre medio piccole fanno finta di niente. Ed in ultimo c'è una grossa responsabilità sia da parte di Agnelli sia da parte dei quotidiani sportivi a montare casi che sarebbe stato meglio neanche riaprire. Ne è una riprova l'accoltellamento tra tifosi juventini di ieri. Sarebbe meglio tornare al calcio giocato. La Juve dimostri sul campo, senza gli aiuti arbitrali, quello che vale senza piagnistei.

Postato da 19Andrea77 il 15/07/2011 23:35

2)l'inter arrivò terza; 6)l'inter è stata accusata così come Juve e Milan di illecito sportivo solo che per la Juve non c'era illecito sportivo e introdussero l'illecito strutturato nella sentenza, quindi in federcalcio non pensano un bel niente visto che moratti si nasconde dietro la prescrizione. La Juve è retrocessa grazie alla disinformazione antijuve che si perpetua da tanti anni, sarebbe opportuno fare degli articoli seri e non inventare le notizie ... se volete a disposizione. Seguite il processo di Napoli e chiedete scusa a Moggi la Juve e i suoi tifosi o avete paura di moratti?

Postato da dino avanzi il 15/07/2011 21:32

Sono convinto che con Umberto e Giovanni Agnelli questa vicenda non sarebbe stata riaperta. Ma Andrea Agnelli è giovane e probabilmente ha un altro stile rispetto allo zio e al padre. Comunque la nuova dirigenza della Juve ha il problema di scaricare la frustrazione per non riuscire a vincere nulla.

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