04/11/2012
Fernando Alonso (Ansa).
Ci sono ancora due Gran Premi di Formula 1 – il 18 novembre negli Usa , il 25 in Brasile - per decidere chi dopo 20 gare sarà il campione del mondo 2012, se Sebastian Vettel tedesco di 25 anni alla terza sua vittoria iridata consecutiva con la Red Bull o Fernando Alonso spagnolo di 31 anni su Ferrari alla terza sua vittoria dopo quelle del 2005 e 2006 per la Renault.
Vettel ha 10 punti di vantaggio su Alonso. Ne aveva 13 prima del Gran Premio di Abu Dhabi, dove ha preso il via per ultimo, dunque 24esimo, penalizzato per essersi per carenza di benzina (gliene mancava un bicchiere, 150 millilitri, per arrivare al litro residuo obbligatorio alla fine delle prove ufficiali, il regolamento è preciso e severo). Vettel in gara ha effettuato una grande rimonta, aiutato anche da due ingressi per incidenti della safety car, che ha favorito il ricompattamento del gruppo, ed è finito terzo: 5 punti contro gli 8 di Alonso che è partito sesto ed è finito dietro la solo Kimi Raikkonen, finlandese della Lotus, 15 punti utilissimi per il terzo posto in classifica generale, tornato alla vittoria (dopo anni da rallysta) che gli mancava dal 2009, quando correva con la Ferrari. Al momento attuale fortuna e sfortuna nei riguardi di Vettel e Alonso, divisi da 10 punti, si bilanciano.
I due si stimano e si rispettano. La Red Bull è più veloce, ma Alonso probabilmente è più bravo di Vettel. Le due auto sono di scuderie che fanno quasi tutto in prima persona, senza appoggi importanti: però la Red Bull (austriaca, il nome è di una bevanda energetica) usa motori Renault, la Ferrari crea motori Ferrari.
Sebastian Vettel (Ansa).
I due hanno fatto bella la stagione. Alonso, Vettel, Alonso, Vettel in sequenza a primeggiare o comunque a fare punti. Alonso vessato dalla iella nella parte finale della stagione quando prima Grosjean francese poi Raikkonen lo hanno messo fuori pochi metri dopo il via. Vettel vessato all’inizio, da problemi della sua vettura che ad un certo punto sembravano sbatterlo dietro, in casa, all’australiano Mark Webber.
Alonso più di Vettel deve sperare in un inconveniente che rallenti il rivale. Vettel è il favorito per il successo finale anche se il circuito di Austin è una novità (i piloti hanno già ricevuto un disco per computer su cui “imparare” il tracciato) e quello di San Paolo è favorevole alla Ferrari. Un mesetto fa si era parlato di Vettel possibile alla Ferrari già anche dal prossimo anno, intanto che Alonso veniva riconfermato sino al2016. Fantasie, Vettel rimane dove sta, e dove sta bene.
La Formula 1 cerca nuovi pubblici, cioè nuovi mercati, e ogni anno trascura un po’ di più la Vecchia Europa per cercare circuiti nuovi, spesso in Asia, e soldoni nuovi. Legittima la paura di una resa completa della macchina, intesa stavolta come macchina organizzativa del circus, all’uomo di antica passione. Doveroso anche dire che in questo 2012 un certo flusso invadente e costoso della tecnologia sembra essersi rallentato. Sono state operate alle auto anche modifiche un po’ alla Fantozzi, e in certi casi hanno persino funzionato. E si sono visti dei sorpassi anche nei circuiti in cui la gara era decisa dalla pole position, con rifinitura del giudizio nei pit stop più che altro spettacolari. Enzo Ferrari, che odiava i piloti perché comunque facevano del male alle auto e specialmente alle sue, sarebbe contento di questi due. piloti che si disputano un Mondiale senza nessun pilota italiano al via.
Gian Paolo Ormezzano