Italia regina di Coppe, per ora

Champions agli ottavi con tante sorprese, che forse non dureranno: ma la "primavera" del Barcellona che vince 4-0 e il Napoli che passa senza superinvestimenti sono belle notizie.

09/12/2011
L'interista Cambiasso dopo il gol segnato in Champions contro il CSKA di Mosca.
L'interista Cambiasso dopo il gol segnato in Champions contro il CSKA di Mosca.

Attenzione attenzione: l’Italia è la sola Nazione europea a mandare tre sue squadre – Inter, Milan e Napoli - negli ottavi di finale della Champions League, accoppiamenti sorteggiati il 16: questo nell’ultima stagione in cui avevamo diritto a quattro squadre (nel tabellone dal 2012-13 saranno tre, per difetto di nostri risultati forti e “di gruppo” negli anni scorsi). L’Inghilterra ne ha solo due, di Londra, Arsenal e Chelsea, fuori le due di Manchester, United e City, proprietà statunitense e araba, strali dal City sulla panchina di Roberto Mancini. Due la Spagna, ovviamente Barcellona detentore e favorito e Real Madrid, due la Russia (Cska di Mosca e Zenit di San Pietroburgo allenato da Luciano Spalletti), due la Francia (Marsiglia e Lione), due la Germania (Bayer Leverkusen e Bayern Monaco). Poi il Benfica per il Portogallo, l’Apoel per Cipro e il Basilea (sul Manchester United!) per la Svizzera.  

Ci sono almeno tre esiti positivi sensazionali: il primo, storico anzi storicissimo, è la qualificazione agli ottavi del Napoli, non conseguita neppure ai tempi degli scudetti di Maradona. Il secondo riguarda l’avanzata di Cipro, anzi della Cipro greca, capitale Nicosia: e il 16 l’Apoel potrebbe toccare al Napoli. Il terzo, interno a una qualificazione facile facile, è l’affermazione, nell’incontro che non doveva più decidere nulla e che dunque ha permesso di giocare il football più aperto e spettacolare, della sensazionale squadra-primavera del Barcellona (a riposo i campionissimi) per 4 a 0 contro i titolari del Borisov campione della Bielorussia. 

I giocatori del Milan dopo la rete del ghanese Boateng (a destra) contro il Barcellona.
I giocatori del Milan dopo la rete del ghanese Boateng (a destra) contro il Barcellona.


Parliamo dell’Italia: qualificazione tripla in controtendenza, con applausi soprattutto per il Napoli che in campionato accusa le fatiche di Coppa. Il Milan nel suo girone contro il Barcellona ha preso comunque lezioni di football, utili se le si studia bene, intanto che l’Inter nel nostro torneo interno è in zona retrocessione. E bisogna ricordare l’Udinese, che nei preliminari è stata fatta fuori senza grossi demeriti da un Arsenal esperto e fortunatello.

Questo cosa vuol dire? Che siamo stupidi ed empi se diciamo che il nostro football, soprattutto quello da campionato, non è bello? Che siamo incompetenti se ci diciamo tagliati fuori dal grande mercato e quindi dalle possibilità di grande show? Che critichiamo l’Inter e dovremo magari rimangiarci le critiche? O che il calcio è bello proprio perché non si lascia capire troppo, perché contraddice, smentisce, beffa chi crede di conoscerlo e dunque poterlo prevedere, perché la casualità è un elemento dominante in tutte le vicende del pallone?  

Non abbiamo la risposta, e magari chi crede di averla andrà incontro, già negli ottavi di finale con eliminazione diretta, a clamorose smentite di ciò in cui fermissimamente crede. Previsione valida per tutti i terricoli, mentre, per quel che ci riguarda da vicino, pensiamo che davvero non è il caso di ancorare le nostre speranze, le nostre attese di un bel 2012 calcistico, alla Champions League, dove le sorprese a venire potranno essere superiori, e di molto, a quelle appena verificatesi.

L'esultanza del turco Gokhan Inler del Napoli dopo il gol contro gli spagnoli del Villareal.
L'esultanza del turco Gokhan Inler del Napoli dopo il gol contro gli spagnoli del Villareal.


Non diciamo niente, ecco, non per la paura di dire qualcosa, ma per il  coraggio di definirci impotenti di fronte ai misteri del pallone. Fra questi i troppi gol segnati a Zagabria dal Lione (da 0-1 a 7-1) sui croati quasi felici di permettere ai francesi di qualificarsi, grazie appunto a quei tanti gol, a spese degli olandesi dell’Ajax che hanno regolarmente perso a Madrid.  Se adesso sostiamo sul Napoli è per la valenza statistica della sua impresa, per gli influssi con cui questo Napoli può esercitare azioni assortite sul campionato (Napoli rilanciatissimo in Italia? Napoli assorbito dall’Europa? Napoli uno e due?), per la sensazione che il tifo più straordinario del mondo stia guadagnando in costanza e serietà quel poco che perde in pirotecnia, considerando che senza Maradona i pazzarielli sono meno pazzi.

Potrebbe davvero, la squadra partenopea gestita con rigore nordico e portafoglio non sceiccale dal presidente De Laurentiis, rappresentare il fatto nuovo nel calcio non soltanto italiano, quanto europeo. Sorteggiato nel girone più difficile (Bayern, Manchester City e Villareal), questo Napoli è andato avanti sena neanche bisogno di maghi, fattucchiere, santoni e santini, oltre che del miglior Cavani.

Gian Paolo Ormezzano
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati