Juventus: stadio pieno, tifosi "ubriachi"

In corsa per vincere lo scudetto 2011-2012 e in grande spolvero anche in Coppa Italia, i bianconeri conquistano il cuore dei tifosi, felicissimi anche per il nuovo stadio.

25/01/2012
Alessandro Del Piero gioisce per il gol segnato durante la gara di Coppa Italia contro la Roma. Del Piero è andato a rete in tutti i 4 stadi torinesi dove i bianconeri han giocato negli ultimi anni: il Comunale, il Delle Alpi, l'Olimpico e, in ultimo, lo Juventus Stadium, Foto Di Marco/Ansa.
Alessandro Del Piero gioisce per il gol segnato durante la gara di Coppa Italia contro la Roma. Del Piero è andato a rete in tutti i 4 stadi torinesi dove i bianconeri han giocato negli ultimi anni: il Comunale, il Delle Alpi, l'Olimpico e, in ultimo, lo Juventus Stadium, Foto Di Marco/Ansa.

Più miracolosa la Juventus-squadra, che non perde mai e vince spesso (nei quarti di Coppa Italia un 3 a 0 a eliminare la Roma, dopo il mezzo scudetto di campione d’inverno), o la Juventus-società che dall’8 settembre 2011, giorno dell’inaugurazione con una festa e un match contro gli inglesi del Nottingham, riempie sempre lo stadio nuovo, il suo stadio, lo stadio di proprietà del club, lo Stadium come viene chiamato provvisoriamente l’impianto che non ha ancora il nome di uno sponsor economicamente “all’altezza”?

Nessuna delle due Juventus è secondo noi miracolosa, per la semplice ragione che entrambi i successi hanno una logica. Chi scrive queste righe non pensava certo a uno stadio sempre pieno e a una Juventus imbattuta dopo metà campionato, però adesso deve ammettere che sono accadute le cose giuste, e peggio per chi non le aveva previste (giornalista compreso, ci mancherebbe altro). Giusta appare infatti l’imbattibilità, per mezzo campionato, di un complesso libero da impegni e tensioni da coppe europee (riguardano invece Milan, Inter, Napoli, Udinese e Lazio), motivatissimo da un allenatore, Antonio Conte, figlio di una grande Juventus dal passato ancora fresco e capace di rilanciare un Pirlo ormai snobbato dal Milan, di prorogare la gioventù di Buffon e persino di Del Piero, di dare fiducia al ragazzo Marchisio, produzione autarchica. A questo punto potrebbe anche subentrare una sconfitta (sabato sera arriva a Torino l’Udinese, prima partita del girone di ritorno), ma non cambierebbe l’insieme positivo del giudizio.

Sullo stadio sempre pieno, sui botteghini mai aperti perché tutti i biglietti vanno via in prevendita, bisogna soffermarsi, facendo casomai – il caso anche di chi scrive queste righe – uno shampoo di cenere. Dunque: c’è la grossa crisi economica, che vieta in primis le spese di tipo ludico; c’è il freddo di un inverno lungo anche se senza neve, con tanti incontri della Juventus in notturna; c’è soprattutto una completa e comoda offerta di partite da vedere alla televisione in casa, al caldo e con la disponibilità di alte tecnologie per gustare meglio lo spettacolo. E infatti per Milan-Novara di Coppa Italia i paganti al Meazza sono appena 1.921, mentre nello stesso torneo la Juventus fa il solito pieno col Bologna. Si fa notare che l’ingresso è stato regalato dal club bianconero ai suoi abbonati alle partite di campionato, e dunque questo pieno “non conta”.

Però per il turno successivo, quello del 3 a 0 contro la Roma, stadio anzi Stadium regolarmente pieno: cioè sempre 40.000 presenze fra acquirenti di biglietti a prezzo intero (ma ci sono anche tagliandi ottenibili grazie a promozioni speciali per donne, vecchi e bambini, persino con una bandierina bianconera pro capite offerta all’ingresso) e abbonati al campionato esercitanti l’opzione per la Coppa Italia (4.000 su quei 24.524 complessivi che significano un incremento del 62% rispetto allo scorso anno, con prezzi dai 275 euro in curva ai 130.000 dei palchi, gli Sky Box dei vip).

Da ricordare che la Coppa Italia non è compresa nel pacchetto di abbonamento perché non si sa a priori quanti saranno i turni in cui la squadra del cuore sarà impegnata. Per sabato contro l’Udinese, in campionato, altre formule di vendita , ma – ripetiamo - già tutto venduto. E non ingannino le immagini televisive, trasmesse nell’intervallo, di gradinate semivuote. Il fatto è che nel nuovo stadio la gente, tanta gente, approfitta dello stop per andare al bar, al buffet, alla boutique del tifoso. Perché l’accesso a ogni sezione è comodo, le offerte sono valide, i prezzi non sono bassi ma si spende, in fondo, per il club beneamato. E hanno pure grande successo le offerte del “tour” per vedere tutto lo stadio anzi tutto dello stadio: visite guidate, tutto prenotato con anticipi di settimane.

Chiaro che bisogna attendere per cantare successo pieno e soprattutto duraturo, perché l’entusiasmo della “scoperta” del nuovo impianto potrebbe finire dopo avere consumato il rituale dei primi contatti e anche dopo avere consumato gli ultimi soldi, perché la Juventus potrebbe entrare in crisi di risultati, perché la crisi economica generale del Paese potrebbe mordere ancora di più. Ma intanto il club pioniere nello stadio di proprietà sinora registra, rispetto alla stagione 2010-11, un incremento del 66% degli spettatori, contro il calo complessivo del 6% per tutta la serie A. E cresce assai l’indotto dell’impianto, anche se certe attività, certe proposte non sono ancora a regime pieno.

Intanto il fenomeno tifoideo-amoroso chiamato Juventus, in sonno dopo Calciopoli, riemerge alla grande. Al punto che si parla di possibile avvio di un ciclo di supremazia bianconera quanto meno psicologica su tutto il resto del calcio italiano, con i tifosi juventini, specialmente quelli che arrivano da fuori Torino, impegnati anche nel rito dell’”io c’ero”, nel ruolo di testimoni di qualcosa che vale. Chi vivrà vedrà, ma intanto per il popolo bianconero, vessato da anni di mortificazioni postCalciopoli, è già un bel vivere (oltre che, nello stadio costruito soltanto per il calcio, un bel vedere la partita).

Gian Paolo Ormezzano
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati