Mamme da medaglia d'oro

Da Nunzia Rossi a Carmen Casteiner, le madri dei campioni italiani di varie discipline sportive si sono radunate all'Acqua Acetosa, in vista dei Giochi olimpici di Londra.

22/04/2012
Un'immagine dell'incontro "Noi mamme per lo sport".
Un'immagine dell'incontro "Noi mamme per lo sport".

"Sentinelle dello sport italiano": è questa l'istantanea delle mamme degli atleti olimpici, radunate per un evento unico realizzato all'Acqua Acetosa, nel Centro sportivo "Giulio Onesti", in occasione di "Noi mamme per lo sport",  promosso da Coni e P&G nell'ambito della campagna "Grazie di cuore mamma", per sostenere la squadra olimpica italiana ai Giochi olimpici di Londra. C'erano tante signore. Da Nunzia, mamma dell'olimpionico Antonio Rossi a Carmen Casteiner, madre di Tania Cagnotto, dalla signora Cammarelle alla mamma di Elisa Santoni. Lì, in prima fila, hanno applaudito lo studio condotto dall'istituto di ricerca "Future Concept Lab", che ha proposto un decalogo di valori in grado di definire le nuove prospettive cui le persone stanno già guardando, per immaginare nuove visioni, declinandole al femminile e un focus di osservazione sulla famiglia e sulla mamma che, soprattutto nella società italiana, ha un importante ruolo educativo.


Poi, le mamme hanno raccontato le loro esperienze di persone "normali e non speciali", uguali a tutte le altre nel chiedere ai figli di indossare la maglietta della salute o nel cercare di indirizzarli verso amicizie "buone". Da parte della  "Future Concept Lab" è stata stilata una vera e propria carta del valori dello sport, esplicata dal professor Francesco Morace. Ed è stato presente al dibattito anche Carlo Tranquilli, direttore sanitario dell’Istituto di medicina e scienza dello sport del Coni, pronto ad analizzare il ruolo della mamma nella preparazione e nella carriera atletica professionale e nella pratica dello sport di base. «Intendiamo essere vicini alle persone migliorandone la qualità della vita, con lo spirito dei Giochi olimpici di costruire un mondo migliore attraverso lo sport», ha dichiarato Sami Kahale, presidente e ad di P&G in Italia. Poi ha aggiunto: «La donna è la figura centrale della famiglia ed è a lei, alla sua figura di madre, che abbiamo dedicato questa campagna».  

Commoventi alcuni ricordi, quando qualche mamma ha raccontato storie di allenatori che purtroppo non ci sono più e che hanno affiancato i genitori nel ruolo di educatori; e hanno fatto sorridere altre istantanee, ricordi di atleti quando erano bambini. Però forse il sorriso con l'istantanea più smagliante della giornata l'ha offerto mamma Nunzia Rossi, che quando le è stato chiesto se Antonio fosse più bravo o più bello, ha risposto «più bravo!». Ecco, anche le mamme cambiano. Ricordate? Una volta «ogni figlio era bello per mamma sua».

Massimiliano Morelli
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