Usa, che bizzarri questi presidenti

Spopola negli stati uniti il libro del blogger Rich Rubino, che raccoglie aneddoti bizzarri e curiosità sui presidenti americani. Per stemperare la baraonda della campagna elettorale.

21/09/2012
Foto: Thinkstock
Foto: Thinkstock

Mentre Barack Obama e Mitt Romney si scannano in vista delle elezioni di novembre il libro The Political Bible of Little Known Facts In American Politics, ovvero una raccolta di curiosità più o meno inedite sui 44 presidenti americani ed alcuni membri del Congresso, sta conquistando l’interesse del pubblico americano completamente scocciato dalla baraonda della campagna elettorale.

L’autore del libro, Rich Rubino, un blogger che segue con entusiasmo gli sviluppi politici, ha messo in fila episodi avvenuti nel tempo che rivelano lati sconosciuti e debolezze umane di uomini considerati potenti, dividendoli in brevi capitoletti corredati dalla fotografia del politico in questione.

Statua di George Washington, primo presidente degli Stati Uniti d'America.
Statua di George Washington, primo presidente degli Stati Uniti d'America.

Il primo presidente degli Stati Uniti, George Washington, quando è stato nominato nel 1789, all’età di 57 anni, aveva solo tre denti ed una dentiera fatta con ossa di ippopotamo su cui erano stati inseriti molari e premolari umani. Il rudimentale apparecchio gli faceva però un male terribile.

Il sesto presidente John Quincy Adams (1825) si considerava uno sportivo, amava nuotare e lo faceva praticamente tutte le mattine tuffandosi nel fiume Potomac completamente nudo.

Il settimo presidente Andrew Jackson (1829) è stato l’unico presidente omicida perché all’età di 39 anni, ha ucciso un uomo in duello. La vittima era l’avvocato Charles Dickinson colpevole d’avere insultato la signora Jackson accusandola d’essere bigama perché aveva sposato l’allora senatore del Tennessee nonché avvocato senza avere finalizzato il divorzio dal precedente marito. Diventato presidente Jackson si è portato alla Casa Bianca il suo inseparabile amico, il pappagallo Poll, che al suo funerale nel 1845 ha dovuto essere allontanato perché diceva parolacce.

Il 23esimo presidente Benjamin Harrison (1889) era terrorizzato dalla corrente elettrica al punto che, per timore di essere fulminato, non ha mai toccato un interruttore della luce.

Molti presidenti hanno portato con sé animali alla Casa Bianca. Il 26esimo presidente Theodore Roosevelt (1901) merita però la medaglia come amico degli animali per aver ospitato 23 bestie fra cui un serpente giarrettiera, un pony e un gallo con una sola zampa.

Il 27esimo presidente, William Howard Taft (1909), pesava 152 chilogrammi ed un giorno è rimasto incastrato nella vasca da bagno. Per rimuoverlo ci sono voluti 6 camerieri ed ore di lavoro. Dopo questo episodio tragicomico è stata ordinata una nuova vasca da bagno che tutt’oggi ha il vanto d’essere la più grande d’America.

Anche il 30esimo presidente Calvin Coolidge (1923) amava gli animali ed andava in giro per i giardini della Casa Bianca accompagnato dal suo orsetto lavatore Rebecca.

Il 33esimo presidente Harry Truman (1945) teneva sulla porta dell’ufficio ovale un ferro di cavallo come talismano. Truman aveva una terribile suocera, Madge Gate Wallace, molto ricca, che non perdeva occasione di ricordare a tutti che la figlia Bess meritava ben di più di un presidente degli Stati Uniti.

John F. Kennedy (1961), il 35esimo presidente che molti ricordano come il perfetto inquilino della Casa Bianca, aveva una specie di dipendenza per i sigari cubani al punto da chiedere al suo addetto stampa di accaparrargliene almeno 1000 prima di imporre l’embargo a Cuba. Pare che su istruzione del presidente Pierre Salinger sia riuscito a comprarne addirittura 1200.

Fra tutte quelle che ha combinato il 37esimo presidente Richard Nixon (1969), quella dell’incontro segreto nello studio Ovale nel 1970 con Elvis Presley, cui ha consegnato il distintivo del Bureau of Narcotics and Dangerous Drugs nominandolo agente federale, è rimasta segreta fino al 1972, quando il Washington Post, sul sentiero di guerra per il Watergate, ha pubblicato la fotografia dell’incontro fino ad allora gelosamente conservata negli archivi nazionali.

Ambedue le giornate in cui il 40esimo presidente Ronald Raegan ha prestato giuramento sono da primato per la loro temperatura. Il 20 gennaio 1981, quando ha prestato giuramento per il primo mandato, è stata la giornata più calda (13 gradi) mai registrata per un’inaugurazione presidenziale. Per il secondo mandato, il 21 gennaio 1985, la temperatura di -12 gradi è stata la più fredda mai vista, al punto che la cerimonia è stata spostata all’interno del Capitol.

Mariuccia Chiantaretto
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