05/07/2012
Le vigne di Cremisan. Foto di di Stefano Pinci per il Vis (Volontariato internazionale per lo sviluppo). La foto di copertina è dell'agenzia Corbis.
Obiettivo dichiarato: brindare insieme al dialogo e all'aiuto reciproco tra i popoli. Il
Vis (Volontariato internazionale per lo sviluppo) apre le porte
del suggestivo Chiostro di San Tarcisio alla VI edizione di Territori
diVini, la degustazione di vini italiani e palestinesi organizzata in collaborazione con
la sezione romana dell'Associazione italiana sommelier.
La serata "enosolidale" è in calendario venerdì 6 luglio nel verde del Parco
delle Catacombe di San Callisto che lambisce la storica Appia antica. Oltre a
rinomati vini nostrani offerti da cantine di tutta Italia, possono essere
degustati i vini prodotti nella cantina di Cremisan, in Terra Santa. I vini, già
commercializzati in Isarele, nei Territori palestinesi e nei Paesi confinanti del Medio Oriente, a breve saranno venduti anche in Italia.
Il ricavato della serata va a beneficio delle opere sociali
(scuole, centri di aggregazione giovanile, centri di formazione professionale,
oratori) e del forno che i Salesiani gestiscono a Betlemme e a Nazareth. I
beneficiari ultimi sono quindi i ragazzi, i giovani palestinesi e
arabi cristiani che vivono in situazione di povertà, emarginazione e disagio
economico e sociale. C'è, inoltre, la possibilità di assaggiare gli ottimi prodotti di
salumeria della Fattoria di Parma e partecipare all'asta di solidarietà delle
bottiglie magnum messe a disposizone dalle cantine aderenti. Per la prima
volta, infine, uno stand sarà dedicato ai prodotti artigianali di legno, ceramica e
madre perla del Centro Artistico Salesiano di Betlemme.
Cremisan. Foto di di Stefano Pinci per il Vis (Volontariato internazionale per lo sviluppo).
Il progetto di rilancio della Cantina di Cremisan, che prende il nome dalla
collina in cui i Salesiani dal 1896 coltivano viti e imbottigliano vino (anche se
la vigna è attiva dal 1885), vuole contribuire al miglioramento delle condizioni
di vita della popolazione araba che vive nell’area compresa tra Gerusalemme,
Beit Jala e Betlemme, attraversata dal muro di separazione israeliano, tramite il sostegno alle opere educative, sociali e assistenziali gestite
dai Salesiani.
In particolare si vuole migliorare la produzione
vitivinicola di Cremisan e di Beit Jemal, con particolare attenzione alla
salvaguardia dei vitigni autoctoni e di rilevanza storica e con puntuale rispetto delle tradizioni
locali, attraverso la formazione di personale locale specializzato, il rinnovo
delle strutture fisiche esistenti, il miglioramento dei terreni agricoli e delle
produzioni della zona attraverso il coinvolgimento dei contadini locali, la
promozione e la distribuzione dei prodottinel mercato locale e
internazionale.
Sostenere e migliorare la produzione di Cremisan significa aiutare tutte le opere dei Salesiani in Medio Oriente: scuole, oratori,
centri di formazione, parrocchie, con le loro migliaia di studenti, bambini,
ragazzi, professori e famiglie. Dal 2010 sono state prodotte 220 mila bottiglie l'anno. Nella vigna e nella cantina
sono impiegati circa 20 lavoratori palestinesi, tra dipendenti fissi e stagionali. Il 16
luglio due giovani studenti palestinesi si laureeranno, dopo tre anni di studi,
in viticoltura ed enologia presso l'Università di Trento e già dalla prossima
vendemmia andranno a Cremisan per lavorare nelle vigne e in cantina.
Vis - Volontariato
internazionale per lo sviluppo
presenta
la VI edizione
di
Territori diVini
SERATA ENOSOLIDALE
degustazione di vini palestinesi e
italiani
venerdì 6 luglio - dalle 18.00
alle 23.00
ROMA
Chiostro di San Tarcisio in via Appia
Antica
all'interno del Parco delle Catacombe di San
Callisto
Contributo di solidarietà: 10 euro
FamigliaCristiana.it