Acli, Olivero lascia per la politica

L'attuale presidente nazionale annuncia le proprie dimissioni da presidente nazionale. E a Famiglia Cristiana spiega il perché della scelta di appoggiare Monti. Da cattolico impegnato.

20/12/2012
Andrea Olivero ha annunciato le proprie dimissioni dalla presidenza nazionale delle Acli.
Andrea Olivero ha annunciato le proprie dimissioni dalla presidenza nazionale delle Acli.

«Il mio percorso personale mi porta ad assumere il rischio di un impegno diretto in politica, nella speranza di poter dare un contributo per aprire una nuova stagione di partecipazione civica». Andrea Olivero,  42 anni, piemontese di Cuneo, ha rassegnato le proprie dimissioni dalla guida delle Acli e parla a FamigliaCristiana.it. «Spero di fare una cosa utile per il mondo cattolico e quello che condivide i valori di solidarietà e giustizia. Ho dei compagni di strada, anche stavolta, di cui mi fido. E’ un disegno rischioso? Forse, ma è giunto il momento di osare». 

Resta l’enigma Monti. Che farà il premier? Quale sarà la sua collocazione?  «Da parte nostra parlano le nostre storie, le nostre culture di provenienza. E su questo aspetto siamo stati da subito molto chiari ed espliciti. Andrea Riccardi e Lorenzo Dellai (presidente della provincia autonoma di Trento, ndr.) non sono certo figure disposte ad andare ovunque. Se il percorso sarà di un certo tipo ci staremo. Lo facciamo per un senso di responsabilità nei confronti del Paese. Se invece la collocazione fosse nel centro-destra, non con noi, grazie. Ma non c'è proprio questo pericolo». 

Alleanze con il centro-sinistra? «Da persona di sinistra, quale mi reputo, sono convinto che questa sinistra non possa fare a meno, per governare, di aprirsi ad altre culture politiche. Al tempo stesso abbiamo bisogno di un centro che non sia una palude ma un soggetto dal profilo fortemente riformista e popolare. A questo stiamo lavorando».   Ma sostenere Monti  non contraddice le aspre critiche che il mondo del non profit ha fatto fino  ad oggi al governo tecnico presieduto dal professore?  «Credo che questo Governo abbia fatto una cosa importantissima: ha garantito letteralmente la tenuta del Paese. E’ un merito che gli attribuiamo. Come non possiamo  non salutare con soddisfazione il cambiamento di stile col quale ha fatto politica».

Sui contenuti, invece? «Se qualcuno di noi ha deciso di buttarsi nell’agone, ad iniziare da me, lo fa proprio perché abbiamo bisogno di un salto di qualità in questo ambito. Lo ribadisco: l’agenda Monti va integrata con un’agenda sociale vera che affronti le riforme sociali del welfare, della non-autosufficenza e del contrasto alle povertà non fatte negli ultimi 20 anni da Governi di centro-destra né di Centrosinistra. L’ultima grande riforma che si possa definire tale risale alla legge 328 del 2000, che riforma i servizi sociali. Poi il nulla».            

Alberto Laggia
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Postato da spark il 21/12/2012 10:33

Con molto ritardo (a parer mio), il signor Olivero, si e' deciso a dare le dimissioni da presidente dell'Acli, per iniziare la sua carriera politica . Vedo che si definisce "uomo di sinistra" e aggiunge di essere convinto che " abbiamo bisogno di un centro che non sia una palude ma un soggetto dal profilo fortemente riformista e popolare" Gradirei sapere se quanto sotto riportato da Repubblica odierna ( so che ad alcuni non fara' piacere, per questo chiedo scusa in anticipo, ma io, si , lo confesso, oltre a Famiglia Cristiana leggo anche Repubblica!), corrisponde alla convinzione, espressa nell'intervista a FC, del signor Olivero. "...si fa un po fatica ad accettare come moderati o centristi, o apprendisti montisti quegli stessi esponenti del Pdl - il ministro Frattini, l'erurociellino Mauro e il professor Quagliarello - che nella primavera del 2009 volentieri parteciparono come docenti ai corsi per le "veline" che Papi Berlusconi, il presidentissimo, voleva nominare a Strasburgo. E quando, due anni dopo il "ciarpame", e Noemi. e D'Addario, e le ninfe di Villa Certosa, il Cavaliere si ritrovo' impelagato nell'impiccio Ruby, beh, di nuovo Mauro e Quagliarello, ma per l'occasione anche altri possibili alleati come Formigoni, Sacconi, Mantovano e Roccella ebbero l'ideona di richiamare nientemeno che l'Imitatio Christi come modello di vita invitando a sospendere il giudizio sul loro signore "perche' noi all'immagine abietta del presidente Berlusconi, cosi come e' dipinta da tanti giornali non crediamo. Noi conosciamo un altro Berlusconi". E proprio adesso che finalmente s'e' fidanzato, lo vogliono mollare! La notte in cui cadde il suo governo, per strada, alla folla giubilante Formigoni il Celeste fece le corna e Sacconi il convertito espose il dito medio. Ora guardano al centro....". Attendo i contro commenti di quelli che diranno che e' tutto falso, e' normale, e' scritto su Repubblica! Saluti

Postato da DOR1955 il 21/12/2012 09:39

In tempo di Avvento, ma sopratutto a Natale, si dovrebbe essere tutti più buoni. Più buoni non credo significhi però che uno debba accettare tutto, ma sopratutto non significa che uno non debba dire quello che pensa. Io penso che Andrea Oliviero in politica, almeno in "quel gruppo politico" dove intende candidarsi dove si "arruoleranno" tanti mezze-tacche della politica che non hanno lasciato mai nessun segno del loro ruolo, serve a nulla. Niente di personale contro Oliviero ma una persona la si "giudica" (non è un giudicare, ma una constatazione) anche dalle "compagnie" che frequenta. Molto meglio le Acli.

Postato da martinporres il 20/12/2012 17:34

Da notare che lo stesso problema si dovrebbe porre per la CISL in cui Bonanni, per interposte persone, sta facendo lo stesso percorso di Olivero

Postato da martinporres il 20/12/2012 17:17

Queste dimissioni arrivano con colpevole ritardo. Prima ha utilizzato la presidenza dell'associazione come volano per costruire la propria carriera politico/partitica e adesso fa il gesto nobile. Chi conosce la storia delle Acli, mi riferisco alle vicenda di Livio Labor ed Emilio Gabaglio, sa il prezzo che l'associazione ha pagato sul fronte partitico. Ricordo a tutti la dolorosa deplorazione di papa PaoloVI ed il ritiro degli assistenti ecclesiastici. Siamo agli inizi degli anni 70 e parlo dell'ipotesi socialista.

Postato da Libero Leo il 20/12/2012 15:21

Laggia riporta queste parole di Olivero: «Credo che questo Governo abbia fatto una cosa importantissima: ha garantito letteralmente la tenuta del Paese. E’ un merito che gli attribuiamo. Come non possiamo non salutare con soddisfazione il cambiamento di stile col quale ha fatto politica». A riprova di queste parole riporto alcuni numeri del governo Monti: Disoccupazione: da 8,5% a 10,8% e gli ultimi provvedimenti del governo la fanno ancora aumentare PIL: da +0,4% a -2,4%. Debito pubblico: da 1904,8 mld a 1982,2 mld, pari al 126% del PIL. In merito al “cambiamento di stile” effettivamente il governo Monti ha fatto bene e con bello stile i “compitini “ assegnati dalla Germania.

Postato da Andrea Annibale il 20/12/2012 14:28

I cattolici di sinistra hanno un compito speciale: evangelizzare i nuovi barbari, gli ex marxisti e gli UFO della politica. Intendo dire che l’Occidente (ex?) cristiano va nuovamente evangelizzato mostrando come le grandi utopie trovano il migliore orizzonte di speranza nel messaggio eterno del Signore Gesù Cristo. Per “nuovi barbari” intendo quelli che sono regrediti (sic) alla situazione dei pagani invasori di quasi duemila anni fa. Per UFO della politica intendo dire quelli che fanno finta di non aver avuto nulla a che fare con il governo della res publica ed invece hanno intrallazzato poco cristianamente dal centro e dal centro-destra, sporcandosi le mani nel senso meno nobile. Benvenuto a Andrea Olivero, sicuramente futuro parlamentare e forse ministro della Repubblica, nell’agone politico. Non ho compreso il veto a Gianfranco Fini che si è battuto come un leone contro la gestione stalinista del PDL. Come dice la Fornero, il giovane Olivero non faccia troppo lo schizzinoso! Facebook: AAnnibaleChiodi; Twitter: @AAnnibale.

Postato da giggio il 20/12/2012 13:29

era ora che annunciasse le sue dimisioni. ha aspettato anche troppo

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