Non profit, censimento al via

Ai nastri di partenza il censimento del non profit curato dall'Istat: si comincia il 10 settembre, 430 mila gli enti destinatari. Disegnerà l'identikit aggiornato del Terzo settore.

12/08/2012
Una manifestazione che celebra il settore Non profit davanti alla Cattedrale di San Paolo, a Londra. Foto Reuters.
Una manifestazione che celebra il settore Non profit davanti alla Cattedrale di San Paolo, a Londra. Foto Reuters.

L’Istat scalda i motori per il censimento del non profit, già annunciato in primavera e ora finalmente pronto a partire, insieme a quello delle imprese. Il 10 settembre è la data ufficiale d’inizio per la distribuzione del questionario, che sarà “somministrato”, come si dice in gergo statistico, a 430 mila enti, uguale per tutti. E’ stata una scelta precisa dell’Istituto di statistica quella di considerare tutte le realtà non profit nello stesso modo, in base a ciò che le accomuna: il fine ultimo, che non è il profitto ma la soddisfazione di un bisogno di rilevanza sociale.


Questo a prescindere dalle forme giuridiche e organizzative, che sono tante e molto diverse. Si va dalla piccola associazione di volontariato, che magari non ha nemmeno l’iscrizione al registro provinciale, alla cooperativa sociale, di fatto un’impresa, fino al grande ospedale che giuridicamente è una fondazione. L’unica condizione richiesta dall’Istat all’organizzazione per essere inclusa nel censimento è il possesso del codice fiscale, un requisito veramente minimo. E’ intenzione dell’Istituto mettere il più presto possibile online l’elenco completo degli enti inclusi nella lista precensuaria, dando la possibilità di aggiungersi a tutte le realtà che fossero rimaste escluse, oppure di correggere eventuali errori.

Infatti non è facile, nemmeno per i superprofessionisti della statistica, muoversi senza incertezze nell’universo del Terzo settore: basta dire che le informazioni anagrafiche arrivano da venti archivi amministrativi diversi, che a volte si sovrappongono. Molte associazioni, ad esempio, non hanno una sede fissa. Per l’invio dei questionari (a cura delle Camere di Commercio) è stata comunque scelta la sede legale; il questionario, poi, si potrà restituire attraverso il web, come è stato fatto per il censimento della popolazione, entro il 31 dicembre di quest’anno. I “dispersi”, ovvero chi non ha risposto, saranno poi recuperati da una squadra di rilevatori, e alla fine del 2013 si avranno i risultati. 

L’Istat ha intenzione di promuovere il censimento con una massiccia campagna d’informazione: il 5 settembre prossimo ci sarà il lancio ufficiale a Roma, con il presidente Enrico Giovannini e le rappresentanze più importanti del mondo non profit.

Ida Cappiello
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