11/09/2012
La salute non ha prezzo, per tutti tranne per i cittadini
indiani, messi alle strette dalla multinazionale farmaceutica Novartis che,
inseguendo il profitto a tutti i costi, da anni dà battaglia in sede legale per
ostacolare sul mercato l'accesso dei pazienti ai farmaci generici. Più
economici e non per questo necessariamente meno efficaci. «Per sei anni la
Novartis ha tentato di spingere l’India a cambiare parte della propria legge
sui brevetti, che, invece che i profitti aziendali, tutela l’accesso dei pazienti
a medicinali a prezzo ridotto - dichiara Leena Menghaney, responsabile della
campagna di Medici senza frontiere per l’Accesso ai Farmaci in India. -
L’attuale sistema indiano è stato concepito per impedire alle case
farmaceutiche di estendere il loro monopolio sui farmaci attraverso
l’ottenimento di nuovi brevetti su forme leggermente modificate di farmaci per
i quali il brevetto è in scadenza». Siamo alla resa dei conti: è atteso infatti
per oggi il verdetto della Corte Suprema indiana chiamata a esprimersi sulla
norma chiave che fino a oggi ha permesso di evitare gli abusi delle
multinazionali dei medicinali. Da Medici senza frontiere fanno sapere che se la
Novartis vincerà questa causa, le ripercussioni sull'accesso a medicinali
salvavita nei 68 Paesi in cui l'associazione opera sarebbero devastanti. La
norma che ha acceso la battaglia stabilisce che una nuova forma di un
medicinale conosciuto possa essere brevettata solamente se ne viene dimostrata
l'accresciuta efficacia terapeutica rispetto al farmaco già esistente. Rompendo
questo equilibrio si consoliderebbero forme di monopolio. In particolare, proprio in virtù dell'applicazione di questo
princiio, nel 2006 la Novartis si vide respingere la richiesta di un brevetto
per il farmaco anti-cancro Imatinib Mesilato, noto in commercio con il nome di
Gleevec. La molecola Imatinib, infatti, seppure in una forma diversa, è già
contenuta e descritta in brevetti concessi negli Usa e in altri Paesi
occidentali. In altre parole, il prodotto della Novartis non aggiungerebbe
niente al mercato e, soprattutto, alla salute dei malati. «Abbiamo avuto modo
di verificare direttamente i benefici concreti apportati alla tutela della
salute pubblica dalla legge indiana sui brevetti”, prosegue Leena Menghaney. -
Grazie al rigore di questa legge sono stati respinti brevetti su versioni
pediatriche e combinazioni a dose fissa di medicinali per la cura dell’HIV,
formulazioni per le quali è quanto mai necessario disporre di equivalenti generici a basso prezzo». E
ancora: «Poiché l’India è la farmacia dei Paesi in via di sviluppo, le
conseguenze di questo caso vanno ben oltre i confini del Paese” - afferma Manica
Balasegaram, Direttore Esecutivo della Campagna Accesso ai Farmaci di MSF. - Le
azioni legali della Novartis sono una minaccia per la salvezza di milioni di
persone nei Paesi in via di sviluppo».
Alberto Picci