I Mondiali antirazzisti abbracciano l’Emilia

Domani a Castelfranco, uno dei paesi feriti dal terremoto, prende il via l’edizione 2012 della competizione: lo sport scende in campo contro le discriminazioni

03/07/2012


Calcio, basket, cricket, pallavolo, rugby, softball, per un totale di 160 squadre provenienti da tutto il mondo. Non sono numeri da Olimpiadi che con l'edizione di Londra 2012 sono destinate a battere ogni record, ma, di sicuro, lo spirito sarà quello sinceramente e profondamente olimpico, basato, dunque, innanzitutto, sul rispetto per l'avversario senza quelle forme di discriminazione di cui i recenti Europei di calcio in Polonia e Ucraina hanno più volte dato tristemente sfoggio a suon di fischi diretti ai giocatori di colore. Stiamo parlando dei prossimi Mondiali antirazzisti, in programma a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, dal prossimo 4 luglio, giunti al sedicesimo anno grazie all'impegno della Uisp, capace di trasformare lo sport in un momento non solo di competizione e agonismo, ma anche di festa e riflessione contro chi, al giorno d'oggi, non riesce proprio ad accettare le diversità.

Ma c'è dell'altro come ha ricordato in sede di conferenza stampa di presentazione dell'evento il responsabile organizzativo Carlo Balestri: "L'edizione 2012 dei Mondiali antirazzisti non poteva non tener conto del terremoto e del fatto che la manifestazione si svolge a Castelfranco Emilia, che rientra nelle zone colpite". Da qui, la scelta dello slogan "I Mondiali abbracciano l'Emilia".

Come ricordato dall'assessore alle politiche sociali della Regione Emilia Romagna, d'altronde, la Uisp "È un'associazione che lavora sull'immigrazione e sa trasmettere importanti messaggi culturali e politici, legandoli ad azioni mirate sul territorio. Come nel caso dei Mondiali che hanno scelto di ospitare le popolazioni colpite dal terremoto. Oltre a mantenere l'attenzione sul tema, la manifestazione va incontro alle esigenze della gente dell'Emilia che, pur avendo ricevuto offerte di ospitalità da tutta Italia, non intende abbandonare la propria terra".

Sport, dunque, solidarietà, certamente, ma anche un occhio di riguardo, non certo così scontato in eventi di questa portata in cui troppo spesso, in nome di alti ideali, si tralasciano dettagli che invece fanno la differenza e danno realmente l'idea dello spirito che anima la manifestazione, agli sprechi e all'ecologia. In particolare, come ricorda ancora Balestri, "Già negli anni scorsi ci siamo distinti per aver superato il 70% nella differenziazione dei rifiuti. Continueremo, promuovendo ad esempio l'uso dell'acqua di rete per ridurre ulteriormente il consumo di plastica". E ancora, il tema del cibo avrà il suo spazio perchè un'alimentazione basata su cibi freschi, di stagione, nel rispetto della filiera minima, sono centrali non solo perché pratica sport,a qualsiasi livello, ma anche nella vita di tutti i giorni, dai bambini agli anziani.

 

A corollario dell'evento, una serie di appuntamenti con concerti dal vivo e proiezioni di documentari che hanno come filo conduttore le discriminazioni. Per leggere il programma completo consultare il sito web www.mondialiantirazzisti.org

Alberto Picci
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