Contenere gli effetti della crisi, rilanciare l'economia,
sostenere la mobilità quanto più sostenibile possibile, non chiudere a priori
la porta alle multinazionali e alzare l'asticella delle aspettative
(aggiungendo un tema inedito) dei gruppi di acquisto solidale. Sembra
impossibile, ma c'è chi, nel suo piccolo, ci sta provando. Sono gli affiliati
del primo Gruppo di acquisto ibrido in Italia. Ibrido "in onore"
della nuova Yaris ibrida (Toyota), la prima auto di questo genere nel segmento
B, disponibile da sabato 9 giugno sul mercato italiano con un prezzo che,
stando alle indiscrezioni basate sul lancio in altri Paesi, si aggirerebbe, a
seconda dell'allestimento prescelto, tra i 17.500 e i 19.000 euro.
«La verità è che abbiamo provato ad applicare la filosofia
dei gruppi di acquisto solidale tradizionali, da cui molti di noi provengono,
focalizzando l'obiettivo su una categoria merceologica finora pressoché
ignorata, cioè le automobili. I confini dei Gas, che per chi non lo sapesse
sono gruppi di persone che acquistano insieme prodotti quali generi alimentari
e detergenti a uso domestico in maniera consapevole e basandosi indicativamente
sul principio della filiera corta a un prezzo "giusto" per loro e per
il produttore, in questo modo si allargano. Certo, siamo i primi a renderci conto del fatto che il nostro è un
esperimento che speriamo si concretizzi presto alle condizioni che ci siamo
prefissati ma sul quale si può lavorare ulteriormente per trovare delle regole
che segnino con maggiore chiarezza il confine tra acquisti consapevoli,
mobilità sostenibile ed etica»: Alfredo Furini, socio della cooperativa sociale
Bottegas - Filiera minima di Milano, ci racconta come si è formato questo gruppo
sui generis.
«L'idea originale è di Luca Dal Sillaro, di Varese,
che appartiene alla rete dei Gas già da tempo: io sono entrato in contatto con
lui mentre curiosavo in siti specializzati sulla mobilità sostenibile. Volevo
farmi un'idea delle auto meno inquinanti e con i consumi più contenuti presenti
sul mercato (32,3 km con un litro del ciclo urbano e 79 gr co2 prodotti per chilometro),
e sono stato attirato da una conversazione su un forum in cui si parlava,
appunto, di gruppo di acquisto ibrido. Ho chiesto informazioni, l'idea mi ha
convinto e ho cercato di dare il mio contributo alla "causa"».
Sono
attualmente
50/60 le persone che si sono dette interessate all'iniziativa e di
queste, una quindicina hanno già manifestato l'intenzione di procedere con
l'acquisto.
Ma la novità del gruppo di acquisto ibrido entra in gioco
prepotentemente proprio a questo punto: «Tutti gli aderenti sono invitati a
fare la loro parte, rendendosi disponibili, senza ovviamente essere
vincolati, a presentarsi presso i concessionari che distribuiranno l'auto
per avere
un preventivo di partenza. Dal confronto
tra i prezzi verrà fatta una selezione di quelli che offrono le condizioni
migliori. A quel punto ci presenteremo con la nostra proposta:
l'acquisto di
uno "stock" di una quindicina di modelli in cambio di condizioni di
favore». Un principio antico eppure sempre efficace: l'unione fa la forza. «In
pratica proporremo al rivenditore di diventare fornitore unico ufficiale del
gruppo di acquisto ibrido: crediamo che un'operazione del genere sia
nell'interesse di tutti».
Da una parte c'è la possibilità di assicurarsi una vendita
di 15 auto di un modello nuovo in tempi di crisi, dall'altra l'intenzione di
ottenere uno sconto a crescere che non sia sicuramente inferiore ai 3 mila euro
per auto a seconda del numero finale di acquirenti. Un numero che, se dovesse
aumentare, potrebbe dare la possibilità di chiedere altri benefit come, ad
esempio, un set di gomme da neve o un allestimento interno migliore.
«Ci tengo a sottolineare che noi siamo e rimaniamo un gruppo
informale che condivide la filosofia dei Gas: quindi, alla conclusione della
trattativa collettiva, ognuno di noi, di fatto, acquisterà personalmente e
firmerà il proprio contratto a proprio nome». Nessuna sede, nessuna struttura,
nessuna spesa gestionale se non il tempo e l'impegno che ciascuno dei partecipanti può investire nella ricerca del
concessionario migliore: e in questo la Rete è stata un elemento decisivo dato
che solo grazie a un
tam tam mediatico con facebook, forum e twitter si è allargato "il giro" degli interessati che allo stato attuale
provengono dalle province di Milano, Varese, Verbania, Monza e Brianza, Lecco
e... Palermo. «Riguardo al pagamento, ognuno sceglierà in totale autonomia: c'è
chi pagherà in contanti ma la maggioranza avrà bisogno di chiedere un
preventivo per il quale noi ci siamo già attivati con
Banca Etica. Le
condizioni che loro offrono, già di base, sono vantaggiose per la richiesta di
prestiti, mutui, finanziamenti: nel nostro caso,
presentandoci come gruppo,
abbiamo già concordato ulteriori vantaggi». Ma una volta acquistate le auto,
cosa ne sarà del gruppo? «In effetti non ci abbiamo ancora pensato: noi siamo
nati con un obiettivo chiaro e abbiamo trovato, passo dopo passo, la nostra
strada. In effetti, però, il modello dei gas credo che sia replicabile anche
per categorie merceologiche non tradizionali e di valore economico più
consistente: non solo frutta, verdura e detersivi, ma anche auto,
elettrodomestici, motorini, case, mutui, strumenti di lavoro». Le tempistiche:
l'obiettivo è chiudere i contratti per metà-fine luglio così da entrare in
possesso delle auto per metà settembre. Chi fosse interessato ad avere
informazioni può scrivere a
pamlukegas@libero.it o
a.furini@bottegas.it.