01/10/2012
Il carcere possibile onlus è il frutto di un progetto avviato nel 2003 dalla Camera penale di Napoli: da una parte l'esigenza di tenere viva l'attenzione dell'opinione pubblica sulle condizioni a cui sono costretti in carcerati in Italia, dall'altra, offrire ai detenuti stessi occasioni di rieducazione e reinserimento nel tessuto sociale. E il teatro è una delle attività che riscuote i maggiori consensi all'interno delle case circondariali che parteciperanno alla manifestazione, in scena adll'1 al 5 ottobre presso il Ridotto del Mercadante a Napoli, grazie alla collaborazione con il teatro stabile di Napli, il Provveditorato della Campania amministrazione penitenziaria e il Garante dei diritti dei detenuti della Regione Campania. Si comincia con la libera interpretazione di Beckett "Pulcinella, con rispetto parlando" ad opera del Laboratorio di Patrizia Giordano presso la casa circondariale di Poggioreale. Nei prossimi giorni sarà il turno di "Un ragazzo per modello", omaggio a Peppino de Filippo, dell'Isituto di Ariano Irpino. Mercoledì 3 tocca a "Io vulesse truvà pace", curato dall'associazione teatrale i Refrattari con i detenuti dell'istituto minorile di Airola. Giovedì 4 andranno in scena gli internati del manicomio criminale di Aversa con "Che ne sarà dei fiori". Doppio appuntamento per il venerdì: la Casa circondariale di Lauro ha rivisitato gli "Esercizi di stile" di Queneau, mentre la compagnia dell'istituto di Secondigliano (l'unico che allestirà lo spettacolo entro le mura del carcere), è alle prese con "Becher e Godò", per un incontro surreale con un Beckett sconosciuto. Per maggiori informazioni consultare il sito www.ilcarcerepossibileonlus.it
Alberto Picci