11/07/2011
Il quadro con il pellicano, simbolo della Congrega della carità.
Si chiama “Il posto q.b.” il progetto inaugurato esattamente un mese fa dall’Istituto Vittoria Razzetti di Brescia. Q.b., cioè quanto basta, per spiegare già nel nome che il servizio di accoglienza diurna per adolescenti problematici ha una durata pari a quella che occorre per risolvere il problema. Si tratta di una comunità diurna che può ospitare fino a dodici ragazze di età compresa fra i 12 e 18 anni. Adolescenti che, pur vivendo situazioni di disagio nel proprio ambiente, non devono essere allontanate dalla famiglia. Nel progetto vengono coinvolte anche le famiglie delle ragazze. Le attività quotidiane, dai laboratori alle attività ludiche sono sempre seguite da un pedagogista, da due educatori e da uno psicologo-psicoterapeuta.
L’istituto Razzetti è supportato dalla Congrega della carità apostolica presieduta dal professor Mario Taccolini, un’istituzione plurisecolare che gestisce, nella città di Brescia, diverse fondazioni. La finalità della Congrega può essere riassunta nel suo simbolo, un pellicano con la scritta “amoris excessus”. Il pellicano, infatti, è da sempre considerato sinonimo di sacrificio per l’altro. Già nell'antichità, infatti, si interpretava il gesto del pellicano che con il becco all’ingiù tira fuori i pesci dal proprio petto (in realtà la sacca che ha sotto il mento) per nutrire i piccoli, come il segno di un amore capace di spaccarsi il cuore per dare la vita agli altri. Tutti i progetti si possono consultare su www.congrega.it.
Annachiara Valle