Non profit, donazioni: 2011 anno nero

Forte calo nella raccolta dei finanziamenti e delle offerte, secondo l'indagine che l'Istituto italiano della donazione ha realizzato tra le organizzazioni del Terzo settore.

30/09/2012
Volontari di un'associazione all'opera.
Volontari di un'associazione all'opera.

  Il 2011 ha fatto registrare nel nostro Paese un forte calo della raccolta fondi delle Organizzazioni non profit (Onp).   A certificarlo è stata l’indagine  semestrale “L’andamento delle raccolte fondi nel terzo settore: bilanci 2011 e proiezioni 2012” realizzata dall’Osservatorio di sostegno al Non Profit sociale dell’Istituto Italiano della Donazione (IID), presentata nei giorni scorsi.

I dati raccolti, su un campione di 180 Organizzazioni non profit,  “statisticamente non rappresentativo, ma significativo dell’intero Terzo Settore italiano”, presentano un quadro a tinte fosche sulle raccolte fondi nel 2011 e nel primo semestre 2012.  Il campione preso in considerazione è costituito dal 35% di organizzazioni impegnate nella cooperazione internazionale, il 29% sul tema dell’emarginazione sociale, il 26% in ambito di ricerca scientifica e salute e un 9% tra filantropia, cultura e ambiente.

Le Onp intervistate registrano un calo molto significativo delle raccolte fondi da privati (cittadini e imprese): ben il 37% dichiara di aver diminuito nel 2011 rispetto al 2010 gli introiti  delle donazioni. Solo il 24%, invece, ha aumentati la propria raccolta fondi, contro un 39% che non ha avvertito nessun cambiamento sostanziale.  Se confrontato con l’anno precedente, l’andamento delle raccolte fondi nel 2011 è dunque decisamente peggiorato: si dimezza il numero delle Onp che migliorano e  aumentano di 8 punti percentuali il numero di quelle che peggiorano. Aumenta, quindi, complessivamente di 31 punti percentuali il numero delle Organizzazioni che peggiora la propria raccolta fondi nel 2011, che si dimostra “un anno nero” anche per le entrate totali: diminuiscono di ben 17 punti percentuali le ONP che migliorano e aumentano di 4 punti quelle che peggiorano, attestandosi al 37% del campione.

Nel primo semestre 2012 le cose non migliorano: sono solo il 14% le Onp che dichiarano d’aver raccolto di più, contro il 39% che invece denuncia il contrario.   Se si passa ad analizzare i “donatori” più generosi, “per la prima volta”, spiega l’osservatorio,  “si assiste ad una visibile contrazione della raccolta fondi da privati, sia persone fisiche che aziende. I cittadini italiani, infatti, pur essendo indicati dal 50% del campione come la fonte di entrata dalla quale si è raccolto di più, perdono 11 punti percentuali rispetto all’indagine condotta a inizio anno. Un peggioramento ancor più evidente si vede sul fronte delle aziende, le quali sono indicata  dal 37% come le meno generose con un incremento di ben 16 punti”.  Ad andare meglio sono state le Onp di grandi dimensioni e notorietà, che dichiarano entrate totali superiori al milione di euro. Molte di esse si collocano nel settore “salute e ricerca scientifica”.  

“L’andamento negativo delle raccolte fondi", commenta Franco Vannini, coordinatore del comitato associati Iid, "richiede lo sviluppo di iniziative sempre più professionalmente adeguate, grazie all’instancabile lavoro di preparati fundraiser. Non va però dimenticato che la crisi deve essere vista anche come un’opportunità irrinunciabile di alzare la testa per l’economia civile che sa e vuole presentarsi sulla scena come realtà sempre più convincente nei servizi resi, conveniente per i cittadini e qualificata da enti terzi”.     

Alberto Laggia
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