Unicef, bimbi: diritti senza barriere

Il Rapporto 2013 su bambini e disabilità: nel mondo un minore su 20 ha un handicap, che spesso si traduce in una discriminazione che lo penalizza per una vita intera.

30/05/2013

Nel  mondo circa 93 milioni di bambini convivono con una disabilità moderata  o grave  e nei Paesi in via di sviluppo questi minori, soprattutto le femmine, rischiano di essere i più trascurati, i più discriminati, i più vulnerabili. La denuncia arriva dall'Unicef in occasione della presentazione del Rapporto  La condizione dell’infanzia nel mondo 2013,  bambini e disabilità. Il Rapporto sollecita i Governi a ratificare la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, a dare piena attuazione alla Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e a sostenere le famiglie che vanno incontro a costi più elevati per le cure mediche ai bambini con disabilità. Fra l'altro si chiede di ideare e costruire in modo più inclusivo tutti gli ambienti destinati ai bambini (dalle scuole ai campi di gioco).

Per quanto riguarda l'Italia, l'Unicef (che ha presentato il Rapporto nella sede nazionale del Coni) nota che i bambini e gli adolescenti con disabilità e le loro famiglie “sono troppo spesso invisibili”. Questa tendenza si riscontra nella mancanza di studi periodici e dati aggiornati sui bambini con disabilit, che spesso vengono trascurati nelle statistiche. Nel Rapporto, Unicef  presenta i risultati di indagini nazionali e studi indipendenti, relativi al mondo della scuola, che vanno dunque interpretati con cautela e non paragonati tra loro.

Secondo i dati più recenti forniti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) il numero degli studenti con disabilità nell’anno scolastico 2011/2012 è stato complessivamente di 215.590 unità contro le 208.521 dell’anno scolastico precedente. Dall’andamento relativo alle certificazioni di disabilità si è rilevato che, dal 2000/2001 al 2010/2011, queste sono aumentate del 51 per cento. Gli insegnanti di sostegno, che nell’anno scolastico 2010/2011 avevano raggiunto le 96.089 unità (nella sola scuola statale),  nel 2011/2012 sono stati oltre 98.000. L’ISTAT, in collaborazione con il MIUR e con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha pubblicato nel 2013 un’indagine riferita all’anno scolastico 2011/2012 su “L’integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, statali e non statali” che è andata a integrare le informazioni già rilevate dal Ministero competente. L'indagine, realizzata fra aprile e giugno 2012, si basa sulle informazioni ricevute da 23.222 scuole e rileva che gli alunni con disabilità sono in aumento:145.000 alunni disabili, pari al 3,1% del totale, di cui circa 81.000 nella scuola primaria e poco più di 63.000 nella scuola secondaria di primo grado.

Nella scuola primaria si registrano anche disturbi dell’attenzione, del linguaggio e dell’apprendimento, che riguardano rispettivamente il 27, 24,7 e il 20,1 per cento degli alunni con disabilità. Gli insegnanti di sostegno rilevati dal MIUR sono poco più di 65.000 e in entrambi gli ordini scolastici essi svolgono attività di tipo didattico con l’80 per cento degli alunni disabili ma c’è anche una modesta quota con cui l’insegnante di sostegno svolge prevalentemente attività di tipo assistenziale.

Roberto Zichittella
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