07/04/2012
Alcuni bambini della Maison de la joie a Ouidah, in Benin.
A Ouidah, nel Benin, minuscolo e poverissimo fazzoletto di terra nell'Africa occidentale, da una decina di anni esiste una grande casa-famiglia che accoglie oltre cinquanta bambini strappati al destino di piccoli schiavi, abbandonati dalle famiglie, venduti per miseria e disperazione dai genitori, spediti a lavorare come domestici, ceduti a trafficanti che gestiscono la tratta dei minori con gli altri Paesi vicini. La Maison de la joie, casa della gioia, è nata grazie alla volontà e all'impegno di una coppia italo-beninese, Flavio Nadiani e sua moglie Therese, che vivono a Faenza.
Oggi la Maison de la joie ospita oltre cinquanta bambini e alcune donne rimaste sole, ragazze madri, mogli abbandonate dai loro mariti. Oltre a essere una casa-famiglia, la Maison è una struttura ricettiva di turismo responsabile: funziona cioè come un ostello (con dieci camere matrimoniali e tre bagni a uso esclusivo del turisti), che usa i proventi del turismo per mandare avanti la casa, crescere ed educare i bambini accolti.
Paolo, uno dei bambini ex schiavi della casa-accoglienza (foto di Andrea Luciano).
Nell'ambito dei progetti della Maison, da qualche tempo è nato anche il Palais de l'Igname
pillè, un ristorante gestito dalle donne che vivono nella
casa-famiglia. «Il menù si basa su un piatto unico»,
spiega Erika Rigamonti, parmense trapiantata a Milano, scrittrice di romanzi e responsabile dei
progetti della Maison de la joie, «si tratta della ricetta tipica della cucina
beninese, l'igname pillè: l'igname è un tubero, come una grossa patata,
che viene lessata, trasformata in una specie di polenta e poi mangiata
con varie salse piccanti di carne, pesce o formaggio».
Il ristorante è frequentato soprattutto dalla gente del posto: «Bisogna
tenere presente che in Benin la gente spesso non ha la cucina in casa»,
racconta Erika. «Il Palais de
l'Igname pillè con le sue entrate ha permesso alla Maison di avviare una forma di autosostentamento e di autosviluppo. Al momento le
donne che ci lavorano sono circa 12-13: le ragazze più grandi della Maison,
quando non sono a scuola e durante il fine-settimana, vanno anche loro
al ristorante, servono ai tavoli, tengono i conti, fanno dei piccoli
lavoretti».
Erika Rigamonti con alcuni bambini (foto di Francesca Astuti).
Il ristorante è il primo passo di un grande progetto chiamato
Villaggio della gioia, che prevede uno spazio polifunzionale con una biblioteca, una cineteca,
cinque-sei postazioni Pc. «La biblioteca», spiega Erika, «comprende 500-600 volumi in
lingua francese, tra narrativa, libri per ragazzi, dizionari e libri di
testo delle scuole francesi per integrare la formazione dei
nostri bambini, permettendo loro di accedere a tutto il vasto patrimonio
di letteratura africana francofona che in Africa, però, non si conosce
perché paradossalmente lì non arriva neppure, mentre si può trovare in
Francia. Lo stesso discorso vale per la cineteca: vogliamo offrire ai
bambini un repertorio di film africani di alta qualità, registi africani
che magari arrivano ai festival cinematografici qui in Europa. Sia per
la letteratura che per il cinema, abbiamo inserito anche dei titoli di
Haiti, per il forte legame tra l'isola caraibica e l'Africa».
Il Villaggio della gioia prevede anche l'istituzione di varie unità
produttive, una pasticceria, una sartoria e un negozio per parrucchiera,
per dare alle donne un'opportunità di realizzazione professionale, una
volta che saranno uscite dalla Maison e rientrate nella società.
L'inaugurazione dello spazio polifunzionale è prevista per il prossimo
Natale. Le donazioni e le adozioni a distanza
dei bambini della casa-famiglia (una delle principali forme di sostegno per la Maison) vengono gestite in Italia attraverso la Onlus
Insieme per crescere (Via Laderchi, 3 - 48018 Farenza, telefono e fax 0546/62.07.13). Per avere informazioni, dare il proprio contributo o avviare un'adozione si può visitare il sito www.maisondelajoie.com e scrivere a info@maisondelajoie.com oppure a adozioni@maisondelajoie.com.
Giulia Cerqueti