Quelli che "danno una mano"

Il terzo settore si ritrova a Torino. Perché i 150 anni dell'Unità sono stati anche tanto impegno gratuito a favore del prossimo: quando soffre o è emarginato. FOTOGALLERY.

25/06/2011
Torino, il volontariato celebra l'Unità d'Italia e i valori dell'impegno, della condivisione, della gratuità.. Un momento della manifestazione "Non c'è futuro senza solidarietà", in piazza San Carlo (foto: Paolo Siccardi/Sync).
Torino, il volontariato celebra l'Unità d'Italia e i valori dell'impegno, della condivisione, della gratuità.. Un momento della manifestazione "Non c'è futuro senza solidarietà", in piazza San Carlo (foto: Paolo Siccardi/Sync).

E' quanto di meglio i primi 150 anni dell'unità nazionale lasciano in eredità all'Italia del futuro. Vincendo il suo naturale riserbo, la solidarietà s'è data appuntamento nel cuore di Torino. Sabato 25 giugno, piazza San Carlo s'è colorata di giallo, rosso, arancione, verde, blu: i colori delle pettorine o delle magliette di centinaia di volontari, impegnati a favore del prossimo, specialmente quando soffre, è in pericolo, è povero, solo o emarginato. "Non c'è futuro senza solidarietà": questo il titolo dell'evento organizzato dal “Comitato 2011, Unità dell’Italia solidale” creato dal variegato mondo del non profit italiano.



Torino, il volontariato festeggia l'Unità d'Italia e i valori dell'impegno, della condivisione, della gratuità. Un momento della manifestazione "Non c'è futuro senza solidarietà", in piazza San Carlo. Da sinistra: don Antonio Mazzi e Gianfranco Cattai (foto: Paolo Siccardi/Sync).
Torino, il volontariato festeggia l'Unità d'Italia e i valori dell'impegno, della condivisione, della gratuità. Un momento della manifestazione "Non c'è futuro senza solidarietà", in piazza San Carlo. Da sinistra: don Antonio Mazzi e Gianfranco Cattai (foto: Paolo Siccardi/Sync).

«Giustamente il processo di unificazione è stato ed è celebrato sotto vari aspetti, quello culturale, quello artistico, quello politico, quello militare, senza trascurare perfino l'evoluzione della cura dei giardini e i progressi nel campo della moda», afferma Gianfranco Cattai, coordinatore del Comitato. «Doveroso, quindi, ricordare anche il volontariato che tanto ha dato al Paese, tanto dà e tanto s'impegna ancora a dare, una realtà che vede mobilitarsi oltre 3 milioni di cittadini, uomini e donne, anche d'origine straniera, e che raccoglie la fiducia (dati Eurispes 2010) dell'82,1 per cento dei connazionali. Doveroso farlo qui, a Torino, nella città dei santi sociali».



Torino, il volontariato celebra l'Unità d'Italia e i valori dell'impegno, della condivisione, della gratuità. Un momento della manifestazione "Non c'è futuro senza solidarietà", in piazza San Carlo (foto: Paolo Siccardi/Sync).
Torino, il volontariato celebra l'Unità d'Italia e i valori dell'impegno, della condivisione, della gratuità. Un momento della manifestazione "Non c'è futuro senza solidarietà", in piazza San Carlo (foto: Paolo Siccardi/Sync).

«Per rendere immediatamente comprensibile il messaggio, unificando esperienze geograficamente distanti, dalla Calabria al Trentino Alto Adige, e diverse per tipologia,dal volontariato di Protezione civile a quello ospedaliero, da  quello che si fa nei Centri d'ascolto Caritas a quello che insegna italiano agli extracomunitari, abbiamo scelto le "mani"», spiega Gianfranco Cattai. «Le mani, infatti, sono simbolo al tempo stesso storico e moderno della solidarietà. Quella che ha animato piazza San Giovanni, davanti al Duomo, poi piazza Castello e infine piazza San Carlo, è stata una scenografia fatta di mani di carta, di legno, di cartone, di stoffa, tutte lì per essere mostrate, offerte in aiuto, strette con autentica amicizia. Abbiamo inventato con fantasia un grande raduno colorato e divertente, che fa festa e insieme lancia un messaggio positivo perché se è vero  che "non c'è futuro senza solidarietà“ è vero anche il contrario: un futuro solido, equo e sorridente è possibile là dove la solidarietà risulta essere un valore riconosciuto, praticato, tutelato». 

Torino, il volontariato celebra l'Unità d'Italia e i valori dell'impegno, della condivisione, della gratuità. Un momento della manifestazione "Non c'è futuro senza solidarietà", in piazza San Carlo (foto: Paolo Siccardi/Sync).
Torino, il volontariato celebra l'Unità d'Italia e i valori dell'impegno, della condivisione, della gratuità. Un momento della manifestazione "Non c'è futuro senza solidarietà", in piazza San Carlo (foto: Paolo Siccardi/Sync).

Una sessantina di gazebo hanno documentato le “Storie di solidarietà”, appositamente selezionate per rappresentare l’impegno dell’associazionismo italiano. Sfilata, stand illustrativi, discorsi, animazioni, musiche, evento presentato dal palco da Fabrizio Frizzi: il tutto, hanno spiegato gli organizzatori, ha voluto rappresentare un pubblico riconoscimento a quei volontari che con il loro agire quotidiano “non fanno rumore”, ma contribuiscono a costruire un’Italia unita, solidale, attenta alle persone e costituita da un tessuto permanente di relazioni. Attraverso la valorizzazione del loro operato si è inteso, inoltre, offrire uno spaccato del ricco mondo associativo, attivo nel nostro Paese, dall'Avo all'Anpas, dal Sermig alla Croce Verde e alla Croce bianca, dalle Misericordie all'AiBi o ad Action Aid, per citare solo alcuni esempi tra i tantissimi possibili. 

Torino, il volontariato celebra l'Unità d'Italia e i valori dell'impegno, della condivisione, della gratuità. Da sinistra: Pier Luigi Dovis, Tiziana Nasi, Gianfranco Cattai, Ernesto Olivero, Valentino Castellani (foto: Paolo Siccardi/Sync).
Torino, il volontariato celebra l'Unità d'Italia e i valori dell'impegno, della condivisione, della gratuità. Da sinistra: Pier Luigi Dovis, Tiziana Nasi, Gianfranco Cattai, Ernesto Olivero, Valentino Castellani (foto: Paolo Siccardi/Sync).

  Sul palco hanno preso la parola l'ex sindaco Valentino Castellani, presidente del Comitato olimpiadi  invernali Torino 2006, Pierluigi Dovis  direttore Caritas Diocesana Torino, suor Giuliana Galli vicepresidente della Compagnia San Paolo, Erminio Longhini fondatore Federavo, don Antonio Mazzi presidente della Fondazione Exodus Onlus, Tiziana Nasi presidente Federazione italiana sport invernali paralimpici (Fisip) ed Ernesto Olivero del Sermig di Torino. Per l'occasione, il "Comitato 2011 Unità dell’Italia solidale" ha selezionato 8 storie di solidarietà provenienti da tutta Italia, scelte tenendo conto della provenienza, dell’età e dell’ambito di intervento. Per la precisione sono state quelle di Maurizio Gozzelino   (Cooperativa sociale Arcobaleno di Torino), di  Valentina Alessandria e Luca Moccia (Forum interregionale permanente del volontariato Piemonte e Valle d'Aosta), di Eugenio Ortu (Croce Bianca e Anpas di Fossano, in provincia di Cuneo), di Rammlmair Georg (Associazione provinciale di soccorso, Croce Bianca di Bolzano), di  Giuseppe Pezzotti (Confcooperative Brescia), di Vincenzo Linarello (Consorzio Goel, Reggio Calabria), di Lorenzo Vandelli (Centro sportivo italiano, Modena), di Nuccia e Renzo Trinello (Unione genitori italiani, Ugi; Associazione Giobbe, Torino).

 


 

Alberto Chiara
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

Postato da gigetto il 28/06/2011 12:34

Sono uno psicologo psicoterapeuta e constato i disastri che il volontariato combina nel campo dell'assstenza ai disturbi mentali. Non è ora di smetterla con l'enfasi sul volontariato? ci vuole professionalità e competenza, non basta la volontà e il "vogliamoci bene". Soffiare sul volontariato troppo spesso serve come alibi per operatori senza professionalità, per politici dilettanti in cerca di voti e di audience, per istituzioni incapaci di svolgere il loro compiti. Un popolo che ha bisogno di eroi e di volontari non è un popolo civile.

Articoli correlati

Essere volontari al giorno d'oggi

(questo articolo fa parte del numero di maggio - giugno 2011 di Famiglia Oggi). E' possibile abbonarsi al bimestrale cliccando qui. Osservando lo sviluppo del volontariato negli ultimi anni, è...

Renato Frisanco

Un possibile identikit del volontario

(questo articolo fa parte del numero di maggio - giugno 2011 di Famiglia Oggi). E' possibile abbonarsi al bimestrale cliccando qui. Per tratteggiare l’identikit del volontario in modo sintetico,...

Rossella Semplici

Volontariato, l'Europa più bella

Più di un quinto degli europei (circa 100 milioni) partecipa abitualmente ad attività di volontariato o di beneficenza. Il dato è contenuto nella ricerca “Participation in volunteering and unpaid...

A cura di Alberto Laggia

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati