Questo spot è stato prodotto da Acra (Cooperazione rurale in Africa e America Latina), ong impegnata a difendere il diritto al cibo dei popoli che vivono molto al di sotto della soglia di povertà, quegli stessi popoli che non hanno accesso all'acqua potabile, all'educazione, alla sanità di base, alla tutela del territorio in cui vivono, e realizzato da Elisabetta Facco. In vista della Giornata mondiale dell'alimentazione si è reputato necessario porre l'accento sulle conseguenze devastanti che la distruzione della biodiversità coltivata comporta: «La riduzione della varietà di frutta e verdura coltivate nei campi è inesorabile. Negli ultimi 20 anni abbiamo rinunciato a coltivare e consumare i 3/4 delle varietà che si coltivavano un tempo. Una perdita gravissima per la biodiversità coltivata, che è la prima garanzia per la qualità dell'alimentazione, ma anche un rischio ambientale (meno varietà coltivate vuol dire meno capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici e, quindi, più pesticidi e fertilizzanti chimici). Vuol dire anche meno saperi, quelli legati alla produzione e quello legati al consumo di alimenti ormai scomparsi. Vuol dire infine meno cura del territorio, meno paesaggio. Vuol dire meno diritti per chi il cibo lo produce e meno sicurezza per chi lo consuma».