Distretto di Huye,
Sud del Rwanda: in una delle tante piccole comunità "nascoste" dalla fitta vegetazione delle colline rwandesi ci sono 150 bambini che soffrono di
malnutrizione cronica per la mancanza continuativa di cibo, medicinali e assistenza sanitaria adeguata. Ogni giorno, oltre al peso, perdono energie, sorrisi e voglia di divertirsi. Non c'è tempo per stare a pensare: l'emergenza è ora ed è per loro che l'
organizzazione medico-umanitaria indipendente NutriAid si sta battendo così come fa da anni anche in Senegal, Madagascar, Repubblica democratica del Congo e Somalia. Ogni anno Nutriaid promuove un progetto umanitario attraverso la realizzazione di un calendario reso unico dagli
scatti d'autore di fotografi professionisti che volontariamente si prestano alla causa testimoniando in prima persona le condizioni di vita nei luoghi in cui vengono portati avanti i progetti di lotta alla malnutrizione infantile. Lo scorso maggio la fotografa
Catalina Martin-Chico è stata in Rwanda e
questo video, così come il calendario dai cui proventi NutriAid ricava una cifra simbolica ma importante per il proseguo del suo impegno, testimonia da vicino come si cucina, come si dorme, come si va a scuola, come ci si veste in una piccola comunità rwandese. Perché è importante il contributo di tutti? Semplice: perché stiamo parlando di una realtà come quella del Rwanda in cui i numeri sono impietosi a partire da quel tragico 52% di popolazione infantile al di sotto dei 5 anni di età che soffre di malnutrizione cronica con punte del 4,6% di malnutrizione acuta e del 15,8% di insufficienza ponderale a causa di gravi carenze alimentari e nutrizionali. Ovviamente, più si scende nella "scala" sociale rwandese e più alte sono le percentuali.
La malnutrizione è molto difficile da curare: un bambino non è ritenuto fuori pericolo per i 3 anni successivi alla riabilitazione nutrizionale. E proprio nel tentativo di prevenire le ricadute nel 2006 NutriAid ha avviato un programma di sostegno per i bambini che hanno terminato il loro "percorso" ne centro nutrizionale. Grazie all'intervento di un'equipe che interviene a domicilio si cerca di compiere anche un'opera di sensibilizzazione per prevenire la malnutrizione infantile.