18/10/2010
Al centro della ricerca sta l’ipotesi che la famiglia sia risorsa insostituibile per la qualità di vita delle singole persone e per il benessere complessivo della comunità sociale; tuttavia la complessità e l’incertezza della situazione attuale espongono la famiglia, nella sua “normale quotidianità”, a sfide e minacce che rischiano di renderla eccessivamente fragile.
Occorre quindi una attenzione particolare alla condizione delle famiglie, con specifici progetti di sostegno, promozione e accompagnamento, che però non siano passivizzanti o di tipo assistenziale, ma che piuttosto la considerino come la prima risorsa con cui affrontare i problemi. Quindi, con uno slogan, non tanto e non solo “politiche PER la famiglia”, ma soprattutto “politiche CON la famiglia”.
LE AZIONI DI RICERCA/ANALISI
Ci sono 4 ambiti di approfondimento:
a) analisi dei dati demografici;
b) ricognizione dei dati disponibili su politiche sociali e familiari (ricerche, dati dai servizi socio-sanitari, strumenti di programmazione zonale);
c) la mappa dei bisogni secondo la voce delle famiglie (focus group con famiglie);
d) il punto di vista degli operatori.
a) analisi dei dati demografici
Verrà redatto un sintetico “profilo demografico”, con dati a base comunale (Fonte: ISTAT), con particolare attenzione a forme familiari, invecchiamento, popolazione minorile, condizione della donna..
b) ricognizione dei dati disponibili su politiche sociali e familiari (ricerche, dati dai servizi socio-sanitari, strumenti di programmazione zonale)
Verrà valorizzato tutto il materiale già disponibile presso le agenzie pubbliche e private del territorio: indagini, mappe dei bisogni, ricerche su specifici aspetti della vita familiare verranno analizzate all’interno del quadro interpretativo descritto nel punto 2.
c) la mappa dei bisogni secondo la voce delle famiglie (focus group con famiglie)
Parte essenziale del progetto è ascoltare il punto di vista delle famiglie; in particolare si propone di privilegiare due condizioni specifiche:
- le famiglie con figli minori;
- i giovani tra i 25 e i 35 anni (le coorti generazionali che devono “fare famiglia”).
La scelta di queste due tipologie consente di affrontare la “normale fatica quotidiana” del fare famiglia nelle fasi iniziali del progetto familiare, quello in cui la famiglia deve iniziare a farsi carico delle nuove generazioni e quello in cui i giovani devono costruire il progetto di vita familiare.
d) il punto di vista degli operatori.
Anche in questo caso verrà utilizzato il focus group (4-5 gruppi), per raccogliere il punto di vista degli operatori che stanno quotidianamente a contatto con le famiglie; in particolare si prevede di interpellare:
- operatori socio-sanitari
- operatori scolastici
- amministratori locali
- operatori di volontariato
- associazioni familiari
NUOVE LINEE STRATEGICHE
Al termine della fase di indagine verranno elaborate alcune “linee strategiche”, che potranno indirizzare l’attività legislativa e programmatoria a livello regionale e territoriale secondo una logica di centralità della famiglia, di promozione dell’associazionismo familiare, di costruzione di politiche promozionali e sussidiarie.