Fumata bianca: "Habemus Papam"

I 115 cardinali elettori al quinto scrutinio hanno eletto il 266.mo successore di Pietro. Attesa per conoscere chi è. E il nome che vorrà scegliere.

Il ricordo di Ratzinger: "Per me fu uno shock"

13/03/2013
Joseph Ratzinger appena eletto papa Benedetto XVI.
Joseph Ratzinger appena eletto papa Benedetto XVI.

«Avevo sperato di trovare finalmente pace e tranquillità. Il fatto di trovarmi all’improvviso di fronte a questo compito immenso, quello di essere eletto Papa, è stato per me, come tutti sanno, un shock. La responsabilità, infatti, è enorme». Come si sente un cardinale nel momento in cui viene scelto come Papa? Forse tra le  descrizioni più toccanti c’è quella che Benedetto XVI aveva fatto per  i bambini rivolgendosi a loro in Perché credo, l’album illustrato pubblicato dalla San Paolo nella collana “Se non diventerete come bambini”.  

«Ero sicurissimo», ha rivelato Ratzinger, «che questo incarico non sarebbe stato destinato a me, ma che Dio, dopo tanti anni faticosi, mi avrebbe concesso un po’ di pace di tranquillità. L’unica cosa che sono riuscito a dire, a chiarire a me stesso è stata: “Evidentemente, la volontà di Dio è diversa, e per me inizia qualcosa di completamente diverso, una cosa nuova. Ma Lui sarà con me”». Il tono delle parole usato da Benedetto XVI era confidente e caldo, quasi che con i bambini si potesse permettere una sincerità disarmata: «Dal momento in cui la scelta è caduta su di me, sono stato capace soltanto di dire questo: «Signore, cosa mi stai facendo? Ora la responsabilità è tua. Tu mi devi condurre! Io non ne sono capace. Se tu mi hai voluto, ora devi anche aiutarmi!”».

La trepidazione e anche il timore nascono dal grande compito che si accoglie perché, ha confessato il Papa emerito, «da un lato il Papa è una persona assolutamente impotente. Dall’altro ha una grande responsabilità. Egli è, in un certo senso, il capo, il rappresentante e allo stesso tempo il responsabile del fatto che quella fede che tiene uniti gli uomini sia creduta, che rimanga viva e che rimanga integra nella sua identità». Ma attenzione: «Unicamente», ha aggiunto Ratzinger, «il Signore ha il potere di conservare gli uomini nella fede. Nell’annuncio della fede e nell’amministrazione dei sacramenti, ogni sacerdote parla su mandato di Gesù Cristo, per Gesù Cristo. Cristo ha affidato la sua Parola alla Chiesa. Questa Parola vive nella Chiesa. E se nel mio intimo accolgo e vivo la fede di questa Chiesa, se parlo e penso a partire da questa fede, allora quando annuncio Lui parlo per Lui».

Renata Maderna

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