Gmg: oggi in diocesi, a luglio a Rio

Il 23 e il 24 marzo, domenica delle Palme, si celebra in tutte le diocesi la Giornata mondiale della gioventù. In attesa del grande raduno internazional estivo a Rio de Janeiro.

Gmg, gli inni: fede e gioia trascritte sullo spartito

23/03/2013

Fin da quando la fantasia di papa Giovanni Paolo II le offrì per la prima volta al mondo, le Giornate Mondiali della Gioventù sono sempre state, innanzi tutto, una festa. Un evento universale capace di coagulare speranze, gioie e ansie di generazioni di giovani. Ovvio dunque che la musica fosse fin da subito un ingrediente tutt’altro che irrilevante; cori, accompagnamenti con la chitarra, canzoni d’ogni genere le hanno sempre accompagnate e caratterizzate: riassumendone il senso, fino a divenirne un vero e proprio inno, ma non di rado anche trascendendo i contesti specifici per entrare nel repertorio di innumerevoli corali di parrocchia, associazioni, movimenti giovanili.



Così è stato fin dalla prima Gmg, quella romana della Domenica delle Palme del 1986. Quella prima edizione restò indissolubilmente legata a Resta qui con noi, tutt’ora uno dei cavalli di battaglia del gruppo internazionale Gen Rosso, probabilmente l'ensemble di pop cristiano più famoso del mondo. L’anno seguente, a Buenos Aires, fu lanciata Un nuevo Sol, nel 1989 a Santiago de Compostela fu il turno di Somos los jòvenes e due anni dopo ancora, in quel di Czestochova, ecco la semplicissima, ma indimenticabile Abba Ojcze, il primo vero e proprio hit, se così si può dire, composto appositamente per una Gmg che era anche un affettuoso omaggio dei giovani polacchi al "loro" Papa.

Da tempo ogni Giornata mondiale propone in anticipo il suo inno ufficiale, cercando di sintetizzare l’universalità del messaggio e del tema scelto per quella edizione, senza dimenticare le peculiarità del paese ospitante. A Denver fu la volta della morbida e poppeggiante One Body; nel '97 a Parigi si optò invece per un andamento più vicino a quello delle antiche ballate folk.

E chi non ricorda la celeberrima Emmanuel, cantata a squarciagola dagli oltre due milioni di giovani accampati nell’immensa spianata di Tor Vergata per il grande Giubileo dell’anno Duemila? Per la GMG di Toronto si scelse Lumière du Monde, con un testo multilingue (con strofe cantate in inglese, francese italiano e spagnolo), e lo stesso accadde a Colonia (la prima di Papa Benedetto XVI), e poi a Sydney nel 2008, e  ancora, due anni fa, a Madrid, dove l’originale in castigliano Firmes en la Fe venne offerta anche in traduzioni alternative in molte altre lingue.   
         


E a Rio de Janeiro? L’inno per l’attesissima Gmg brasiliana con papa Francesco è già da qualche mese disponibile sul web, con tanto di video-clip ufficiale che mostra gli splendori di uno dei panorami più belli del mondo. L’ha composto padre José Candido, un prete di Belo Horizonte tra i più apprezzati compositori di musica liturgica brasiliana. Si intitola Esperança do Amanhecer ("La speranza dell’aurora"): è in portoghese ed emana il calore inconfondibile del pop carioca appena speziato dagli aromi del samba. A metterlo in scena oltre 200 giovani brasiliani e i più bei nomi della christian-music locale.  

  Franz Coriasco

Dossier a cura di Alberto Chiara e Antonio Sanfrancesco
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