11/01/2011
Benedetto XVI saluta i diplomatici al termine del discorso agli ambasciatori presso la Santa Sede.
Benedetto XVI illustra la “geopolitica della Chiesa” agli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede, cioè ha spiegato qual è il ruolo della Chiesa cattolica nel contesto internazionale e cosa sta a cuore alla Santa Sede. Lo ha fatto nel tradizionale discorso di inizio anno agli ambasciatori dei Paesi che hanno rapporti diplomatici con lo Stato della Città del Vaticano. Sono oggi 178. E ha messo in cima alle preoccupazione della Chiesa quella della libertà religiosa, argomento anche del Messaggio per la pace del 2011.
Ha spiegato che non si può “creare una sorta di scala nella gravità dell’intolleranza verso le religioni”. Tuttavia ha rimarcato, come aveva già fatto in altre occasioni, che oggi nel mondo la persecuzioni dei cristiani è considerata meno grave e meno degno di attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei governi.
Ha ringraziato i governi e le istituzioni nazionali che difendono la libertà religiosa, ma ha ribadito che una “proclamazione astratta della libertà religiosa non è sufficiente”: “Questa norma fondamentale della vita sociale deve trovare applicazione e rispetto a tutti i livelli e in tutti i campi, altrimenti, malgrado giuste affermazioni di principio, si rischia di commettere profonde ingiustizie verso i cittadini che desiderano professare e praticare la loro fede”.
Alberto Bobbio