Satisfaction, e sai cosa leggi

E' la rivista letteraria del "soddisfatti o rimborsati", la più trasversale che c'è, quella edita da Vasco Rossi. Parla il direttore Serino. Che a Famigliacristiana.it regala...

"Soddisfatti o rimbosati, comunque attenti"

22/07/2011
Gian Paolo Serino, fondatore e direttore di Satisfaction.
Gian Paolo Serino, fondatore e direttore di Satisfaction.

Dalla fine di maggio, in tutte le librerie Feltrinelli e nelle maggiori librerie indipendenti, è disponibile gratuitamente Satisfiction, la rivista letteraria più interessante e stylish in circolazione. La rivista propone tra l'altro la prima recensione "interattiva". Funziona così: se la critica di Satisfiction ti convince a comprare il libro, ma dopo averlo letto ritieni che l’entusiasmo abbia deluso le tue aspettative, invia una mail all'indirizzo indicato sulla rivista che spieghi perché il libro segnalato non era veramente “imperdibile e assolutamente da leggere”: Satisfiction ti rimborserà il prezzo di copertina del libro.

     Abbiamo intervistato il direttore e fondatore Gian Paolo Serino allo Stadio Olimpico di Roma, dove la rivista è stata distribuita in occasione del concerto di Vasco Rossi che di Satisfiction è editore “spericolato, soddisfatto e rimborsato”. La rivista ospita le maggiori firme del giornalismo nazionale e inediti dei più grandi scrittori contemporanei, da Louis-Ferdinand Céline a Cees Noteboom passando per Victor Gischler. Serino ha deciso, inoltre, di fare un regalo ai lettori di FamigliaCristiana.it: un inedito di Andrea Dubus, universalmente riconosciuto come uno dei padri della letteratura contemporanea americana, tratto dall'ultimo numero di Satisfiction.

- Quando, come e soprattutto perché nasce la rivista?

     "Satisfiction nasce dall'esigenza di ritrovare una coscienza critica", risponde Serino. "E' sempre più difficile, come scriveva già Piero Chiara negli anni Settanta, distinguere tra un critico e un pubblicitario. Con il soddisfatti e rimborsati abbiamo voluto rimarcare questa differenza: mettendo mano al portafoglio. Oggi il caro libri non è più soltanto fenomeno "scolastico" ma riguarda anche la narrativa. Consigliare un romanzo, che oggi in prima edizione si aggira sui 18 euro di media, è come proporre un investimento: se si sbaglia, rimborsare il lettore è come minimo un dovere".

- Quanti rimborsi avete effettuato dalla nascita del blog?

     "In realtà la maggior parte dei lettori ha compreso la nostra provocazione. Non cercano tanto il rimborso (anche se in una decina di casi è successo) ma un dialogo diretto con i critici e gli scrittori di Satisfiction".  

- Come ha convinto Vasco Rossi a diventare editore della rivista?

     "Vasco Rossi è un grandissimo lettore. Essendo amici da anni era da tempo che gli proponevo di investire su una rivista letteraria. Ne è rimasto entusiasta, convinto che per affrontare la crisi economica sia necessario prima affrontare quella culturale. Ogni numero di Satisfiction ospita inediti di grandi scrittori sia italiani che stranieri".

- Qual'è l'inedito pubblicato di cui va più orgoglioso?

     "Ne potrei citare tanti: da Stephen King a Celiné, da Dos Passos a Paul Auster. In realtà è l'inedito che dovremo ancora pubblicare. Abbiamo per i nostri lettori ancora tantissime sorprese".

- Questo è un momento economicamente difficile per le riviste letterarie e per l'editoria in generale. Stilos e La rivista dei libri hanno chiuso i battenti nell'ultimo anno, e la storica L'Indice dei libri rischia la chiusura. Satisfiction, invece, sembra non sentire la crisi. Come mai? Oltre alla formula “soddisfatti o rimborsati”, che cos'altro la distingue?

     "Credo che il nostro segreto sia la trasversalità, l'ospitare le opinioni più diverse, i critici e gli scrittori dalle estrazioni e dalle idee quasi opposte. E naturalmente l'essere free press, una rivista gratuita ma non scontata, conta molto. Oltre al fatto di cercare sempre di applicare al linguaggio critico una scrittura rock".  

- Qualche indiscrezione su progetti futuri?

     "L'idea è quella di coinvolgere sempre più da vicino il lettore, renderlo interattivo ma attraverso la carta e attraverso un rapporto diretto, un corpo a corpo con la lettura. Il tutto grazie alla tecnologia ma non attraverso il web: attraverso una tecnologia che è già testata e che esordirà a dicembre proprio con Satisfiction".    

Daniele Rubatti
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