15/05/2012
André Mordant, presidente del Comitato europeo socio-economico.
L'Unione Europea chiede da tempo un programma organico e equilibrato tra i diversi fattori che incidono in tema di energia e ora denuncia sprechi notevoli. Bruxelles ha lanciato tempo fa il programma che si chiama “20.20.20” chiedendo che entro il 2020 si aumentino le energie rinnovabili del 20% (tutte e in modo equilibrato); si riducano le emissioni di Co2 del 20% e si taglino i consumi del 20%. Ma poi in questi giorni Commissione Europea e Europarlamento hanno trovato un accordo su un ulteriore documento che chiede di fare di più per il risparmio energetico. Non si tratta di tagliare i consumi dei cittadini ma di assicurare efficienza energetica: dunque, lotta agli sprechi, che pagano i cittadini. André Mordant è il presidente del Comitato europeo socio-economico, che ha studiato il tutto, ed è anche il relatore sul documento: assicura che solo riadattando le funzionalità dei palazzi e, ad esempio sfruttando per il calore l'energia prodotta in alcuni edifici per altri scopi, si può arrivare entro il 2050 a una riduzione del consumo di energia dell'80%. Un esempio di costi: un taglio del consumo energetico in Europa solo del 20% in un anno significherebbe in concreto comprare 2,6 miliardi di barili in meno, che a loro volta significano 193 miliardi di euro risparmiati. E il conto tra l'altro parte dal prezzo di 73 euro a barile, che è già cresciuto.
Il piano di Commissione e Parlamento deve passare al vaglio del Consiglio dei capi di Stato e di governo: la partita si gioca nelle prossime settimane e c'è chi come l’europarlamentare francese Claude Turmes ammette che c'è battaglia: ci fa capire che non mancano interessi in gioco all'interno di ciascun Stato membro. Mordant spiega che “l’efficienza energetica è qualcosa su cui è difficile che si investa eppure può essere una via per uscire dalla crisi che è forte in questo momento”. “Investire nell’efficienza energetica – ribadisce – rappresenta un potenziale inesplorato che può portare non solo beneficio ambientale ma anche beneficio economico e sociale”. Mordant invita l'opinione pubblica a fare pressione: “I cittadini devono pretendere che si facciano fatti e non parole”.
Fausta Speranza