Il nuovo colore Ferrari? Verde ibrido

Grande successo a Ginevra per la Hy-Kers, bolide di Maranello in versione elettrica

15/04/2010

Un prototipo, o meglio una vettura laboratorio, definita così sul sito ufficiale di Maranello, derivata dalle esperienze in Formula 1. E insieme, perché no, un'operazione di marketing, visto che la nuova Ferrari "verde" è stata svelata a Ginevra dal presidente Luca Cordero di Montezemolo in persona. E soprattutto perché la riduzione delle emissioni e la progettazione di motori sempre più ecocompatibili è una sfida che ormai tocca tutti: non solo i costruttori delle vetture di tutti i giorni, ma anche i produttori di supercar, le auto da sogno, che non potranno non essere anch'esse in linea con le future normative sui limiti di emissioni di Co2, soprattutto in città.

E' questo il senso della Ferrari Hy Kers, il primo bolide del Cavallino che abbina in modo originale un motore termodinamico a combustione interna con uno elettrico. E' basata sul modello 599  GTB Fiorano, ma le soluzioni attualmente allo studio a Maranello potranno essere installate su tutte le future Ferrari, 12 o 8 cilindri, indipendentemente dalla posizione del propulsore. Sulla Hy Kers - dove "Hy" sta per hybrid, cioè ibrida, e "Kers" sta per kinetic energy recovery system, quindi il sistema introdotto l'anno scorso nel Mondiale di Formula 1 per recuperare l'energia cinetica nella frenata trasformandola in un surplus di potenza - è possibile abbattere del 35% le emissioni di Co2 nel ciclo combinato, grazie all'abbinamento (oltre al tradizionale motore a benzina) di un propulsore elettrico trifase ad alte prestazioni (100 Cv per 40 kg di peso) con il V12 di 6 litri di cilindrata (620 Cv a 7.600 giri/min).

Spiegano gli ingegneri della Ferrari: "Grazie anche all’esperienza nel mondo delle competizioni, i tecnici di Maranello hanno ideato una trasmissione ibrida molto leggera che, una volta applicata alla 599 GTB Fiorano, si è dimostrata capace di non penalizzare le eccellenti doti dinamiche della berlinetta V12. Questo risultato è stato ottenuto grazie all’integrazione tra tutte le componenti del sistema, installate sotto al centro di gravità della vettura in modo da non impattare né la guidabilità né la vivibilità degli spazi interni. Con la stessa filosofia, le batterie agli ioni di litio sono piatte e collocate sotto il pavimento della vettura, all’interno del fondo aerodinamico. Ne deriva un centro di gravità persino più basso rispetto alla configurazione standard".

Il motore elettrico della Hy-Kers, un compatto trifase ad alto voltaggio da 40 kg di peso, è accoppiato alla parte posteriore del cambio F1 con doppia frizione a 7 marce. L’erogazione della potenza è assicurata così istantaneamente e continuativamente tra il motore elettrico e il motore termico, dove il primo è in grado di produrre oltre 100 Cv, assicurando l’obiettivo dei tecnici Ferrari di compensare ogni chilogrammo di peso in più con l’aumento di almeno un cavallo vapore. Durante la fase di frenata, e qui sta il valore aggiunto della tecnologia derivata dalla Formula 1, il motore elettrico agisce come un generatore, sfruttando l’energia cinetica per ricaricare le batterie. La gestione di questo cruciale compito è affidata a una centralina elettronica dedicata, anch’essa di derivazione F1, che oltre a comandare il motore elettrico sovraintende all’alimentazione dei sistemi ausiliari: servosterzo, servofreno, aria condizionata e sistemi di bordo.

Pino Pignatta
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