16/05/2011
Una sequenza del celebre cartone della Pixar, "Ratatouille".
Paul Topolos, il mago dell'animazione, che ci ha regalati film quali Wall-E e Ratatouille, e Sandra Karpman che ha realizzato il corto, capolavoro della Pixar, Day and Night, terranno un workshop per studenti e professioni al laboratorio multimediale Quazza dell'università di Torino il 18 maggio. La partecipazione è a numero chiuso. Per l'iscrizione contattare www.viewconference.it. Si tratta di un incontro preparatorio in attesa del convegno europeo di View Conference che si svolgerà dal 21 al 28 ottobre a Torino, diventata ormai anche città del cinema.
Paul Topolos è uno dei grande maestri di matte painting, la tecnica utile alla realizzazione di scenografie virtuali. Un tempo il procedimento consisteva nel dipingere lastre di vetro tramite colorazione a olio per poi porle come sfondo ai singoli fotogrammi. Uno dei primi esempi di questa tecnica la realizzò Walt Disney in persona per le vedute di Parigi degli Aristogatti.
Una fotografia di paul Topolos tratta dal suo sito Internet, www.paultopolos.com
Oggi un artista come Topolos (e non solo lui) realizza tutto questo con
tecniche digitali utilizzando software di fotoritocco e manipolazione
d'immagine unito a un input manuale chiamato graphic tablet. Ed ecco la Parigi mozzafiato di Ratatouille,
dove la capitale francese appare viva, fotografica e al tempo stesso
impressionistica. Tutti la potete paragonare con quella di Matisse,
Minou e Madame Adelaide che era invece un vero acquerello. La computer
graphic era di là da venire.
Detto così sembra facile, in realtà il lavoro di Topolos presuppone
ottime capacità di manipolazione di immagini, disegno, pittura e anche
una preparazione in prospettiva e fotografia.
Il cortometraggio animato "Day and Night", distribuito dalla Pixar.
Sandra Karpman invece spiegherà le decisioni creative che hanno portato alla nascita del corto Day and Night, distribuito dalla Pixar insieme a Toy Story 3.
Si tratta di una storia solo apparentemente semplice che comunica la
percezione che abbiamo dell'altro, il rispetto di chi è diverso da noi.
Si tratta di un corto divertentissimo, originale anche nella tecnica: un
fantastico accostamento dell'animazione 2D con quella 3D. La tecnica
del 3D, una tecnica nuova realizzata coi computer e che rappresenta
l'innovazione, riporta in luce la tecnica 2D, propria dei cartoni
tradizionali basati sul disegno. In questa unione le due tecniche si
rafforzano a vicenda dando vita a un piccolo capolavoro che ha stupito
molte platee.
Ida Molinari