Dossier - Cenone "bio" e sostenibile

Tanti modi stuzzicanti per servire la cena di fine anno in famiglia. E qualche consiglio per sposare gusto e salute. Con un occhio all'ambiente e ai cibi che rispettano la Terra.

Elogio delle lenticchie

30/12/2011

A Capodanno è difficile trovare una tavola da cui manchino le lenticchie che, come si ama dire, portano soldi. Certo la speranza è sempre l'ultima a morire, ma con tutto l'impegno possibile poi non si vede il conto in banca aumentare! Però c'è qualcosa che le lenticchie ci possono regalare: il benessere. Ecco perché non dovremmo limitarci a mangiarle soltanto a Natale o a Capodanno ma tutto l'anno. Fra i cibi più diffusi nell'antico Egitto, le lenticchie ci accompagnano insomma fin da tempi immemorabili.

Quali i loro punti di forza? Per cominciare la ricchezza di sali minerali: ferro, potassio, calcio, fosforo, rame e magnesio. Poi le vitamine del gruppo B, importanti per gli effetti positivi sul metabolismo, oltre che su cervello e nervi. A chi sono consigliate le lenticchie? Praticamente a tutti (salvo poche eccezioni)! Per esempio agli intellettuali e agli studenti, ma non solo. L'abbondanza di amidi e, come detto, di minerali, è utile anche per gli sportivi, e consigliata a convalescenti, donne incinte e nutrici (infatti le lenticchie sono galattogene).


Ricche di isoflavoni – protettori delle ossa e regolatori degli sbalzi ormonali – sono grandi alleate delle donne nel periodo della menopausa. A tutto ciò si aggiungono le qualità deacidificanti. Ce ne sono di tanti tipi, con colori variabili dal verde al grigiastro, dal rossiccio al nero (le pregiate Beluga), di diverse dimensioni. Le “piccole”, per esempio, vengono da Castelluccio, Norcia, Ustica, ma anche da Rodi e dalla regione francese dei vulcani spenti, il Puy.

Il mercato offre pure un tipo di lenticchie spezzate e decorticate, saporite e pronte in fretta, ma prive di principi nutritivi (conservano solo proteine e carboidrati) per aver perso la pellicina. Quindi meglio mangiarle con moderazione, preferendo le altre. Prima dell'uso teniamo le lenticchie a bagno per qualche ora, poi sciacquiamole e mettiamole a cuocere in acqua fredda non salata, insieme a semi di finocchio, oppure alloro, rosmarino e così via. In questo modo saranno più morbide e digeribili.


Evitiamo di servire le lenticchie al dente e, soprattutto, nella solita ricetta con cotechino o zampone! Molto meglio con un bel piatto di riso o di pasta, così assorbiremo meglio le proteine. Infine non lasciamole all'inverno: anche in estate sono ottime nelle insalate. Le lenticchie sono squisite pure passate e insaporite in padella con un soffritto leggero di cipolla. Le controindicazioni riguardano i gottosi, i colitici e gli uricemici.

                                                                                      Giuliana Lomazzi

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