27/08/2010
Foto Corbis
I matrimoni misti nel Belpaese crescono a ritmo esponenziale. Secondo le ultime stime fornite dall'Osservatorio sui matrimoni misti in Italia
ed elaborate dalla società di statistica MoneyGram su dati 2009 di
Caritas Migrantes, l'incremento rispetto al 2008 è di addirittura il 9,5% e, rispetto agli ultimi 15 anni, le unioni di questo tipo risultano addirittura triplicate.
L'Emilia-Romagna è la regione leader in questo fenomeno tipico dei paesi che hanno conosciuto, proprio come l'Italia, un'improvvisa impennata del fenomeno migratorio da 20-25 anni. Lì il totale dei matrimoni registrati si attesta al 15%; segue a ruota la Lombardia (13,5%), la Liguria (13,1%) e la Valle d’Aosta (13,1%).
Altro dato interessante: nel 2009 in totale i matrimoni misti sono
stati oltre 35mila, il 14% del totale. Nel 1995 erano 12 mila. La Lombardia, con le sue oltre 35mila nozze registrate in totale (cioé da sempre), guida questa particolare classifica. Il Lazio si attesta a un più modesto 10,8%.
Sposo italiano e sposa
straniera: questa la tipologia più frequente (circa 17mila casi all'anno), mentre il caso inverso (lei italiana, lui straniero) arriva a 6mila unità. Il terzo caso, dove entrambi i coniugi sono di nazionalità non italiana e
diversa tra di loro, ha visto nel 2009 circa 11mila nuove unioni.
Altri dati interessanti: i maschi italiani sposano per lo più
donne provenienti dai Paesi dell'Unione Europea (59% dei casi) o dal continente
americano, e in questo caso la preferenza cade sulle donne latinoamericane. Le unioni con donne
provenienti dall’Africa Settentrionale si verificano nell'8% dei
casi.
Le signore asiatiche convolano a giuste nozze con italiani solo nel 6% delle unioni. Veniamo alle donne italiane: la loro preferenza cade decisamente sugli africani (40,7% dei casi) e sui sudamericani (17,4%).
L'ultimo dato, che dà a pensare, riguarda il divorzio in caso di matrimoni misti: la loro durata media è di
9 anni, contro i 14 anni per i matrimoni in cui entrambi i
coniugi sono italiani.
Stefano Stimamiglio