Gay, tra persecuzione e matrimonio

15/02/2013

A Sanremo una coppia di omosessuali  racconta il sogno, irrealizzabile in Italia, di un matrimonio. E’ solo l’episodio più recente di quella che spesso Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni famigliari, definisce “la lunga marcia” dei movimenti delle persone omosessuali per combattere l’emarginazione e per ottenere  pari diritti di cittadinanza, un battage che a livello mediatico ma anche politico sta diventando ogni giorno  più evidente e pressante.

“Il dibattito sul riconoscimento giuridico delle relazioni affettive tra persone dello stesso sesso ha avuto negli ultimi anni una impressionante accelerazione", commenta Belletti. "In televisione, sui giornali, ma anche nelle aule dei Parlamenti e dei Governi, in tutto il mondo. Proprio in questi giorni in Francia e Gran Bretagna, prima in Spagna e Olanda, ma anche in Argentina e Cile, per ricordare solo alcune delle nazioni in cui la differenza sessuale è in forte discussione – o addirittura non è più considerata – come fattore giuridico qualificante del matrimonio, o come elemento qualificante della genitorialità, o sorgente insostituibile della famiglia”.  

Una scelta che viene sbandierata come l’esito positivo della “lunga marcia” che spesso - ahimé - non ammette riflessioni diverse: "Chiunque provi ad argomentare o sollevare obiezioni alle conquiste di queste “magnifiche sorti e progressive” si ritrova troppo spesso accusato di omofobia, stigmatizzato e ridotto al silenzio. Paradossale effetto di una grande e sacrosanta domanda di rispetto, di uguaglianza, di tolleranza, da parte delle persone omosessuali, che poi diventa immediatamente intollerante verso chi, sostenendo un punto di vista diverso, diventa per definizione “nemico”.  Ci chiediamo: è permesso essere liberi di dire  che è inaccettabile che in alcuni Paesi (Senegal, Iran, ma anche Cina e Cuba!) l’omosessualità sia ancora considerata un reato, ma anche  che non riteniamo giusto riconoscere il matrimonio tra persone dello stesso sesso o legittimare l’adozione?"      

Renata Maderna
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Postato da Nemo il 28/02/2013 05:09

Visto l'affetto che mi avete dimostrato riposterò il mio intervento, riveduto e corretto, per la gioia dei fan. Dimenticavo, ho capito il vostro gioco, lo fate anche in altri forum, ma con me non funziona. “Sig. franco dell'anna ci sono coppie di uomini e donne con legami forti, monolitici, che durano una vita ma, rimangono pur sempre individui ETEROSESSUALI. Questo si chiama AMICIZIA. Ci sono uomini e donne che hanno dato la loro vita, che sono finiti sul lastrico, che si sono fatti ingiuriare o si sono giocati tutto ciò che avevano per proteggere, salvare, aiutare un “compagno” del loro stesso sesso. Eppure, erano, sono e rimarranno eterosessuali. Vorrebbe dire che queste “coppie” etero non si amano?Vorrebbe affermare che gli omosessuali hanno qualcosa da insegnare agli etero sul piano affettivo e dei sentimenti? Oppure un rapporto anale (mi ripeto ma, l'omosessualità maschile questo è) rende più nobile più degno di essere difeso il loro amore? La legge ha sempre protetto il rapporto etero, con l'istituzione del matrimonio, perché fecondo, portatore di nuova vita. Ma un rapporto omosessuale è ontologicamente, intrinsecamente, naturalmente sterile. Così come è sterile il rapporto di amicizia/amore fra due eterosessuali dello stesso sesso, così come è sterile il rapporto d'amore che lega me a mia nonna. Se i gay richiedono dei “diritti” in più, tali diritti, devono essere estesi a QUALSIASI FORMA DI RAPPORTO AFFETTIVO FRA PERSONE. Lo so, sarebbe una babele sia da un punto di vista legislativo che economico. Ma, non farlo, sarebbe un atto DISCRIMINATORIO. E Lei ci tiene che tutti noi si sia “EGUALI” davanti alla legge. O No?” Lo ammetto, avevo detto che non avrei più postato ma, che volete farci, sono una persona generosa.

Postato da franco dell'anna il 21/02/2013 11:39

si, sig. Giogo, ineffetti ho notato che deve sempre avere lui l'ultima parola (il sig. Nemo) e quando è così è meglio evitare ogni confronto, tanto non si arriverà da nessuna parte, con qualcuno che non vuole rispettare le opinioni altrui. Vuole avere sempre ragione lui? ma si prendesse tutte le ragioni che vuole, l'importante è che noi rimaniamo delle nostre opinioni

Postato da Danilo46 il 21/02/2013 02:03

franco dell’anna, non ci siamo proprio capiti. È vero, lei non parla di matrimonio tra gay; parla invece di matrimonio la coppia di Sanremo, tipo di unione che non concepisco tra persone dello stesso sesso. Per tutto il resto, come caratteristica della mia cultura, rispetto la sua eventuale inclinazione e la gestione della sessualità. E non mi tacci di essere omofobo: la rispetto nella sua interezza.

Postato da SANDRA66 il 20/02/2013 22:50

guardi che io non voglio il suo rispetto! sinceramente, ho espresso una mia opinione e basta. Piuttosto, notavo sconcertata di come lei "pretende" di avere ragione, e di come ha offeso il sig. Giogo, a mio modo di vedere, è più grave chiamare una persona "ignorante" che "omofoba". Ma, glielo ripeto, stia tranquillo, si faccia tutte le ragioni che vuole, io non pretendo il rispetto per le mie opinioni se non lo vuole avere e se ritiene che lei abbia ragione e io torto, è libero di pensarlo e ribadisco per l'ultima volta che io mi sono limitata ad esprimere un mio parere, che un'altra persona può condividere o non condividere, ma -almeno io- non pretendo il suo rispetto e a questo punto neanche lo voglio, buona serata

Postato da Nemo il 20/02/2013 15:38

Ripeto, avete SERI problemi nell'interpretare un testo scritto. Riposto il tutto: “Mi perdoni sig. franco dell'anna ma l'idea che: “ l'importante è che ci sia un rispetto reciproco delle proprie e altrui opinioni.” è un'altra “leggerezza” da politically correct. E' SACROSANTA la libertà di espressione che permette ad ogni individuo di comunicare apertamente il proprio pensiero. Ma il RISPETTO per le proprie convinzioni uno deve guadagnarselo. Non è dovuto. Altrimenti sarebbero “rispettabili” anche le opinioni pro pedofilia o quelle a favore dello sterminio di gruppi etnici o, più prosaicamente, quelle che asseriscono assurdità come: “la Terra è piatta o Cicciolina è vergine”. IO HO DETTO LA MIA, LEI LA SUA. LASCIAMO A QUEL GRAN GALANTUOMO CHE È IL TEMPO DECIDERE QUALE DELLE DUE POSIZIONI SIA “DEGNA DI CONSIDERAZIONE”. Sia ben chiaro, il rispetto per la sua persona quello c'è sempre.” Chi tra di noi vuole avere ragione per forza, IO o VOI? Se lei, signora SANDRA66, vuole il mio “rispetto” deve, oltre che ricordare il mio “IGNORANTE” verso il sig. giogo, anche riportare l'accusa di “omofobia” che il sig. giogo in precedenza mi aveva fatto. Ma la sua poca onestà intellettuale questo non glie lo ha permesso. E se il sig. franco dell'anna vuole il mio “rispetto” per le sue “opinioni” impari prima a leggere un testo in maniera corretta. Così eviterà di mettere in bocca al suo interlocutore frasi e concetti mai espressi. Un ultima cosa. Questo è il mio ultimo intervento, lascio a Voi “l'onore” e “l'onere” di chiudere la discussione con una o più perle della vostra infinita saggezza. Currenti calamo.

Postato da giogo il 20/02/2013 13:08

Ma certo gente fate pure tantissimi "sondaggi"...e la conclusione finale sarà inequivocabilmente la SUA... ha sempre ragione LUI...(però su certe domandine svicola furbescamente vedi 18/2 ore18,41) e naturalmente capovolge il tutto in suo favore... complimenti!! Mi sa tanto di CL o affini!! Hops scusate dimenticavo parlavo del sig.Nemo cultore raffinato nonchè volgare dell'imperante omofobia.Saluti

Postato da SANDRA66 il 20/02/2013 11:33

Sig. Nemo, me lo consenta forse lei dovrebbe essere meno "presuntuoso", nel sentirsi in diritto e in dovere non soltanto di ritenersi superiore nei confronti di chi la pensa diversamente e più rispettoso nei confronti degli altri, senza dire al sig. Dell'Anna che fuma o chiamando il sig. Giogo "ignorante" non le pare? lei è libero di pensarla come vuole e alla fine pensa di avere ragione solo lei? che le devo dire! in questi casi si dice: se è contento lei!...."

Postato da franco dell'anna il 20/02/2013 10:42

Senta, sig. Nemo, glielo ripeto per l'ultima volta (dopo di che meglio rinunciare che avere "un confronti di idee" con chi risponde picche a chi getta sul tavolo cuori), lei potrà dire tutto quello che vuole, (quando ho letto il suo ennesimo articolo mi sono messo le mani nei capelli), e -in ultima analisi- potrà anche non rispettare le mie opinioni, non mi riguarda affatto: tanto non cambierà di una mezza virgola la mia opinione o quel che penso sulle unioni gay, così la penso ora e così la penserò sempre! Non vuole rispettare le mie opinioni? personalmente non mi riguarda! la pensi come vuole, sono opinoni sue che non mi riguardano,grazie

Postato da Nemo il 20/02/2013 06:14

Mi perdoni sig. franco dell'anna ma l'idea che: “ l'importante è che ci sia un rispetto reciproco delle proprie e altrui opinioni.” è un'altra “leggerezza” da politically correct. E' SACROSANTA la libertà di espressione che permette ad ogni individuo di comunicare apertamente il proprio pensiero. Ma il RISPETTO per le proprie convinzioni uno deve guadagnarselo. Non è dovuto. Altrimenti sarebbero “rispettabili” anche le opinioni pro pedofilia o quelle a favore dello sterminio di gruppi etnici o, più prosaicamente, quelle che asseriscono assurdità come: “la Terra è piatta o Cicciolina è vergine”. Io ho detto la mia, Lei la sua. Lasciamo a quel gran galantuomo che è il Tempo decidere quale delle due posizioni sia “degna di considerazione”. Sia ben chiaro, il rispetto per la sua persona quello c'è sempre.

Postato da franco dell'anna il 19/02/2013 19:44

Sig. Nemo, lei la pensa in un modo, io la penso in un altro, tutto quello che le posso dire è "rispettiamoci reciprocamente", tanto lei la pensa in un modo e io la penso in un altro, Non sarà lei a cambiare la mia opinione, così come non sarò io a cambiare la sua di opinione, l'importante è che ci sia un rispetto reciproco delle proprie e altrui opinioni.

Postato da Nemo il 19/02/2013 18:30

COSTITUZIONE ITALIANA: La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società NATURALE fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare. Legge la parola AMORE da qualche parte in questo articolo della costituzione italiana sig. franco dell'anna. Io ho scritto “La legge ha sempre protetto il rapporto, con l'istituzione del matrimonio, etero perché fecondo, portatore di nuova vita.” Sa leggere? Le sembra che io stia parlando di AMORE da un punto di vista legislativo? Poi lei dice: “Se è per questo anche una comunità di monaci o monache dove c'è (o dovrebbe esserci) un amore fraterno, una certa armonia è "sterile" e allora questo tipo di comunità è meno importante di una coppia etero?” Ma cosa fuma? Ma si rende conto che mi sta dando ragione e non se ne rende conto. I monaci, infatti, sono da un punto di vista legislativo tutelati in maniera diversa appunto perché sono una realtà diversa da una coppia eterosessuale sposata. Chi e dove si parla di “più importante” o “meno importante”. Dov'è il problema? La legge protegge in maniera diversa realtà diverse, punto. La legge non fa graduatorie sull'amore. Se invece di fare la vittima e sciorinare discorsi paternalistici agli altri si RILEGGESE il non senso dei testi che va postando forse godrebbe di una maggiore credibilità. Per quanto riguarda il sig. giogo cosa posso dirle. Non le ho risposto semplicemente perché lei con il suo post mi da ragione, punto. E visto che le piace l'insulto le dico che in sincerità, io non sono omofobo ma lei è sicuramente, senza dubbio alcuno, IGNORANTE. Si informi, faccia un sondaggio e vedrà che ho ragione io.

Postato da Nemo il 19/02/2013 17:16

Sig. franco dell'anna ci sono coppie di uomini e donne con legami forti, monolitici, che durano una vita ma, rimangono pur sempre individui ETEROSESSUALI. Questo si chiama AMICIZIA. Ci sono uomini e donne che hanno dato la loro vita, che sono finiti sul lastrico, che si sono fatti ingiuriare o si sono giocati tutto ciò che avevano per proteggere, salvare, aiutare un “compagno” del loro stesso sesso. Eppure, erano, sono e rimarranno eterosessuali. Vorrebbe dire che queste “coppie” etero non si amano?Vorrebbe affermare che gli omosessuali hanno qualcosa da insegnare agli etero sul piano affettivo e dei sentimenti? Oppure un rapporto anale (mi ripeto ma, l'omosessualità maschile questo è) rende più nobile più degno di essere difeso il loro amore? La legge ha sempre protetto il rapporto, con l'istituzione del matrimonio, etero perché fecondo, portatore di nuova vita. Ma un rapporto omosessuale è ontologicamente, intrinsecamente, naturalmente sterile. Così come è sterile il rapporto di amicizia/amore fra due eterosessuali, così come è sterile il rapporto d'amore che lega me a mia nonna. Se i gay richiedono dei “diritti” in più, tali diritti, devono essere estesi a qualsiasi forma di rapporto affettivo fra persone. Lo so, sarebbe una babele sia da un punto di vista legislativo che economico. Ma, non farlo, sarebbe un atto discriminatorio. E Lei ci tiene che tutti noi si sia “EGUALI” davanti alla legge. O No?

Postato da franco dell'anna il 19/02/2013 17:11

Ah ecco, quindi sig. Nemo, lei misura l'amore sulla base della sterilità/fertilità? da un punto di vista di "connotazione" del legame c'è differenza tra matrimonio tradizionale uomo-donna basato sulal procreazione e quello dei diritti dei gay, ma queste due componenti non sono in contrasto tra loro! Il fatto che il matrimonio dev'essere etero si concilia tranquillamente con quelli che possono essere dei diritti per le coppie gay. Da un punto di vista affettivo-sentimentale, la sterilità/fertilità, non centra proprio niente! Se è per questo anche una comunità di monaci o monache dove c'è (o dovrebbe esserci) un amore fraterno, una certa armonia è "sterile" e allora questo tipo di comunità è meno importante di una coppia etero? Ci sono tante forme di amore e non necessariamente quella in cui si procrea dev'essere la più importante, e tanto potete stare ad argomentare contro la mia opinione miliardi di volte, neanch'io, come il sig. Franco, cambierò di una "virgola" la mia opinione, soltanto rispettiamoci reciprocamente!

Postato da giogo il 19/02/2013 17:10

....e il sig.Nemo non da risposte al mio post, dimenticavo di aggiungere che oltre che omofobo è...volgare.Saluti

Postato da franco dell'anna il 19/02/2013 17:02

Io ci rinuncio, se avessi un confronto con un muro forse riuscirebbe meglio. Sig. Nemo, lei è libero di pensarla come vuole, non mi interessa, per me è importante anche il sentimento e l'affetto dei gay, va bene? devo essere messo in carcere per non pensarla come lei? come il sig. d'Aviano o il sig. Danilo 46? devo essere messo sulla gogna per non condivdere il vostro pensiero? il sentimento di una coppia etero non è più importante di quello che lega una coppia dello stesso sesso, io la penso così, rispetto anche se non condivido il vostro pensiero. Voi non condividete il mio pensiero, non mi interessa, volete per cortesia rispettare chi la pensa diversamente? Non credo possiate "costringermi " a pensarla come voi, giusto? e allora ognuno rispetti reciprocamente le proprie idee. Tanto potete stare ad elencare tutta una serie di motivazioni per "screditare" l'amore di due gay, io non cambio di una virgola il mio pensiero, così come non pretendo di cambiare di una virgola il vostro

Postato da Nemo il 19/02/2013 16:05

Sig. franco dell'anna ci sono coppie di uomini e donne con legami forti, monolitici, che durano una vita ma, rimangono pur sempre individui ETEROSESSUALI. Questo si chiama AMICIZIA. Ci sono uomini e donne che hanno dato la loro vita, che sono finiti sul lastrico, che si sono fatti ingiuriare o si sono giocati tutto ciò che avevano per proteggere, salvare, aiutare un “compagno” del loro stesso sesso. Eppure, erano, sono e rimarranno eterosessuali. Vorrebbe dire che queste “coppie” etero non si amano?Vorrebbe affermare che gli omosessuali hanno qualcosa da insegnare agli etero sul piano affettivo e dei sentimenti? Oppure un rapporto anale (mi ripeto ma, l'omosessualità maschile questo è) rende più nobile più degno di essere difeso il loro amore? La legge ha sempre protetto il rapporto, con l'istituzione del matrimonio, etero perché fecondo, portatore di nuova vita. Ma un rapporto omosessuale è ontologicamente, intrinsecamente, naturalmente sterile. Così come è sterile il rapporto di amicizia/amore fra due eterosessuali, così come è sterile il rapporto d'amore che lega me a mia nonna. Se i gay richiedono dei “diritti” in più, tali diritti, devono essere estesi a qualsiasi forma di rapporto affettivo fra persone. Lo so, sarebbe una babele sia da un punto di vista legislativo che economico. Ma, non farlo, sarebbe un atto discriminatorio. E Lei ci tiene che tutti noi si sia “EGUALI” davanti alla legge. O No?

Postato da franco dell'anna il 19/02/2013 11:17

Sig. Marco d'Aviano, perchè due persone che si vogliono bene sono contro natura? perchè non sono un uomo e una donna? Lei si è mai messo nei panni di una persona gay e cercare di comprendere le emozioni che può provare? o i suoi stati d'animo? il suo sentire affettivo verso una persona del proprio sesso? io ho un amico con questo orientamento e le assicuro che non ha niente di "contro natura" in quello che sente! perchè voi riducete soltanto ad un puro fatto "sessuale", ma la componente affettiva e sentimentale, come c'è negli etero c'è anche nei gay ecco perchè lettere come la sua mi indignano profondamente, perchè sono talmente superficiali che non arrivano a comprendere neanche un minimo dei sentimenti e stati d'animo che una persona gay può provare! e nessuno si dovrebbe sentire in diritto e in dovere di entrare nel merito dei suoi stati d'animo affettivo-sentimentali! e qui il rapporto anale tra uomini non centra niente! in loro -a prescindere dal puro rapporto genitale- c'è tutta una gamma di sentimenti che il solo limitarsi a giudicarli "contro natura" è del tutto superficiale! ricordiamocelo

Postato da franco dell'anna il 19/02/2013 11:05

Mi sia consentito nel modo più civile e pacato possibile, ma, leggendo la lettera di Danilo46 o di altri, mi viene il dubbio che io parli un'altra lingua! Punto primo: sig. Danilo, non ho parlato infatti di "matrimonio" ma di "diritti"! Punto secondo: c'è bisogno di fare tanti giri di parole (es.: "l'omosessualità è più un rapporto anale" "se vivo con nonna Pina" o "se vivo con un mio amico" ecc.) quando quello che voglio dire io si riassume in pochissime parole che esprimono il mio pensiero e la mia opinione: due persone che si vogliono bene e che sono unite tra loro -etero o omo che sia- vorrebbero avere dei diritti, (si badi bene: diritti e non matrimonio!) punto! Non credo ci siano da fare innumerevoli questioni di stato e tantomeno gridare allo scandalo intorno a questa frase costituita da pochissime parole! E' tanto complicata la questione?

Postato da Danilo46 il 18/02/2013 23:36

Alle ore 16.48 del 17/02/2013 ho inviato un post e non lo trovo. C'è qualcosa che non va? Rieccolo: "franco dell'anna (h17.32 del 16/02), mi sembra che ci sia un'incomprensione di fondo. La famiglia è la culla della continuazione (con amore) della specie umana. E perciò può essere formata solo da un uomo e da una donna. Vogliamo che le coppie gay possano vivere assieme, con diritti e doveri delle coppie etero? Come cattolico, non ho alcuna obiezione per questo. Chiamiamo questa unione DICO o PACS o con qualche altro termine, ma non confondiamolo col matrimonio, fondamento di una famiglia. La scenetta di Sanremo mi ha coinvolto parecchio; mi ha smontato quando ho sentito parlare di matrimonio. Non facciamo confusione sui termini, per cortesia. Ed infine: rispettiamoci! L’omofobia è un dettaglio marginale che rientra nel rispetto che ognuno di noi dovrebbe avere verso l’altro."

Postato da Marco d'Aviano il 18/02/2013 18:43

Pregiudizi ? educazione ? discriminazione ? ma cosa dice gentile MichaelG, le pare che Il Deuteronomio e San Paolo fosse omofobo ? o semplicemente che mettono in guardia che non esiste il REGNO DEI CIELI per chi commette cose ignominose come asserisce Paolo ? Anche Santa Ildegarda di Bingen che rammento e' dottore della Chiesa, parla della questione e se desidera avere lumi basta andare sul web. La confusione che viene fatta e' sempre con un sentimento che viene definito AMORE ma che di amore essendo contronatura non ha nulla , altrimenti anche satana potrei dire che ama gli uomini, vista la cura che ne ha per dannarli. La liberta' viceversa e' assoluta, ma una societa' deve anche pero' avere le idee chiare e non permettere che una cellula dell'organismo alterata possa avere la stessa cura di un corpo sano e neppure equipararla alle cellule sane, sarebbe come equiparare una cellula tumorale che ha tutti i diritti di crescere in virtu della sua liberta' assieme alle cellule sane. Una follia medica sarebbe, ma tante' oggi i politici sposano le idee antibibbliche dei protestanti.

Postato da giogo il 18/02/2013 18:41

La tiritera di "Nemo" è assurda e inventata di sana pianta con asserzioni di pura fantasia o dovute a serate di laute cene...piuttosto pesanti e conseguente insonnia. Facciamo un esempio per assurdo(tanto Nemo con le assurdità ci naviga) primo caso,in un violento litigio per interessi tra due persone ci scappa il morto....e la conseguente condanna per il reo, nel secondo caso cosi...semplicemente perchè fastidiosamente Gay l'uno, macho-mangiafemmine l'altro e cosi tanto per gradire al maschilismo Italico lo fracassa di botte e lo uccide.. ..secondo voi chi dovrebbe avere una condanna maggiore?? A sentire il "Nemo"dovrebbe essere uguale. Ma quando "certe persone di dura cervice"capiranno che insultare un gay semplicemente percè lo E' è la stessa cosa che insultare un essere umano perchè è nero o perchè è nano...ecc?? Alla faccia della"nonna". Saluti

Postato da MichaelG il 18/02/2013 16:36

Ci chiediamo: é permesso essere liberi di discriminare le persone in base al loro amore e al loro orientamento? io non credo proprio... e poi in base a cosa? in base a fatti concreti o unicamente a pregiudizi che vengono dalla nostra educazione? la nostra libertà si deve fermare là dove iniziano i diritti del prossimo. libertà non vuol dire poter dividere senza motivo.. riflettete, cari fratelli, riflettete..

Postato da brunoi il 18/02/2013 16:03

non mi sembra che "Famiglia cristiana" appoggi l'ideologia gay. Per la verita' non l'appoggiano neppure tanti omosessuali che vivono con dignita' la loro condizione. Manifestazioni volgari come i gay pride e pretese assurde come quella del matrimonio gay con adozioni di bambini credo siano controproducenti.

Postato da Nemo il 18/02/2013 15:41

Sia ben chiara una cosa, sono gli attivisti gay che creano e predicano la discriminazione. Legge contro l'omofobia: Perché? Insultare un gay è più grave che insultare un etero? Picchiare un gay è più grave che picchiare un etero? Se spacco la faccia ad un noto play boy sciupa femmine prendo un anno di galera, mentre se faccio la stessa violenza ad un omosessuale ne prendo due di anni? Perché è più grave dare del “frocio” ad un gay mentre è lecito e benedetto dalla sinistra e dall'attivismo gay dare del “grassone” del “lardoso” ad un uomo obeso (ricordate il caso Giuliano Ferrara-Benigni? Con gli applausi di Grillini & C). Oppure si vuole affermare, come fa l'associazionismo gay, che oggi si può insultare e picchiare un gay senza che ci sia una legge a proteggerli? Chi è che introduce le differenze? E se non è come dico io perché tutti i media ci presentano il “Problema Gay” con il classico vittimismo di chi non ha gli strumenti giuridici per difendersi? Chi è che realmente discrimina. Perché, mi si permetta un copia incolla da un altro post: “E senza andare su esempi estremi IO AMO mia nonna, IO AMO i miei amici e amiche. È possibile pure che – per tutta una serie di motivi – io finisca col vivere con mia nonna o con qualche mio amico. Sarebbe un matrimonio? Direi di no… Eppure c’è indubbiamente una forma di amore. Se il criterio è esclusivamente l’amore chi si arroga il diritto di dire questo amore va bene e quest’altro no? Allora io voglio poter stipulare un contratto per la reversibilità di pensione col mio amico Arnold (tanto per citare un po di pop culture) o con nonna Pina che fa delle tagliatelle tanto buone…” L'amore, non può bastare per riconoscere ad una “coppia” determinati “diritti”. Oppure, anche in questo caso, se si è gay si ama in maniera diversa? Migliore? La scena strappa lacrime del film “Philadelphia”, dove al capezzale di un uomo gay morente troviamo il suo compagno (maschio) che lo consola e gli ricorda l'amore che li ha uniti, sarebbe stata meno drammatica, se i personaggi fossero stati due uomini ETERO AMICI da una vita, pronti a qualsiasi sacrificio l'uno per l'altro ma, pur sempre etero? O un rapporto anale (perché, chiacchiere a parte, l'omosessualità maschile questa è) santifica, nobilita il tutto?

Postato da SANDRA66 il 18/02/2013 12:50

nessuno grida allo scandalo? si legga le assurdità che hanno scritto quei lettori nell'ultimo numero di Famiglia Cristiana, che addirittura hanno minacciato di boicottare questo bellissimo giornale se avesse continuato ad appoggiare l' "ideologia gay", provi a leggere quello che hanno scritto!: allucinante! si parla di diritto privato! di tutela personale, ma di fatto si continua a gridare allo scandalo per queste unioni! eppure non si dovrebbero condannare due persone che si vogliono bene, mi pare. Non sono gay, ma, sinceramente mi sento mortificata nel sentire sempre tante critiche nei loro confronti! Ho un amico con questo orientamento, che ha un legame bellissimo con un altra persona e vi posso assicurare che è un sentimento pulitissimo (perchè non c'è necessariamente l'uso della "genitalità"!!) ed io in questo a dire il vero, vedo più due persone che si vogliono bene tra loro, punto

Postato da franco dell'anna il 18/02/2013 09:54

Io non parlavo infatti di "matrimonio gay", ma di rispetto per due persone che si vogliono bene, etero o omo che sia, nel caso di un legame omoaffettivo, non si parlerà di matrimonio e mi va bene, ma che siano concessi loro dei diritti e delle tutele, ma molte persone, a quanto pare, non vogliono concedere neanche quelli, non sarà sicuramente il suo caso sig. Bruno. Lo ribadisco: parlo di alcuni diritti che sicuramente meritano anche loro, nella mia cerchia di amici e conoscenze ho un paio di coppie gay, che sono delle persone di tutto rispetto, civili ed educate e che non pretendono il matrimonio ma -appunto- alcuni diritti e anche rispetto, soprattutto da parte di quelle persone che li ritengono dei malati e dei peccatori, tutto qui

Postato da brunoi il 17/02/2013 17:59

@franco dell'anna, nessuno odia i gay e nessuno grida allo scandalo (neppure la Chiesa) se due persone si vogliono bene e chiedono il riconoscimento di alcuni diritti personali ricorrendo al diritto privato. Altra cosa é pretendere il matrimonio con diritto di adozione di bambini. Se consulta un vocabolario alle voci "matrimonio" e "genitore" comprendera' il significato di queste parole. Si parla dei diritti dei gay ,e del diritto di un bambino a crescere con la figura del padre e della madre dove lo mettiamo? Perche'pretendere di far nascere un bambino tramite inseminazione artificiale da donatore sconosciuto e farlo nascere in un utero in affitto? Perche'negare a quel bambino il diritto di conoscere le proprie radici? A me sembra che tutto questo piu' che un atto di amore sia un atto egoistico e se ne vedranno le conseguenze in futuro. Le ricordo che anche in altri paesi la maggioranza della popolazione é contraria al matrimonio gay con diritto di adozioni e non significa essere omofobi. Alla grande manifestazion e di Parigi (800 mila persone) erano presenti esponenti di tutti i partiti,ex ministri socialisti,associazioni di giuristi e pediatri,non credenti e anche una robusta delegazione di omosessuali che non accettano le pretese assurde dei movimenti gay.

Postato da sorriso il 16/02/2013 22:50

Che avvengano delle censure, delle cacciate,ma anche di più delle multe, delle incarcerazioni, o delle eliminazioni (sì pure fisiche) nei confronti di chi non è "gayista" (neologismo mio), ritengo sia importante continuare ad affermare che l'unico matrimonio è quello tra un uomo ed una donna che si amano e che vogliono costruire un futuro insieme, così come l'unica famiglia è quella con papà, mamma e figli e figlie. Il rispetto per chi si trova a vivere in questa condizione di disagio non deve essere né motivo di emarginazione, ma nemmeno occasione per distruggere i valori sociali; obiettivo che invece è prioritario per Satana e per i suoi schiavi. E questo pure una parte di omosessuali lo comprende e lo accoglie. Siamo tutti fratelli e sorelle in Cristo,tutti di Dio, ma ognuno con un suo percorso di vita.

Postato da franco dell'anna il 16/02/2013 17:32

Ma è possibile che avete sempre da ridire su persone omosessuali che vorrebbero vedere riconosciuto alcuni diritti? possibile che dovete sempre considerare i loro desideri come "pretese assurde"? "ideologismo gay"? vi fa tanto ribrezzo sapere di due persone che si amano solo perchè sono dello stesso sesso? io sono sinceramente stanco di leggere in continuazione lettere di abbonati che si scagliano contro queste unioni! se non condividete la loro scelta vi costa così tanto rispettarli senza per forza dover dire la vostra (critica)? Ieri poi con la lettera di un paio di persone che addirittura vogliono boicottare "famiglia cristiana" perchè parla a favore dei gay, siamo arrivati proprio alla frutta! Io rispetto chi non condivide le unnioni gay ma vorrei essere rispettato quando esprimo una mia opnione sul fatto che non ho niente contro il loro desiderio di veder riconosciuti alcuni diritti. Vogliamo smetterla di parlare sempre e contro queste unioni? che non minacciano per niente il matrimonio tradizionale e se molte coppie etero si separano non è certo per colpa delle unioni gay, per cortesia! Sono veramente indignato contro questa persona che addirittura minaccia Famiglia Cristiana perchè le è sembrato che dicesse qualcosa in favore di queste unioni! Io non ho più rinnovato il mio abbonamento con Avvenire, che pure è un giornale piuttosto equilibrato, ma intanto sta incominciando ad esagerare pure questo con le suoe continue critiche su nozze gay ecc. ecc. e sinceramente mi dispiacerebbbe dover leggere anche su questo bel giornale le stesse cose, mi scuso per lo sfogo, ma sinceramente non se ne può più di persone che gridano al peccato mortale! allo scandalo! per due persone che si vogliono bene, ripeto: sol perchè sono dello stesso sesso, ma basta!

Postato da giogo il 16/02/2013 15:29

Gentile Maderna,mi pare che la bocca non gliela chiuda nessuno,ne tantomeno la libertà di pensiero,prova evidente sono questi articoli su un settimanale cattolico con notevole tiratura come FC...."stigmatizzati e ridotti al silenzio"poi...mi pare una cosa poco consona alla verità,provi a sentire chi è stato ridotto veramente al silenzio a suon di calci,pugni,sputi ingiurie epiteti vari (e magari ucciso)così.... semplicemente perchè fastidiosamente omosessuale e non sto parlando dell'Iran,cina,India...ma della civilissima(??) Italia, il suo articolo ha tutta l'aria di un capovolgimento a 360 gradi della questione così tanto dibattuta,allora vista la piega delle cose meglio era NON pubblicare la famosa pubblicità e il consuente attacco dei talebani tipo la Nuova Bussola e ora sembra vogliate correre ai ripari.Ribadisco ancora una volta che non sono favorevole ad adozioni e matrimoni ma al riconoscimento delle unioni tipo i tanti (a suo tempo scandalosi) Dico o Pacs del governo Prodi...non si è voluto dare niente allora...e adesso i sepolcri imbiancati si strappan le vesti ...con o senza empatia. Saluti PS. si prega la pubblicazione in tempi...ragionevoli grazie!!!

Postato da Paolo Zuliani il 16/02/2013 13:07

Vi pongo un quesito: non era meglio, invece di cercare, con anacronistica cocciutaggine, di imporre modelli antropologici che oramai nelle nostre società sono abbondantemente minoritari, accettare i DICO aut similia, che, in buona sostanza, andavano a riconoscere a TUTTE le coppie "di fatto" alcuni elementari diritti/doveri? Con i manicheismi ideologici, alla fine, le cose sono, rispetto il punto di vista della tradizione cattolica (....un cristiano adulto mette sempre al centro il "comandamento nuovo", come metro di giudizio etico....), "peggiorate".....

Postato da galeno il 15/02/2013 22:44

Condivido pienamente. Purtroppo, persino sul tema delicatissimo delle adozioni spesso sembra che l'empatia debba essere a senso unico.

Postato da Santi Di Mauro il 15/02/2013 21:56

Le scelte storiche di questi giorni dovrebbero far riflettere sulla dominanza di minoranze politicamente schierate e far riflettere sull fiume di parole che vengono pronunciate su tema della sessualitàe trasmigra nella fondazione familiare. Si dovrebbe cominciare a pensare a come scrivere i libri o i sussidi scolastici nell'arco temporale dei prossimi decenni e prefigurare i momenti educativi da associare a modelli ed esperienze concrete. Il primo capitolo del libro o del sussidio da scrivere dovrebbe essere dedicato al preambolo della creazione. Poi nviene l'affettività amicale o le convivenze soggettive che non possono scimmiottare la famiglia. Proviamo ad immaginare lo scenario degli ambiti sociali costruendo un puzzle con le tessere mosaicali delle differenze giuridiche tra famiglie in grado di trasmettere la vita e nuclei capaci di trasmettere affettività. Lo sbilanciamento è notevole. Allora si dovrebbe fare meno uso di parole e luoghi comuni. Avere il coraggio di mostrare la composizione fisica del raporto sessuale che abita nella famiglia e quello che sopravvive in relazioni che non possono essere modello proposoitivo per le unioni omosessuali. Fiumi di parole e violenza mediatica mietereanno ancora successi non solo sul piano della costituzione familiare. Anche sul piano della informazione disinformante delle regie mediatiche che la Tv puibblica ci somministra con l'ineffabilità di Fabio Fazio e dello scenario di cui si impossessa reiteratamente. Sarei curioso di chiedere al Direttore di Rete çeone copia del contratto stipulato con i conduttori televisivi. Con le ipocrisie delle fasce orarie e dimenticando che lo schermo televisivo entra nei tugri e nelle abitazioni monovamo di convivenza popolare e nei salotti ovattati e "fumati" di polvere....... Per il resto la violenza a base sessuale smisuratamente per effetto dei carnet e degli scenari che la informazioni per immagini svuota quotidianamente nella intimità delle case di poveri o di opulenti saccenti pseudo-garantisti.... a senso unico.

Postato da masperi.umberto@yahoo.it il 15/02/2013 14:57

C'è un aspetto del problema cui non si pensa, che introduco con il riferimento ad un altro, sul quale una certa riflessione non c'è più stata. Ai tempi della battaglia sul divorzio ( poi con relativo referendum ) io fui decisamente contrario (tranne casi di gravità di colpevolezza), e naturalmente passavo, secondo l'opinione prevalente, da retrogrado o matusa anche se ero ventenne. Facevo presente che una legge di quel tipo avrebbe creato una mentalità, un atteggiamento di fondo,con conseguenze negative ( di riflesso) sulle famiglie del futuro: OGGI , se seguite le cronache, si divorzia per stupidaggini ( i giudici ,gli avvocati sono lì per una formalità), talora si divorzia dopo pochi mesi. OGGI, ancora, chi pensa quale realtà sociale avremmo ( e avremo) fra alcuni decenni, dopo la "conquista" dei matrimoni gay? Rileggiamo Rousseau in chiave terzo millennio: tutto è incontaminato quando esce dalle mani del Creatore, ma viene corrotto dall'incivilimento ( traduzione libera). Il declino della famiglia verrà salvato dai matrimoni gay, visto la battaglia che si combatte ai nostri giorni !!

Postato da Gaetano Punzi il 15/02/2013 13:05

Il problema, cara Maderna, è sempre uno: la realtà. Se uno dice una cosa che fa a pugni con la realtà, deve accettare di essere smentito con elementi di realtà. Tutto qui. Realtà numero uno: Lei non è stata mai ridotta al silenzio. Da un rapido confronto con la realtà, emerge che esiste questo sito internet e un settimanale a tiratura nazionale, dove lei si esprime liberamente. Realtà numero due: alcune obiezioni sono buone, altre sono fuori luogo. Se lei dichiara che alcuni cittadini italiani non sono degni di riprodursi e di allevare figli, deve almeno accettare che le si chieda di spiegarsi meglio. Provi a mettersi nei loro panni. Provi a immaginare che qualcuno le dica che, in quanto cattolica, o in quanto giornalista, lei non è degna di riprodursi. Come si sentirebbe? Realtà numero tre: le obiezioni ai matrimoni sono possibili sempre. Alessandro Manzoni ha scritto un bellissimo romanzo su un matrimonio contestato. Gli antagonisti non ci fanno bella figura, ma io non darei la colpa agli sposi.

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