Fiducia: peggio di Tangentopoli

Cittadini sgomenti davanti a cifre di mazzette e consulenze per un voto in più il 14 dicembre. E cresce il disprezzo della norma secondo cui il parlamentare "non ha vincolo di mandato”.

09/12/2010

Chi scrive libri o, più modestamente, articoli di giornale sa che è buona regola astenersi dai luoghi comuni. Ma di fronte a certe notizie, primo esempio la compravendita dei parlamentari, davvero uno si mette le mani nei capelli. Sarà, anzi è, una frase fatta, emblema di incultura o almeno di scarsa inventiva. Ma è proprio questa la sgomenta reazione di quei cittadini che aspettano di sapere quanto costa, in pronta cassa o tramite favori assortiti, un voto in più o in meno per la fiducia del 14 dicembre.

I quotidiani sono pieni di dettagli su questo tariffario, rispetto al quale le mazzette di Tangentopoli sono acqua fresca (altro luogo comune, non se ne sfugge). Rompendo le regole talvolta omertose della corporazione giornalistica, verrebbe da sperare che si tiri solo a indovinare, tanto per far crescere le tirature. Però si fanno nomi e cognomi, si ricostruiscono vita e miracoli dei prossimi Giuda, si indica l’importo delle consulenze fasulle, ci si sbizzarrisce sugli altri – non pochi... – mezzi di corruzione. Gli stessi “traditori”, nelle interviste, ammettono tranquillamente di essere parte attiva nel mercato. La sensazione cioè è che, se non tutto, quasi tutto sia vero. E che i trenta denari abbiamo assunto forme più moderne, ma senza cambiare significato.

Si diceva di Tangentopoli. Doveva essere un momento di rinascita civile, di giustizia contro corrotti e corruttori. Ma si sa come è finita. Una volta assodato che volavano soltanto quattro stracci, troppo carcere preventivo con le tragedie che conosciamo ma sentenze definitive del tutto marginali, il mondo politico si è sentito libero di reiterare. Peggio ancora, di fare apertamente ciò che allora si faceva di nascosto. I risultati li vediamo ogni giorno.

Altra e basilare questione, il disprezzo della norma secondo cui il parlamentare non ha “vincolo di mandato”. Il concetto è stato capovolto. Ammesso che in passato si rispettassero almeno le forme, il vincolo non esiste più rispetto agli elettori. E’ invece ferreo rispetto ai capibranco, specie i berlusconiani che hanno più soldi da spendere e più prebende da elargire. Insomma, fra maggioranza e opposizione, tutto è in mano a quei quattro o cinque potenti che da anni decidono su nomine e candidature. Di qua nel partito-azienda, di là nel coacervo avversario, chi non sta agli ordini viene posto alla gorna e comunque torna a casa, spesso senza un mestiere alternativo. A chi obbedisce, le ricompense d’uso.

In una seria analisi politica, il primo rimedio dovrebbe consistere in una riforma della legge elettorale, tale da consentire ai cittadini un diritto di scelta. Ma visto il punto cui si è giunti, c’è da chiedersi se basterebbe. Se si accetta di essere comperati e venduti, se le reazioni sono soltanto di carattere giornalistico, se la stessa Giustizia si mostra impotente, vuol dire – ultima frase fatta – che si sta toccando il fondo. Mettersi le mani nei capelli, cos’altro sennò?

Giorgio Vecchiato
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Postato da santrev il 22/12/2010 13:21

Non riesco a comprendere il comportamento degli alti prelati della chiesa quando invitano il governo alla cena. Che cosa dovevano difendere? Forse i 30 denari per la scuola cattolica? Pensano forse di difendere i diritti di noi cattolici? Non ho bisogno dei loro consigli... Li accomuna al governo la distanza dalla gente comune desiderosa di giustizia. Come sono lontani anche da persone come Enzo Bianchi che i problemi della gente li va a cercare ed ascoltare.

Postato da troisir il 19/12/2010 10:24

Spiace solo che, in questo mercato delle vacche (anche se il pensiero và ad altri animali), i vescovi tramite rappresentanti onorevoli non hanno preso le distanze ma vi si sono messi a tavola insieme: forse hanno confuso la croce col sinedrio!

Postato da Libero Leo il 14/12/2010 00:00

Ecco a che punto si arriva col mercato dei parlamentari. Per convincere alcuni parlamentari a votare contro il governo, Fini arriva a fare proposte assurde. La notizia è riportata da più giornali. Tra questi Repubblica scrive: “Accade che, dopo una girandola di incontri, l'ala trattativista dei finiani, (Silvano Moffa, Maria Grazia Siliquini, Catia Polidori e Giuseppe Consolo), trovi l'intesa e metta la firma su un documento firmato da tutti e 35 i deputati futuristi. Un testo di mediazione che chiede a Berlusconi di dimettersi dopo aver ottenuto la fiducia al Senato e prima del voto alla Camera. Tra i punti del documento, anche l'impegno a un reincarico per un Berlusconi bis e la parola di Fli sul fatto che il partito di Fini non sosterrà alcun governo diverso da uno guidato da una personalità di centrodestra.”. In pratica si chiede a Berlusconi di dimettersi impegnandosi a proporlo poi come capo del governo. A quale scopo? Per perdere tempo? Per danneggiare l’immagine dell’Italia a livello internazionale in un momento di grave crisi? Per ottenere qualche ministro più di quelli che otterrebbe con un semplice e rapido ‘rimpasto’ del governo? Per invidia e/o odio contro Berlusconi, come testimoniato anche dall’on. Sbai? Quale altro motivo ci può essere alla base dell’assurda proposta di Fini consistente in “dimettiti e fai un nuovo governo”? Quando la politica è dominata dall’invidia e dall’odio, dimentica il bene comune e cade veramente in basso, creando situazioni assurde come la proposta di Fini.

Postato da Libero Leo il 12/12/2010 17:12

Visto che in questo sito si parla poco di Fini, riporto lo stralcio di una intervista all’on. Sbai, che qualche tempo fa era molto stimata dai mass-media dominanti. Non posso garantire che sia tutto vero; ma almeno in parte penso che sia verosimile per chi legge senza preconcetti giornali di opposte tendenze (per chi legge solo Repubblica e simili è senza dubbio tutto inventato). Perché scelse di aderire a Fli? «Per solidarietà a Fini. Tutti abbiamo fatto questa scelta per lo stesso motivo. All’inizio ci fu assicurato che non avremmo mai votato contro il governo, che non eravamo un partito». Berlusconi cosa le disse? «Disse: “Rispetto la tua scelta, continuo a stimarti per le battaglie che fai e qualsiasi cosa di cui avrai bisogno io ci sarò”. Eppure avrebbe dovuto avere rancore». Arriviamo allora al suo addio a Fini. «Granata e altri iniziarono a dire: alleiamoci con Vendola, stiamo con il Pd. Decisi di lasciare Fli la prima volta in cui mi fu chiesto di votare contro il governo». Non erano questi i patti? «Mi ero già accorta che la strada che stavano prendendo alcuni era di aggressività mai vista contro Berlusconi. E un odio da parte di Fini, un rancore, una rabbia, più personale che politica. Di fronte a quell’imposizione, decisi di non accettare». ...Fini cosa le disse? «Mi propose di andare nel gruppo misto o di dimettermi. Ma io gli risposi che un partito già ce l’avevo, ed era il Pdl». «Poi...Mi ha trattata in un modo non gentile, senza rispetto».Maleducato? «Non vedevo l’ora di uscire da quella stanza». Quale è stata la sua ultima parola?«È stata orribile».Un insulto? «Non posso dirlo». Ora probabilmente l’on. Sbai non è più tanto stimata dai mas-media dominanti, a riprova che impera il doppiopesismo ed i giornalisti sono quasi tutti politizzati.

Postato da giggio il 12/12/2010 00:17

Nel discorso alla città tenutosi il 6 dicembre dal Card. Tettamanzi in occasione della festa di S. Ambrogio ha detto "È sant’Ambrogio, con la sua abituale schiettezza e forza, a spingerci a un comportamento veramente libero e serio, retto e coraggioso: «Ti sembra forse libero chi compra i voti col denaro, chi cerca l’applauso del popolo più che il giudizio dei saggi? È dunque libero colui che è sensibile al favore popolare, colui che teme i fischi del volgo?... Ritengo, infatti, che la libertà non sia un dono, ma una virtù che non viene concessa dai voti altrui, ma viene rivendicata e posseduta mediante la propria grandezza d’animo» (Lettera a Simpliciano, Lettere, libro II, lett. 7, 9.14.17.18). Non occorrono altri commenti

Postato da Dante Vialetto il 11/12/2010 20:02

Leggendo alcuni commenti dei lettori mi sento così tristre e deluso nel constatare quanti ingenui italiani credono in Berlusconi. Eppure nel Vangelo è scritto “è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco vada in Paradiso” . È ovvio che tutto potrebbe essere forse relativo a questo mondo, ma quando il potere e il far denaro diventano una droga, come nel caso del Presidente del Consiglio, è impossibile uscirne. In più il fatto che gente sia uscita precedentemente dal PdL non significa niente, perché è solo Berlusconi che si può permettere di sborsare un sacco di soldi per comprarsi voti, nessun’altro.

Postato da Andrea Annibale il 11/12/2010 16:43

Credo che stiamo vivendo un momento di trasformazione, di caos distruttivo che però porta in sé i germi di qualcosa di positivo e di nuovo. Io avrei un po’ più di fiducia. C’è però il sospetto di un alto tradimento, forse anche giuridico, dei valori della Carta Costituzionale. Certo la Costituzione è solo un documento, ma racchiude a suo modo un po’ l’anima di un popolo e la spina dorsale della Nazione. Alcuni Parlamentari seguono una logica che non condanno a priori ma mi pare poco chiara. Sarebbe bello che tutto si svolgesse alla luce del sole, non nell’ombra dei Palazzi del Potere. Ciao.

Postato da silber il 11/12/2010 15:23

La cosa che più mi indigna è che tanti miei concittadini trovino "normale" che onorevoli e ministri anzichè fare il loro lavoro degnamente pensino solo ai loro meschini interessi, continuando a sostenere una persona infame come Berlusconi.

Postato da Antonio Salzano il 11/12/2010 15:02

Per il Sig. Tommaso 49. Non si crucci e non la definisca censura, è ben altra cosa. Anche il mio intervento non è stato pubblicato, eppure concordo in pieno con l'analisi del Dott. Vecchiato...ho aggiunto solo una riflessione sulla inopportunità dell'incontro con il Card. Bertone. Non fa nulla, non cade certo il mondo!

Postato da Biccì il 11/12/2010 14:12

Non è soltanto la compravendita in atto che dà il voltastomaco. E' l'insieme di protervia, superbia, ignavia, egoismo, arrivismo, yuppismo e dabbenaggine che caratterizzano titti i politici (con rarissime eccezioni) di questo nostro sfortunato periodo storico, a far dell'Italia oggetto del ludibrio interno ed internazionale. Oggi dovessero dare una definizione sintetica taluni direbbero: L'Italia è il posto dove 18 anni di carcere te li puoi fare in villa circondato da tuti gli agi, dopo aver rovinato migliaia di famiglie; dove un Premier manda tutto in malora perchè si sente immune da qualsiasi giudizio e non vuole essere giudicato per le sue malefatte, dove l'opposizione sta in piedi retta da cariatidi antidiluviane che non ostacolano più di tanto il premier perchè sanno che se cade lui sono finiti anche loro. Era la patria di Machiavelli, che insegnava politica al mondo intero. Oggi è un circo equestre popolato da clowns che si meravigliano se Vecchiato scrive una verità. Poveri noi.

Postato da Libero Leo il 11/12/2010 13:22

A difesa di Giorgio Vecchiato. Vedo che alcuni lettori criticano Giorgio Vecchiato. Ogni critica è relativa ad un criterio di valutazione, ad un punto di riferimento. Se si considera Giorgio Vecchiato come politico, non mi sembra che sia criticabile. Anzi è molto abile a rappresentare la realtà a favore della sua parte politica, che chiaramente non è il centrodestra. Bisogna adeguarsi ai tempi. Nel giudicare un giornalista non bisogna partire dal presupposto che il giornalista voglia cercare e comunicare la verità. Ormai in Italia non vi sono quasi più giornalisti, ma politici camuffati da giornalisti.

Postato da fieroliberista il 11/12/2010 11:54

Egregio redattore, sottoscrivo pienamente quanto ha scritto il lettore ", dovrebbe far notare che se alcuni parlamentari passano da sinistra a destra si parla di compravendita, ma quando passano da destra a sinistra è sacrosanto dissenso nei confronti dell'orco di Arcore e si invoca la Costituzione che, appunto, dichiara il parlamentare eletto senza vincoli di mandato. Questo doppiopesismo fa sì che la maggioranza degli elettori preferiscano il popolare Berlusconi ai farisei di centrosinistra" . E’ la prima volta che scrivo alla vostra rivista-- e se mai l’ho comprata nel passato vi assicuro che non la comprerò più-- per dire che mi dispiace notare che una rivista cattolica permetta di sostenere le tesi dei cattocomunisti che giornalmente favoriscono i voltagabbana in spregio al voto degli elettori che vedono spostati i propri eletti negli scranni dei comunisti o lo strappo di alcuni traditori che fanno mancare i voti alla maggioranza affiancandosi ai sinistri.

Postato da luciocroce il 11/12/2010 11:43

L'escamotage del Presidente del Consiglio di chiudere (!) il Parlamento per poter più agevolmente comprare - o direttamente in contanti o, indirettamente, tramite un qualche appalto e/o consulenza milionaria - gli onorevoli "in crisi di coscienza" si rivelerà, probabilmente, provvidenziale e la fiducia verrà conquistata. Però, ancora una volta, appare in maniera incontrovertibile quale sia il concetto di democrazia di Berlusconi; a questo punto mi sapete dire qual'è la differenza sostanziale tra una bella dittatura - nella quale almeno si ha chiaro il quadro della situazione - e questa specie di democrazia nella quale annaspiamo? Quello che mi lascia l'amaro in bocca, però, non è il comportamento del Presidente - che avrebbe tutto da perdere da un voto di sfiducia e che, quindi, è "comprensibile" - o quello di coloro che si lasciano acquistare - che perseguono anch'essi un interesse ben concreto - ma quello della maggioranza della popolazione di questo strano Paese che, di fronte ad uno spettacolo del genere, mostra un sostanziale disinteresse: forse perchè "Berlusconi siamo noi" ed egli ben rappresenta la nostra sostanziale amoralità? Vi immaginate cosa sarebbe successo se cose del genere, invece dell'agnostico Berlusconi, le avesse fatte il cattolico Prodi ? Cordialmente lucio

Postato da cristiano e cattolico il 11/12/2010 08:18

evidentemente questa rivista ha solo tempo per dare ascolto a determinati settori politici, gli stesso che hanno sempre osteggiato la chiesa. sarebbe meglio che anzichè propolare notizie inventate quasi come fossero il vangelo, si dedicasse alla difesa dei valori cristiani e dei cristiani che vengono dileggati ormai ovunque. mi guardero bene d'ora in poi di fare offerte in luogo in cui viene esposto al pubblico questa specie di giornale.

Postato da tommaso49 il 10/12/2010 23:53

Gent.mo Giorgio Vecchiato, non ho il piacere di conoscerla e di questo non ne faccio un dramma. Pensavo di poter esser libero di scrivere un commento al suo vergognoso quanto ipocrita articolo, poi mi sono accorto che i commenti dei lettori subiscono una censura da parte della redazione, quindi rinuncio ad esprimere il mio personale parere. Le rammento che la censura è patrimonio delle dittature, di destra e di sinistra e non pensavo che un giornale cattolico, come famiglia cristiana ne facesse un uso per pubblicare solo i commenti in linea con la sua linea editoriale. distinti saluti

Postato da Libero Leo il 10/12/2010 22:39

Giorgio Vecchiato è molto abile ad attirare l’attenzione dei lettori mettendo in relazione la “compravendita di parlamentari” con tangentopoli. Il confronto fa un certo effetto, anche se appare del tutto inappropriato perché si tratta di due fenomeni completamente diversi. E’ molto abile anche perché presenta la “compravendita di parlamentari” come se si trattasse di una novità, mentre non lo è perché la “compravendita di parlamentari” ci fu già al tempo di Prodi e di D’Alema. Inoltre è in corso da circa un anno ed ha causato la fuoriuscita di molti parlamentari dal PDL. Con queste due ‘mosse’ Vecchiato riesce ad attirare l’attenzione dei lettori e li accompagna dalla sua parte politica. E’ veramente un politico molto abile.

Postato da Dante Vialetto il 10/12/2010 19:39

Sembra proprio che nessuno voglia accorgersi che Berlusconi è uno psicopatico. La prova viene dimostrata da una ricerca condotta da neuroscienziati della Vanderbilt University e pubblicata su “Nature Neuroscience”. Ne è stato pubblicato un estratto su “Le Scienze” on-line del 18.03.2010 dal titolo: “La personalità psicopatica? Alla ricerca della soddisfazione a ogni costo”. In sostanza si dichiara che la psicopatia si manifesta come tendenza all'egocentrismo, all'elevata assunzione di rischi, ma soprattutto alla manipolazione, come si può vedere benissimo in Berlusconi. A causa di una esagerata risposta della dopamina, lo psicopatico, una volta che arriva alla sua attenzione la possibilità di una ricompensa, è incapace di reindirizzare la propria attenzione sulle conseguenze, e attraverso manipolazioni tende ad ottenere a tutti i costi ciò che si è prefisso. Come ha recentemente detto Prodi, c’è veramente d’aver paura. Io mi chiedo perché mai nessuno si azzarda a dire la verità e a fare qualcosa di reale, invece di fare solo bei discorsi. Se aspettate ancora un po’ andremo tutti a casa, voi compresi. L’unico che non andrà a casa sarà Berlusconi, perché uno psicopatico non si arrende mai e ha i mezzi per la compra-vendita die politici oppure, nel caso peggiore, per fare un golpe!

Postato da nino49 il 10/12/2010 19:30

Ho inviato un commento oltre due ore fa e non lo vedo pubblicato. Non credo di aver offeso o oltragiato nessuno, evidentemente la regola è " scherza coi fanti ma lascia stare i santi"

Postato da RT57 il 10/12/2010 18:27

Grazie per la franchezza dell'articolo e degli argomenti. Una vergogna immensa !

Postato da fioredin il 10/12/2010 18:11

Io spero che la chiesa, avendo una notevole influenza sul "suo" elettorato, sia coerente con le idee che esprime oggi e si ricordi di rammentarle a sua volta ai lettori dei suoi giornali nel momento che arrivino le elezioni. Non vorrei che all'ultimo minuto, come è abituato questo governo, a fare delle aperture interessanti alla chiesa e che questa accetti, e se accettererà vorrà dire che anche lei fa parte dei corrotti. Mi auguro che questo non accada per il bene della chiesa stessa ma sopratutto per il bene del paese!!!

Postato da marcellocdppg il 10/12/2010 17:37

Purtroppo viviamo in un periodo in cui il malcostume sembra avere la meglio. Si pensa di poter comprare tutto: il corpo delle donne, la vita delle persone, figuriamoci un voto. Diverso è il caso del voto di coscienza o in dissonanza dal proprio gruppo. Ma non penso sia questo il caso, proprio no. Speriamo che questo brutto momento per il nostro paese passi in fretta. Ci aiutino un po' anche i nostri Cardinali a non benedire l'artefice di questo clima.

Postato da giggio il 10/12/2010 17:28

sig. valerio 61 certo che la chiesa dei basgnasco-bertone.fisichella vuole il governo berlusconi perchè così può mantenere e molto spesso aumentare i privilegi (per questo si contestualizza anche la bestemmia) ma la chiesa dei don ciotti, dei don mazzi e di molti vescovi non ha paura della sinistra perchè con questa può dialogare e criticare. con berlusconi può solo stare genuflessa ed elemosinante

Postato da giogo il 10/12/2010 17:16

Che degrado nauseabondo la politica di questo periodo, quello però che mi fa più male è il pensiero (ma pensano?) di certi cattolici che TUTTO GIUSTIFICANO con giravolte dialettiche e giustificazioni impregnate di fariseismo o cecità totale. Come cattolico e italiano mi vergogno di avere un governo e un presidente del genere!!Buon Natale...a tutti ps. B.NON è il MIO presidente,meditate meditate gente!

Postato da degrel0 il 10/12/2010 16:56

sono ammirato dalle certezze dei commentatori esseesse e antosarajan che sanno senza ombra di dubbio che chi passa da sinistra a destra lo fa per denaro mentre il percorso contrario è la vittoria dell'idealismo.Di fronte a tanta sicurezza mi pento e chiedo scusa.Cordialità.

Postato da cristiana58 il 10/12/2010 16:50

Rispondo a degrel: la mercificazione della propria dignità è vergognosa indipendentemente dal colore e dalla direzione politica. Non è una questione di itinerario da destra a sinistra e viceversa ma di integrità personale. "Chi dà scandalo anche a uno solo di questi piccoli..." (Mt. 18,6).

Postato da Baffo50 il 10/12/2010 16:12

Caro Signore, la domanda ed il problema è diverso e vale sia per la destra che per la sinistra: “che possibilità REALI ha l’elettore di mandare a casa nella propria circoscrizione l’eletto che non da rispettato il mandato, considerando che gli stessi sono messi in lista secondo “interessi superiori non discutibili” dai capipartito con logiche e obiettivi spesso inconfessabili? Questo chiaramente vale per tutti i partiti …… alla faccia della democrazia!! Baffo 50

Postato da essesse il 10/12/2010 16:12

A differenza del lettore "degrel0" io sottoscrivo in pieno l'articolo del Sig. Giorgio Vecchiato. Nel commento del lettore "degrel0" riconosco un certo tipo di vittimismo che a mio avviso non trova riscontro nei fatti. Il nocciolo della questione, infatti, non è passare da destra a sinistra o viceversa ; bensì, è il fatto che stavolta chi cambia lo fa manifestamente e spudoratamente per soldi.

Postato da valerio61 il 10/12/2010 15:38

Non è per caso tangentopoli anche vendere programmi alla Rai ( Fini e sua suocera, Bocchino e sua moglie) e ricattare il governo continuamente per interessi personali? Non è tangentopoli chiedere il Berlusconi bis per riavere le poltrone perse? Non è Tangentopoli fare gli interessi di De Benedetti (vedi Prodi)? Cerchiamo di vedere l'ITALIA a 360 gradi non solo contro Berlusconi, cerchiamo di guardare al bene dell'Italia siamo sicuri che fare cadere il governo sia un bene o meglio ricattare di fare cadere il governo per qualche poltrona sia un bene? Per la Chiesa è un bene se cade questo governo? Per la chiesa è un bene se vince la sinistra?

Postato da albee il 10/12/2010 15:23

La compravendita dei parlamentari è sempre da condannare. Questi signori che si definiscono "onorevoli" vendono qualcosa che non appartiene loro: la fiducia di quelli che li hanno votati credendo nella loro correttezza. In passato il governo Berlusconi ha fatto ricorso a tali empie pratiche quando si trattò di sfiduciare il governo Prodi; adesso ci ritenta per mantenere la fiducia in parlamento. Anche Berlusconi in una precedente legislatura è stato sfiduciato con un ribaltone, ma allora si trattò di un intero partito e per motivi politici. Non si trattava in quel caso del cosiddetto "mercato delle vacche". Dispiace che ormai non ci meraviglia l'impunità di cui gode il sistema politico di fronte ad atti illegali come la compravendita del proprio voto.

Postato da antosarajan il 10/12/2010 15:21

degrel0per passare a sinistra NON LI PAGA nessuno, sono scelte personali. In questi giorni passano a destra solo ed esclusivamente perchè si vendono!!!! Questa si chiama CORRUZIONE

Postato da MM60 il 10/12/2010 14:53

Ma certo, degrel0! Poi che da una parte ci siano 45 parlamentari (immediatamente catalogati come "traditori", con tanto di foto e indirizzi email pubblicati sui giornali amici) che tolgono il sostegno al governo per motivate ragioni politiche, mentre dall'altra parte le motivazioni sono ben diverse, non conta proprio nulla.... Segnalo che ieri (notizia data da RadioUno) il premier è intervenuto telefonicamente ad un convegno organizzato dall'on. Brancher (il "ministro del nulla", ricordate?) rivendicando una cosa sopra tutte: "Noi abbiamo portato in politica la moralità!". Ah ecco! Bene! Caro dottor Vecchiato, si faccia promotore di una bella riforma del catechismo e direi anche dei 10 comandamenti, ce ne sono molti che - come gli articoli della Costituzione - vanno modificati perché non più di moda...

Postato da Essere Cristiani Oggi il 10/12/2010 14:14

A mio modestissimo avviso, il commentatore Degrel si e' limitato a ripetere un comunissimo slogan. Ma non ha risposto in merito all'articolo del dottor Vecchiato. Il problema posto dal dott. Vecchiato e' che in Italia oggi esiste una persona potentissima (economicamente, mediaticamente, politicamente) che puo' permettersi di comprarsi la democrazia per qualche centinaio di migliaia di euro. Questo problema puo' essere risolto solo con un allontanamento dal potere di tale persona, una riforma della legge sulla concentrazione dei mezzi di comunicazione in linea con gli altri paesi occidentali e con l'abolizione della "porcata Calderoli", che non permette a noi semplici cittadini di sceglierci i parlamentari. Buona giornata.

Postato da gianpiero broglia il 10/12/2010 14:02

Al termine della lettura dell'articolo, il primo pensiero coincide con la lucida segnalazione di degre0I. Per quanto riguarda, invece, la riforma della legge elettorale è me sembra del tutto strumentale per il semplice motivo che cianscuna forza politica ha la sua idea che differisce da quella delle altre. Inoltre, vorrei ricordare che proprio i costi per catturare le preferenze personali furono la causa dell'accrescimento della corruzione. Si vuole proprio ritornare a quei momenti in cui, a noi cristiani impegnati in politica, da ambienti a Voi vicini veniva segnalato un sindaco-cognato come esempio da seguire?

Postato da degrel0 il 10/12/2010 12:28

Una seria analisi, dottor Vecchiato, dovrebbe far notare che se alcuni parlamentari passano da sinistra a destra si parla di compravendita, ma quando passano da destra a sinistra è sacrosanto dissenso nei confronti dell'orco di Arcore e si invoca la Costituzione che, appunto, dichiara il parlamentare eletto senza vincoli di mandato. Questo doppiopesismo fa sì che la maggioranza degli elettori preferiscano il popolare Berlusconi ai farisei di centrosinistra. Cordialmente.

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