Se i cattolici non sanno scegliere

Il Paese non sembra avere un’alternativa. Il Pd è sempre più diviso. E così cresce l’incertezza del mondo cattolico sulla scelta di campo.

31/01/2011

Andremo a votare entro la tarda primavera prossima o all’inizio dell’estate? Il vento delle elezioni soffia potente sui palazzi di Roma, complice una situazione difficilmente controllabile da tutti gli attori della vicenda, Berlusconi in primis, per il quale entro un mese dovrebbe essere chiesto il giudizio immediato, con gli esiti destabilizzanti che si possono immaginare se venisse condannato. Ipotesi da mettere comunque nel conto.

E tuttavia il Cavaliere non si rassegna e lancia un messaggio stile Obama al Partito Democratico, che però respinge al mittente una proposta di collaborazione, nata probabilmente già morta e con il sapore di una mossa pre-elettorale.

Una data comunque c’è in questo pericoloso puzzle politico che ha visto uno scontro fra le Istituzioni mai verificatosi dalla nascita della Repubblica: giovedì, se non venisse approvato il federalismo comunale, la Lega aprirà la crisi venendo a mancare l’unico obiettivo vero che Bossi si era dato in questa legislatura, peraltro cruciale per la politica leghista.

Ma il voto di giovedì porterà alla luce del sole anche la divisione tra coloro che vogliono votare sul serio e quelli che non si sentono affatto preparati. La proposta di Berlusconi a Bersani di collaborare un effetto l’ha ottenuto, facendo affiorare la divisione interna del Pd sul voto. Ma le divisioni dei democratici, coperte negli ultimi mesi dalle vicende del Cavaliere, sono prossime alla deflagrazione.

Nelle crisi recenti i democratici non sono stati mai in gioco, sono stati sempre a rimorchio di Fini e Casini. Come al solito hanno sperato nel miracolo, ma la partita è stata sempre circoscritta nel campo dei moderati. Di più: ogniqualvolta hanno mosso qualche idea, hanno finito per litigare fra loro, e i poco edificanti esempi delle primarie di Napoli hanno ancora più approfondito i solchi.

Il Paese ha o no una alternativa a Berlusconi? Lo stesso Pd che bacchetta il Premier sul nodo cruciale della moralità, è lo stesso che sui problemi della bioetica o si spacca oppure assume posizioni vicine a Pannella. Ed è forse per questo motivo che nel campo cattolico, nonostante il disagio profondo, l’incertezza sulla scelta di schieramento permane. Che in definitiva è: ci teniamo un Berlusconi, con tutte le riserve sui suoi comportamenti, che dà qualche garanzia sui temi che interessano la Chiesa? Oppure guardiamo all’opposizione che di queste garanzie, salvo qualche tema sociale, non ne dà alcuna?

Guglielmo Nardocci
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Postato da rocambole il 04/02/2011 15:09

Perchè Diogene59 mi chiede l'elenco delle nefandezze commesse dai comunisti italiani, e sottolinea italiani, dalla loro nascita (1921 a Livorno) ad oggi, e poi le nefandezze dei comunisti non italiani dalla nascita del manifesto del partito comunista. Il comunismo, come tutti sanno, è un ideologia che è eufemistico definire demenziale e che per realizzarsi doveva per forza usare la violenza e così commettere tutte le atrocità che conosciamo (Russia, Cambogia, Vietnam, Cuba, Spagna), atrocità che continua a commettere (Tibet e Cina). Non poteva essere diversamente. Anche nella teoria era palese che detta ideologia poteva far presa solo su menti più o meno tarate e in parte ottenebrate che non percepivano il potenziale criminale che in detta ideologia albergava. Non dobbiamo dimenticare che i comunisti sono uguali in tutto il pianeta e non ci sono differenze. D'Altronde sarebbe come pretendere delle differenze tra i Nazisti Tedeschi o quelli, Bosniaci, Italiani o Francesi. I seguaci di una ideologia sono tra loro tutti identici. Se uno non capisce una cosa così elementare allora sarebbe meglio che si faccia visitare.

Postato da berluacasa il 04/02/2011 10:48

ma come i cattolici non sanno scegliere? e che figura fate? io so scegliere benissimo scelgo quello che sceglierebbe San Francesco la povertà Berlusconi a casa!!!!

Postato da Diogene59 il 03/02/2011 09:34

E’ la prima volta che scrivo sul blog di Famiglia Cristiana. L’ho scoperto grazie agli articoli di Don Sciortino ripresi da altri giornali, per cui mi sono incuriosito e… eccomi qua. Mi piace leggere i commenti perché, al contrario di molti altri blog, qui non ci si offende, si discute. Sono un elettore del PD e volevo rispondere a l Sig. Libero Leo, il quale, non ricorda quello che di buono ha fatto l’allora presidente del consiglio Romano Prodi; siccome invita … rispondo: 1) L’entrata nell’euro. Se non fossimo entrati nell’area euro saremmo in una crisi ben peggiore. 2) Ho un figlio di 28 anni, quando si è comprato la macchina essendo un neo-patentato, pagava di assicurazione 2000 euro, con il decreto Bersani, che ha dato la possibilità di far entrare i figli a carico e residenti in famiglia nella classe di merito migliore di uno dei due coniugi e varato dal governo Prodi, ne paga 1300, risparmio: 700 euro, le pare poco? Lo stesso decreto obbliga le compagnie assicuratrici ad inviare a casa il documento che attesta l’appartenenza alla classe di merito, prima dovevi faticare sette camicie per ottenerlo. 3) Si ricorda qualche provvedimento dei vari governi Berlusconi che si sono succeduti nel tempo a favore degli inquilini in affitto? Non ce ne sono. Prodi ((finanziaria 2007) ne fece uno che faceva risparmiare 150 euro per i redditi sotto i 30.000 euro, e 300 euro per i redditi fino a 15.000 euro, forse poco, ma c’è. 4) Nel supermercato dove io vado a fare la spesa esiste una parafarmacia dove i farmaci da banco costano meno rispetto ad una farmacia normale… se lo ricorda? 5) Per chi ama la musica e fa delle serate … prima del governo Prodi bisognava essere iscritti a delle cooperative dove pagavi per poter emettere ricevuta fiscale se non avevi la partita iva, con Prodi, per chi non supera i 5000 euro di guadagno in un anno, questo balzello è stato tolto, con notevole risparmio per gli artisti non professionisti. 6) Si ricorda quando i taxi hanno bloccato Roma per protesta contro la liberalizzazione delle licenze? 7) E quando gli avvocati e i notai sono scesi in piazza perché si voleva togliere gli ordini professionali di queste categorie? P.S. Anche Prodi è stato indagato più volte… Si ricorda l’affare Mitrokhin? Ma non si è mai permesso di insultare i giudici. Mi fermo perché ho paura che non possa pubblicare il mio post perché troppo lungo, ma potrei continuare ancora per molto nel mettere nero su bianco fatti e non proclami. La saluto cordialmente.

Postato da Diogene59 il 03/02/2011 02:06

Vorrei chiedere a Rocambole l'elenco delle nefandezze commesse dai comunisti italiani, e sottolineo italiani, dalla loro nascita (1921 a Livorno) ad oggi, e poi le nefandezze dei comunisti non italiani dalla nascita del manifesto del partito comunista. Anche un suggerimento, sperando che sia ben accolto, legga, se vuole, l'unica intervista che Karol Woityla concesse ad un giornale: LA STAMPA di Torino al giorlalista della stessa Jas Gawroski, vedrà che le darà molti spunti di riflessione. Restando in attesa di una risposta che non sia vaga ma entri nel merito invio Un cordiale saluto.

Postato da folgore il 02/02/2011 23:18

Vedi Enzo71 anche perché dei peccati personali ognuno si va - se vuole - a confessare dal suo confessore e non al pubblico. Che sinceramente di quello che fa fa il Premier dopo il suo lavoro non me ne può importare di meno. Perché - vedi caso - io dal prete vado a confessare i miei peccati e non quelli degli altri.

Postato da Enzo71 il 02/02/2011 21:29

Premetto che sono cattolico, ma non particolarmente "ferrato" in politica. Quello che desidero (possono sembrare parole di circostanza e magari scontate) è che chi ci governa adotti una politica moralmente corretta e pulita, a tutela dei sani principi cristiani, nel rispetto dei valori umani, della famiglia e del bene comune. Non mi interessa giudicare il "Berlusconi morale" o comunque entrare nel privato di nessuno. Il mio modello di vita è solo la Santa Chiesa Cattolica, e mi auspico che la politica si riconosca in essa. Ma ci vogliono segnali forti. Saluti

Postato da folgore il 02/02/2011 20:51

Vedi alberto prayer che il Berlusconi non è uno dei più ricchi al mondo, in quanto lui è al 74° posto (classifica Forbes visibile su wikipedia) ed in Italia è terzo dopo Ferrero (quello della Nutella per capirci) e Leonardo del Vecchio (della Luxottica Group). Per la precisione.

Postato da RT57 il 02/02/2011 19:52

Riscrivo la domanda finale : "ci teniamo un Berlusconi, con tutte le riserve sui suoi comportamenti, che dà qualche garanzia sui temi che interessano la Chiesa? Oppure guardiamo all’opposizione che di queste garanzie, salvo qualche tema sociale, non ne dà alcuna?". Porsi una domanda del genere significa proporre la logica sul scegliere il male minore. Credo che sia totalmente fuorviante il ragionamento della domanda proposta. Vogliamo tenerci il "vitello d'oro" degli ebrei che adottarono mentre Mosè incontrava Dio sulla montagna ? Credo che sia una offesa al buon senso di tanti cattolici che non voteranno mai per Berlusconi per quello che è ovvero un finto cattolico che ne ha combinate di tutti i colori eccetto qualche favore al clero. Per fare un esempio perchè nonostante una maggioranza schiacciante non ha mai modificato la legge sull'aborto che è la più grave di tutte ? Ebbene senza proseguire oltre dico solo che solo con la cacciata di Berlusconi l'Italia potrà ripartire. Questo dovere è innanzitttuo il dovere del PDL (sempre che ciò sia possibile data la struttura di questo mostro politico ) e di tutti quei cattolici che vi sono dentro e lo sostengono sempre e comunque. Solo dopo questa cacciata sara possibile fare ripartire l'Italia e gli italiani. Solo così le famiglie potranno riavere quelle risorse econominche e sociali che deriveranno da una redistribuzione del reddito che le ha impoverite in questi 10 anni. Solo così i giovani e le persone oneste potranno realizzare quelle riforme reali che permetteranno ai ceti medio bassi di riappropiarsi di un futuro che ora gli è negato dal berlusconismo. Altri discorsi sono solo non pertinenti. PS Propongo a tanti intelletuali e qualche cardinale 1.400 euro al mese per 6 mesi con 3 persone a carico. Alla fine si faranno una idea meno ideale dell'Italia e della vita quotidiana.

Postato da alberto prayer il 02/02/2011 16:56

Mi dispiace ma non concordo per niente con Nardocci, come può un cristiano accettare certi comportamenti di un premier, la volgarità, le menzogne, la corruzione, l'immoralità la spregiudicatezza con la quale insulta le altre istituzioni. Berlusconi è uno degli uomini più ricchi del mondo e come può un buon cattolico aspirare ad essere come lui, se non mi sbaglio il Vangelo insegna che i valori sono altri,ma forse la gente oggi non legge il Vangelo presa com'è a guardare il GF, amici, l'isola dei famosi.

Postato da Avventista72 il 02/02/2011 15:37

Ruby, il parroco di Mogliano legge l’Unità a messa Durante la messa il prete illustra ai fedeli l’articolo di fondo di Concita De Gregorio. Che il prete a messa leggesse L’Unità non si era mai visto. Don Camillo e Peppone sono lontani. Come scrive il Gazzettino, In una frazione di Mogliano Veneto (Treviso) scoppia la polemica per l’iniziativa del parroco don Giorgio Morlin che domenica scorsa ha letto nell’omelia alcuni passi dell’articolo di fondo della direttrice de L’Unita’ Concita De Gregorio. IL PARROCO – L’articolo, di cui si e’ molto parlato, si intitolava “Le altre donne” e si riferiva allo scandalo Ruby che ha messo in ebollizione il mondo della politica e non solo. All’uscita della messa i fedeli hanno trovato anche delle fotocopie dell’articolo da portare a casa. Uno dei fedeli pero’ se l’e’ presa e ha scritto al quotidiano il Gazzettino lamentandosi che “pensava di andare a messa, non a un comizio”. “Io sono un uomo di chiesa – replica al giornale il prete – cosa deve fare un prete se non invitare i fedeli a fare una seria riflessione sulla decadenza dei valori della societa’?”.

Postato da Avventista72 il 02/02/2011 15:34

Don Gallo: “Il Papa mi delude anche più del Cavaliere” Com’è possibile che dal cardinal Ruini a Bagnasco, da Fisichella fino al Santo Padre nessuno si indigni per il comportamento di Silvio Berlusconi?”. Don Andrea Gallo, animatore della comunità genovese di San Benedetto del Porto, è famoso per essere ostile alle caste vaticane. E il Cavaliere non gli è mai piaciuto. Ma nel giorno in cui rimbalza per il mondo la notizia che il presidente del Consiglio è sotto inchiesta per concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile, il prete genovese è molto più arrabbiato con il Papa che col premier. Don Gallo, si stupisce ancora del fatto che la Chiesa non abbia niente da dire? Sono ripugnato. A 82 anni e mezzo mi sento autorizzato a dire che è insopportabile che non ci sia una presa di posizione contro queste sconcezze. Anzi: le gerarchie ecclesiastiche continuano a sostenere Berlusconi. C’è una soglia oltre la quale anche il Vaticano dirà “adesso basta davvero”? Non c’è, perché alla Chiesa non importa più nulla dei poveri e dei deboli. Vive di privilegi, vuole difenderli e ne vuole conquistare di nuovi. Le pare normale che il Papa vada a trovare il sindaco di Roma in Campidoglio il giorno dopo che ha azzerato la giunta? Quali sono le contropartite concrete, per la Chiesa, di questa benevolenza? Basti pensare all’8 per mille o ai contributi alle scuole cattoliche, che poi di cattolico non hanno proprio nulla. Tutto qui? C’è anche l’esenzione fiscale sugli immobili della Chiesa, che non pagano l’Ici. O le politiche bioetiche. Il Santo Padre è tornato a parlare contro l’educazione sessuale, senza capire che togliere la consapevolezza ai ragazzi è proprio ciò che li spinge a svendersi, drogarsi, autodistruggersi. Che opinione si è fatto delle ragazzine che, come disse Veronica Lario, “si offrono al drago”? Il problema è che da almeno un decennio i giovani crescono senza un’idea di futuro, sapendo che non avranno lavoro né aiuti. Forse però Ruby era soddisfatta di mettere un piede nel mondo di Arcore. Certe ragazze capiscono che vendersi è una possibilità per ottenere quello che vogliono, ma è anche un processo di autodistruzione con sofferenze indicibili. Nella mia comunità lavoro da anni con le prostitute: sono rovinate, vuote dentro. Non sviluppano una corazza per evitare di soffrire del loro lavoro? No. Penso che Ruby e le altre vedano Berlusconi come una porta d’accesso, che sfruttino i suoi vizi. Ma si vergognano, sono schifate da chi hanno davanti. E si fanno anche schifo da sole. Se i racconti di queste ragazze sono veri, il presidente del Consiglio cerca proprio questo tipo di donna. Questo perché è un amorale. Un uomo che agisce fuori dalla Costituzione, dalla giustizia, dalla legalità. E dalla civiltà. Dice che lavora tanto e che si toglie qualche sfizio, ma nella sua vita vedo solo sfacelo e tristezza. I suoi colleghi la pensano diversamente: continuano anche a dargli la comunione. Sostengono che è single, pur sapendo benissimo che è doppiamente divorziato. Monsignor Rino Fisichella ha detto che bisogna contestualizzare persino le sue bestemmie! Che effetto ha questa indulgenza ad personam sui fedeli? Ovviamente si allontanano dalla Chiesa, così come dalla politica. Le gerarchie non capiscono che questa incoerenza farà scomparire la Chiesa, e morire la religione. Quindi? Sia i cittadini che la Chiesa devono riscoprire la capacità di indignarsi e di reagire. Perché siamo tutti responsabili.
Beatrice Borromeo da IFQ http://diksa53.blogspot.com/2011/01/don-gallo-il-papa-mi-delude-anche-piu.html

Postato da folgore il 02/02/2011 13:53

Vedi Libero Leo, ma non era l'Italia il paese ove fuorieggiava lo spot contro l'omofobia in cui si affermava che per un professionista o altro non bisognava controllare la vita privata, ma solo come esercitava la sua professione? O vale solo per alcuni casi questa affermazione?

Postato da ACHILLE LISSONI il 02/02/2011 09:29

Devo purtroppo constatare di vivere in un Paese oramai narcotizzato. Le omelie delle Sante Messe domenicali restano sempre, in generale, molto interpretabili. Così un Fromigoni o un Lupi, super-cattolici super-praticanti, possono affermare senza pudore che per un cattolico è possibile una doppia morale: quella privata, non giudicabile (se non vuoi essere giudicato) e quella pubblica. Stiamo vivendo una vera e propria tragedia etica ed i cattolici, senza precise indicazioni, manterranno Berlusconi al potere perchè nella sua vita privata può fare quello che vuole, mentre come politico fa tanto bene alla Chiesa. E' ancora l'uomo della Provvidenza, l'Unto del Signore, il Profeta.

Postato da cattolico il 02/02/2011 05:14

Un'ultima cosa per i supporters di Silvio: voi vorreste affidare un paese a questo signore. Gli affidereste vostra figlia?

Postato da cattolico il 02/02/2011 05:12

Libero Leo mi sa che ti arrampichi sugli specchi. 1) il paese e' chiaramente senza alcuna guida 2) in un paese con crescita bassissima Berlusconi ha lasciato per lungo tempo la carica di ministro dello sviluppo scoperta 3) di cosa si occupi Berlusconi a parte festini... e dei suoi guai giudiziari e' arduo sapere 4) non si tratta di scegliere un primo ministro ideale ma di cacciare un primo ministro indegno di fare perfino il bidello 5) smettiamola con questa storia che non c'e' alternativa a Berlusconi. Qualunque incensurato senza procedimenti penali in corso sarebbe meglio di lui

Postato da Libero Leo il 01/02/2011 23:48

Ringrazio molto ENDELLO. La sua metafora vale più di tanti ragionamenti. Anch’io, se mi dovessi fare operare cercherei il miglior dottore; e non lo discriminerei né in base al colore, né alla razza, né alla vita sessuale, né ad altro. Chi non si comporterebbe diversamente? Penso che neanche Don Sciortino si comporterebbe diversamente. In politica si tratta di trovare la persona che sappia fare meglio il premier senza alcuna discriminazione di colore, di razza, di vita privata, ecc.. Berlusconi è molto criticato per la sua vita privata. Il fatto che lo criticano tanto per la vita privata, probabilmente significa che non hanno molto da criticare per la sua attività di premier. D’altra parte vi sono molte persone autorevoli del centrosinistra che ammettono (forse nascondendosi un po’) che ha fatto cose positive, considerando che siamo in piena crisi internazionale. Ammettono anche che non abbiamo mai avuto un premier che in qualunque momento è in grado di telefonare ai capi di stato più importanti ed ottenere subito risposta. Naturalmente, se confronto Berlusconi col mio premier ideale, non lo trovo assolutamente all’altezza; ma forse nessuno vincerebbe il confronto col mio premier ideale. Per questo ritengo opportuno confrontarlo col premier precedente, cioè con Prodi. Prodi è un buon cattolico. Almeno appare tale; forse anche perchè non è indagato così come è indagato Berlusconi. Che cosa ha fatto Prodi oltre al tentativo di introdurre i DICO? Ricordo il grande favore fatto alle banche con la riduzione delle imposte dal 33% al 27,5%, compensata modificando la modalità di calcolo del reddito fiscale per le altre aziende. In pratica ha diminuito le imposte alle banche e le ha aumentate, per lo stesso importo, alle altre imprese. Questo provvedimento, è risaputo, ha rimpinguato le casse delle banche, ma non ha certo favorito lo sviluppo dell’economia e dell’occupazione. Non ricordo altro di importante e positivo fatto da Prodi in un periodo in cui non eravamo ancora nel pieno della crisi mondiale. Se qualcuno me lo può ricordare, mi fa un grande favore e lo ringrazio anticipatamente. Ma veniamo ad oggi. Prima di decidere per chi votare, bisognerebbe sapere chi si presenta come candidato premier per il centrosinistra. La logica vorrebbe che si presentasse il capo del maggiore partito: Bersani. Ma è molto probabile che ciò non avvenga (come non è avvenuto in passato) e che si ritorni al ‘giochetto’ fatto con Prodi: per racimolare un po’ di voti cattolici, verrà candidato il cattolico Casini. Oppure, se faranno le primarie, potrebbe esserci la sorpresa Vendola. Due alternative interessanti per i cattolici. La prima nasconderebbe il solito inganno per i cattolici: l’illusione derivante da un premier cattolico, sostenuto da voti atei. La seconda sarebbe una grande novità, che, rispetto alla prima, non nasconderebbe alcun inganno.

Postato da cattolico il 01/02/2011 20:56

Va vedi un po', per interessi di bottega secondo l'esimio Nardocci ci dovremmo tenere un... che si scansa la galera a forza di leggi ad hoc e avvocati parlamentari. Ricordo che la Chiesa venne a patti anche con Mussolini ma la cosa non fece bene ne' al Paese ne' alla Chiesa.

Postato da Gianfranco Vanni il 01/02/2011 20:01

Condivido quanto detto da spark. Vi prego di non aggiungere confusione alla confusione nella testa di tanti "bravi" cattolici. I pericoli che si corrono oggi con questo governo sono assai gravi e come afferma Giorgio Campanini nell'intervista di FC n.4 /2011 "L'esistenza di Dio è un valore non negoziabile. Ma quando si dilata troppo questa categoria si cade in più di un equivoco e si impedisce alla politica di avere cittadinanza." Se i cattolici non capiscono questo siamo veramente messi male ed i vescovi non possono mettere in mezzo spauracchi che favoriscono un degrado come quello attuale. Giava

Postato da lucylei il 01/02/2011 18:14

Sconvolgente la conclusione dell'articolo: come cattolici dovremmo chiudere gli occhi di fronte alla violenza (vedi stragi di immigrati), alla noncuranza verso i giovani e i precari, all'orrore verso le donne in cambio di soldi alle scuole private e di leggi vagamente vicine alla sensibilità cristiana (tanto, poi, chi vuole va all'estero... e senza contare che ci sono sensibilità che possono anche incontrarsi discutendo)? Non lo farò mai. Un governo che ha ignorato il bene comune è molto più lontano dalla Chiesa di quanto non sembri. La Chiesa esiste e continuerà ad esistere, e non mi pare che il PD non riconosca il principio di sussidiarietà, purché le scuole cattoliche, per esempio, siano aperte a tutti: vogliamo parlare dell'accoglienza dei disabili, per esempio? Sono stanca di questi ricatti. La Chiesa non dovrebbe perdersi di fronte a questo mercimonio e deve chiedere prima di tutto che i nostri figli abbiano esempi di vita positivi e speranze forti, solo così si costruisce il loro domani.

Postato da rocambole il 01/02/2011 17:52

Se i cattolici non vogliono sbagliare devono semplicemente tener presente quali alternative a Berlusconi esistono in Italia. Nessuna alternativa a meno che non ci si affidi ai residuati bellici che sono assembrati nel PD che, come tutti sanno, è il partito erede del PCI (partito comunista italiano) dopo diversi lifting (PDS,DS,PD) cioè del partito che osannava la più demenziale e micidiale ideologia che mai abbia infestato il pianeta Terra e che è costato la vita a milioni di esseri umani. Siccome anche se il comunismo è morto come ideologia, i suoi scherani, raggruppati nel PD, sono portatori nel loro intimo di questa ideologia, il pericolo da loro rappresentato è sempre presente. Anche se il mostro è morto il suo veleno rischia di sopravvivere alla bestia...  e pertanto dovranno stare attenti al canto delle Sirene. I cattolici tengano presenti il detto:"Vulpes pilum mutat, non mores".

Postato da dino avanzi il 01/02/2011 16:57

Al signor domenicoimola, anch'io sono padre di quattro figli; è così convinto della superiorità del modello Emiliano-Romagnolo rispetto per esempio al modello Lombardo? Abito in provincia di Piacenza e riguardo alla sanità ho esperienze personali che depongono a favore della sanità Lombarda.
Dino 51

Postato da luis1961 il 01/02/2011 14:03

i cattolici non sanno cosa fare: non ci possono essere dubbi!come cattolico sono nauseato dal comportamento del nostro Presidente del consiglio il cui modello di vita personale ed imposto attraverso i suoi media e` lontanissimo dallo spirito cristiano, come cattolico sono sconvolto dai commenti di rocambole che parla di stragi di preti ad opera dei comunisti... se ama la storia pensi a cosa ha fatto la chiesa nel corso dei secoli per imporrre la fede, vedi la morte atroce data ad ipazia d`alessandria nel quinto secolo!

Postato da edello il 01/02/2011 13:05

Immaginiamo di avere un grave incidente stradale e di dover essere operati d'urgenza. Cosa chiediamo al chirurgo? se è timorato di Dio? se è coerente? se è onesto? se vive sobriamente?. No, semplicemente vogliamo essere rassicurati che sappia fare bene il suo mestiere. Personalmente vorrei farmi operare dal migliore chirurgo non dal più pio dei chirurghi. Uscendo dalla metafora la stella polare è il bene di tutti; se il benessere di un popolo è messo a rischio da "giochi" tra politica e magistratura, tra maggioranza e opposizione, come dice il card. Bagnasco si esce tutti sconfitti. Per noi cattolici il bene di tutti coincide con la possibilita per la Chiesa di Essere, di essere non in astratto ma nella carnalità della società. Per questo è essenziale il supporto al principio di sussidiarietà che, purtroppo, vedo molto osteggiato nel PD.

Postato da domenicoimola il 01/02/2011 12:59

Sono il papà di quattro minori, tre figli e un affido. Spiacente ma questa classe politica non ci è utile ne come modello educativo, tantomeno come sostegno economico. Belle promesse quelle della Sottosegretario Roccella. No, grazie, meglio il modello Emiliano-Romagnolo a quello Governativo. E' ora di un grande cambiamento che veda la parte sana e capace di questo paese lavorare assieme per il bene COMUNE!

Postato da spark il 01/02/2011 12:26

A leggere la conlusione dell'articolo, mi ritorna alla mente la famosa espressione del compianto Montanelli, "turiamoci il naso e votiamo DC"! Se dopo tanti anni il mondo cattolico e' ancora a questi livelli, abbia almeno il coraggio di non dare le colpe all'opposizione di centrosinistra, ma ammetta che il rapporto chiesa e politica e' sempre lo stesso: voti contro favori economici e pseudogaranzie su temi etici (etici secondo le attuali gerachie vaticane, s'intende), e non importa se queste garanzie vengono date dagli Erodi di turno, come vengono definiti da Suor Rita Giarretta nella sua lettera! Spero solo che l'articolo rifletta posizioni personali perche' se fosse la linea del giornale... andiamo bene!

Postato da giogo il 01/02/2011 12:01

Ricordo al fans berlusconiano Rocambole , che il comunismo per NOSTRA FORTUNA e crollato BEN PRIMA del Suo salvatore della patria...ricorda la caduta del muro di Berlino...non mi pare ci fosse berlusconi a picconarlo a quei tempi, il comusìnismo è crollato per ben altri motivi, altro che x berlusconi che fa soltanto i propri interessi. Si potrebbero erigere dei monumenti x berlu-bu-bunga-bunga! ma a sue spese!!

Postato da Franco Salis il 01/02/2011 11:43

Cari rocambole e annagiova,io accetto di essere contraddetto e che vengano precisate le mie affermazioni e non me ne dolgo.Così spero facciate anche voi. Dite "le statue di Saddam Hussein furono abbattute dagli invasori Americani, mica dagli Irakeni." Non cediamo alle false interpretazioni dei comunisti, gli americani andarono in Irak su mandato dell'ONU. Che poi io stesso non condivida ,è altra cosa, ma il mio pensiero non può cambiare la storia sebbene recente. E' vero che le statue furono abbattute dagli americani, ma tra il tripudio, gioia senso di liberazione degli iracheni. Che poi le cose abbiano preso una piega ben diversa che giustifica la parola "invasione" è una altra cosa,tristissima. Mi rivolgo alla redazione com'è che avete passato l'espressione "feccia e teppa comunista" e avete censurato "l'immondo" con cui chiamavo Berlusconi? Non mi interessa la polemica, potete non rispondere. Quindi faccio riferimento alla storia. Ma scusate dov' è "quella feccia e teppa"? Dico,ma non vi siete accorti che i comunisti non esistono più? Non credi che nel tuo giudizio si nasconde un profondo odio per qualcosa che non esiste? L'odio può trovar spazio in un cristiano? I "delitti" commessi da Berlusconi, mi riferisco a quelli... di cui si vanta ...? Hai idea di quello che sono stati e sono i "respingimenti"? Hai idea di quello che significa che un membro del suo governo abbia affermato"con i clandestini bisogna essere cattivi, cattivissimi? etc. etc. etc.e tu a costui vuoi erigere non una ma tante statue! Le considerazioni storiche cui fai riferimento uccisioni di preti etc sono vere, ma appartengono al passato, ma se analizziamo il passato,ohi,ohi quanti delitti commessi dalla Chiesa! Pensa che un santo, non ricordo bene il nome quindi preferisco non farlo, ha detto che uccidere un non battezzato non è un omicidio. Non sono solo i "democratici" ad essere divisi, ma anche i cattolici anche nelle "alte sfere". Però io ad alcuni prelati che che la pensano diversamente, non faccio nomi, preferisco il cardinale Tettamanzi, uomo dell'anno per Famiglia Cristiana.

Postato da gpieroni il 01/02/2011 10:44

mia viva impressione è che gli italiani ma anche i cattolici preferiscono tenersi Berlusconi piuttosto che rischiare alternative peggiori.

Postato da Franco Salis il 01/02/2011 10:38

Caro Guglielmo Nardocci ,questa volta gli aspetti che non condivido sono molti. Non potendoli esaminare tutti, limito ad alcune osservazioni. La domanda posta all’ultimo capoverso è fuorviante. Per me, non ci sono dubbi l’alternativa c’è. I democratici sono lacerati da divisioni interne: VERISSIMO! Ma quando la “sinistra” non è stata lacerata? Debbo rifare la storia? Non credo sia necessario. Dici:” Lo stesso Pd che bacchetta il Premier sul nodo cruciale della moralità, è lo stesso che sui problemi della bioetica o si spacca oppure assume posizioni vicine a Pannella. Purtroppo verissimo. Ebbeh? Questa verità non può assolutamente portare a mettere in dubbio la ormai improrogabile messa in atto dell’ alternativa a Berlusconi perché ha prodotto e produrrà ancora più danni. Cedere su questo punto è un atto di compravendita, difficilmente accettabile dai cittadini (cristiani e no). Che, in caso di vuoto legislativo, andranno all’estero per applicarla. Non dimentichiamo (o ci conviene dimenticarlo?) Veronica...  Il problema è di natura culturale : se una legge non rientra nella cultura dominante, sarà sempre disattesa. Allora la Chiesa deve assumere oggi quell’atteggiamento che ha assunto quando, defungente la Democrazia Cristiana, ha ritenuto che l’unità dei cattolici in politica andava cercata nei valori e non in un partito unico. In altre parole, tu cristiano ti candidi dove vuoi, ma nelle sedi istituzionali dovrai cercare e trovare l’unità con tutti coloro che condividono certi valori. Se la Chiesa fosse stata consequenziale con questa indicazione, non avremo mai avuto un Berlusconi (attenzione:Berlusconi è il prodotto di altri tristi fenomeni e non solo di questo). Concludo il mio parere. Poiché la situazione è particolarmente complessa, come del resto lo era nel ’45, si dovrà formerà un parlamento di unità nazionale (chiamatelo come volete) in cui ci siano dentro tutti. La Chiesa non ostacoli tale formazione, così come non l’ha ostacolata nel ‘45 che ha ceduto alle insistenze dei Alcide De Gasperi al riconoscimento del voto alle donne (ho detto riconoscimento e non concessione) “sebbene il ruolo della donna non fosse quello di votare.” Il parlamento così eletto avrà il compito di legiferare su quattro cinque punti, esclusa la bioetica, che una maggioranza eterogenea non può affrontare e naturalmente gestire l’economia. Fra tre anni questo compito sarà esaurito e allora si faranno liste esclusivamente di cattolici “moderni” preparati in sintonia per condivisione e non per acquiescenza con la gerarchia ecclesiastica, che nel frattempo si sarà data una mossa. Ho letto un articolo su una rivista cattolica in cui veniva disegnata la figura dell’attuale Papa, ben diversa da quella dominante. Ecco sogno una Chiesa guidata da tale Papa con atti consequenziali, risolverebbe tutto. Oh perbacco, ho scritto mentre sognavo. Ciao,buona giornata.

Postato da rocambole il 01/02/2011 09:53

Per PaoloSergio: A me sembra molto più sorprendente che alcuni pseudo-cattolici come per esempio la Bindi sostengano Bersani e tutta la compagine di sinistra che ha le proprie radici nel Partito Comunista massacratore di innocenti e di religiosi in tutto il pianeta. Ancora più sorprendente è che ci siano preti che si dichiarano addirittura comunisti come per es. un certo Don Gallo. Roba da chiodi!

Postato da rocambole il 01/02/2011 08:52

Per Annagiova: le statue di Saddam Hussein furono abbattute dagli invasori Americani, mica dagli Irakeni. Comunque andrà a imperitura gloria di Berlusconi aver sbarrato la strada alla feccia e alla teppa comunista. Già per questo solo particolare meriterebbe veramente l'erezione di qualche statua e la dedica di qualche grande piazza o strada (non è mai troppo tardi!)

Postato da dino avanzi il 01/02/2011 04:16

Gli interrogativi che pone Guglielmo Nardocci alla fine del suo articolo sono anche i miei interrogativi. E' difficile trovare una risposta; mi ritengo più vicino al centro-destra, anche se Berlusconi imbarazza e non poco. Mentre ho l'impressione che il pd provi ad essere una sintesi di esperienze culturali - politiche non conciliabili, con il rischio, per un cattolico, che assuma sempre più le caratteristiche di un partito radicale di massa.
Dino51

Postato da Franco Salis il 01/02/2011 00:18

Leggo su Repubblica.it e sul corriere della sera.it:"Io ,Berlusconi, cambio l'art. 41 della Carta" e altre stupidaggini. Io ricordavo l'articolo,però temevo che fosse un altro. Sono andato a vedere. Si, si era proprio quello. Ma ci vuole molta intelligenza per capire che quell'articolo non può essere modificato perchè è strettamente collegato ai principi della Carta, che non sono mutevoli? Ah,dimenticavo era un proposito di Berlusconi che quanto ad intelligenza... Buona notte

Postato da Franco Salis il 01/02/2011 00:03

Caro clamanno, mi pare di aver letto proprio qui su Famiglia Cristiana un articolo esaustivo in cui si dimostrava dati alla mano che è la Chiesa creditrice nei confronti dello stato. Si pensi, per il momento, a sole due posizioni: scuola cosi detta privata (che privata non è, ma è solo non statale) e scuola cosi detta pubblica che pubblica non è perché ha una gestione privatistica, il capo di istituto che gestisce tutto. Allora sarebbe più corretto parlare di scuole pubbliche statali e non statali. O molto meglio di sistema scolastico integrato. I conti sono facili: basta sapere quanto costa all’erario uno studente e moltiplicato il numero degli studenti “privati” e sai quanto risparmia nella scuola lo stato. Certamente la somma che lo Stato versa alle scuole private è inferiore a quello che lo Stato avrebbe speso. ICI le attività commerciali sono di supporto ad attività educativa e di formazione. Io sono stato più volte ospite di queste strutture, pagavo due lire del vecchio conio,servizio quasi nullo. Potrei suggerire di aumentare il costo del pernottamento e vengono fuori i soldi per l’ICI. Questa operazione è fattibile ma ingiusta. L’ospitalità è di sostegno all’attività formativa che dovrebbe essere tutta a carico dello Stato. Quindi dove sono i privilegi o gli interessi economici che ha la Chiesa? Se poi aggiungete tutta la fornitura di servizi formativi negli oratori e in tutti i servizi in strutture gestite dalla Chiesa, si arriva al collasso. A certe operazioni poco pulite, si sta ponendo rimedio. I problemi allora sono veramente quelli etici, ma attenzione, anche qui la Chiesa è caduta innumerevoli volte in errori: salvare il principio e schiacciare l’uomo, e no, qui non ci sto. Mi sembra che Qualcuno abbia detto “è il sabato in funzione dell’uomo e non l’uomo in funzione del sabato”. Ora la redazione si chiede: ma che cosa dice costui? Un po' attacca e un po' difende. Sbagliato:io uso discernimento. Buona notte.

Postato da annagiova il 31/01/2011 22:57

Per Rocambole. Meno male che non sono state erette statue su tutte le piazze d' Italia, così ci siamo risparmiati il triste spettacolo come è successo alle statue di Saddam Hussein

Postato da PaoloSergio il 31/01/2011 22:49

Il fatto che molti cattolici italiani sostengano Berlusconi mi sembra sempre sorprendente. Forse questi italiani saranno cattolici ma mi sembrano poco cristiani. Berlusconi, indipendentemente dagli ultimi “avvenimenti” mi sembra antropologicamente lontano da ogni ideale cristiano, personalmente e politicamente. Il modello di vita berlusconiano, come appare dai suoi comportamenti, dalle sue televisioni, dai suoi rotocalchi, sembra riassumersi nella triade soldi, sesso, successo. La sua politica sociale trascura i più deboli e favorisce i benestanti, possibilmente quelli più “furbi”. Senza contare la ricorrente pulsione razzista di tanti esponenti leghisti, il cui capo è il vero “king maker” di Berlusconi, con i voti cruciali dei collegi del Nord. Quel Nord che era l’area cattolica per eccellenza. Qui si tocca una questione cruciale per la Chiesa, gerarchia e fedeli. La Chiesa sembra disposta a chiudere un occhio e talvolta anche due, su modelli e comportamenti che hanno poco di cristiano. Tutto ciò in cambio di qualche favore sul piano economico e di qualche legge ritenuta più cristiana. La Chiesa ha certamente il diritto di criticare leggi che ritiene sbagliate, ma ha soprattutto il dovere di criticare modelli e comportamenti che contribuiscono, ben più delle leggi, alla scristianizzazione del Paese. L’idea di fare più cristiane le strutture dello Stato per fare più cristiani gli uomini ha mostrato nella storia il suo fallimento. La missione della Chiesa è di fare più cristiani gli uomini, uomini più cristiani faranno anche una politica più cristiana.

Postato da folgore il 31/01/2011 22:35

Carissimo Cassone, il problema è che tutti (destra, sinistra e ora anche terzo polo) a parole appoggiano la famiglia, ma poi nei fatti niet! E allora si arriva a stati come la Francia dove una famiglia con quattro figli praticamente non paga tasse (idem per la Germania) mentre in Italia da una parte ha detrazioni da piangere e dall'altra viene tartassata dalle alte tasse indirette (certamente chi ha quattro figli produce più immondizie di un single e al contempo consuma più corrente elettrica). E poi si piange che nascano così pochi bambini!

Postato da anna69 il 31/01/2011 21:50

Non si può non essere d'accordo con il vostro articolo che presenta, chiaramente, la difficoltà di fare forse, in tempi brevi, una scelta che non è positiva nè in un senso, nè nell'altro, poichè chi ci rappresenta (ma ce li siamo scelti tutti noi? ) cerca a qualsiasi livello di ottenere un tornaconto non per il bene del Paese ma per sè stesso; per avere una comoda poltrona che vale migliaia di euro al mese, almeno se li guadagnassero meritandoseli! Possibile che non ci sia una persona capace, in mezzo a quella bolgia affamata, di uscirsene con la promessa di mantenere ciò che dice, invece di gettare fumo o fango negli occhi? Poche cose semplici basterebbero: onestà, trasparenza, stile di vita coerente e pulito che reputo sia all'interno di ogni uomo "sano" qualunque sia il suo credo. Non penso possano toglierci anche questo, ma sta a noi deciderlo. Avrebbe tutta la nostra solidarietà! Coraggio, allora, chiediamolo a gran voce per il bene nostro e il futuro dei nostri figli. Possibile non ci sia proprio nessuno? Sono tutti lacchè del Padrone? Allora non stupiamoci se, chiudendo gli occhi, ed esprimendo la nostra opinione a caso, avremo una fotocopia a colori dello squallore di adesso.

Postato da rocambole il 31/01/2011 21:38

I cattolici si ricordino dei preti massacrati in Spagna dai comunisti, durante la guerra civile. I cattolici si ricordino delle stragi di preti e dei fedeli nell'unione sovietica dove comandavano i comunisti. I cattolici si ricordino di quanto preti furono massacrati in Italia - specialmente nell'Emilia rossa - dai comunisti Italiani negli anni che vanno dal 1943 al 1948. Se tengono presenti questi dati di fatto la scelta non dovrebbe essere difficile. Si ricordino che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Un'alleanza tra alcuni cattolici con le sinistre è qualcosa di abnorme giustificata solo da turbe mentali o dalla sindrome di Stoccolma o da forme masochistiche.

Postato da Nicola Cassone il 31/01/2011 21:03

Noi italiani siamo ad una svolta importante della nostra società.Dobbiamo prendere atto che siamo di fronte ad una crisi del sistema politico.Il bipolarismo degli ultimi 15 anni ha portato alla deflagrazione dell' Italia e al conflitto istituzionale.L'etica, il sacrificio, l'agire per il bene comune sono diventati secondari alle beghe personali e al corporativismo. Il risultato è un Paese bloccato,con le nuove generazioni che perdono sempre più la speranza e di interesse verso i valori che dovrebbero essere il fondamento del essere umano. Credo che il nuovo polo ci possa riportare sul binario di ricostruzione civica e morale della nazione con attenzione maggiore alla famiglia e ricucendo il dialogo tra i moderati veri.

Postato da Andrea Annibale il 31/01/2011 20:36

Il nodo cruciale nel Paese, nel Terzo Polo, nella sinistra e forse anche all’interno del PDL è il dialogo tra laici e cattolici. I cattolici – che non possono fuggire sulla Luna – devono stare proprio dove già sono: a destra se si sentono di destra, al centro o a sinistra se hanno idee di centro o, rispettivamente, di sinistra. Dobbiamo abituarci alla diaspora politica dei cattolici e al conseguente inevitabile dialogo tra cattolici e non cattolici, purché ci sia buona fede da parte di entrambi. I cattolici, uomini di buona volontà e i non credenti, se in buona fede, possono costruire un’Italia migliore. Come deve avvenire questo dialogo? I cattolici si muovono in quella zona grigia che è la fedeltà sia a Dio sia a Cesare con la loro idea dei principi di diritto naturale che vanno difesi sempre e comunque. Probabilmente, un buon modello di convivenza è quello che consente la libertà di interrompere la gravidanza in strutture pubbliche per evitare l’aborto clandestino e, contestualmente e contemporaneamente, consente ai medici cattolici di obiettare. Perché non consentire, analogamente, ai cattolici che vogliono obiettare religiosamente di scegliere l’obiezione di coscienza all’eutanasia e al divorzio? Cioè, mi spiego, la legge potrebbe consentire in generale una eutanasia in casi estremi con possibilità di iscriversi in un registro dei cittadini (cattolici o appartenenti ad altre religioni) che obiettano, con la garanzia di ricevere tutte le possibili cure fino all’ultimo nel caso di malattie gravemente invalidanti. Analogamente, per chi si sposa in Chiesa, la legge potrebbe prevedere la rinuncia preventiva, opzionale e consensuale alla possibilità di divorziare civilmente. Si potrebbe proseguire con altri esempi. La risposta civile nella costruzione di uno diritto comune per tutti ma allo stesso tempo morale potrebbe essere quella del pluralismo delle scelte. Cioè delle leggi che prevedono una moralità minima, comune ai cattolici e ai non credenti come cittadini e fratelli, con possibilità per i cattolici di obiettare sempre e comunque. Chi segue la Chiesa dovrebbe sempre seguire quel precetto evangelico che dice “meglio ubbidire a Dio che agli uomini” (Atti, 5, 29). Si dovrebbe sempre consentire ai cattolici di scegliere un regime giuridico conforme al loro credo. E’ un’affermazione della libertà religiosa e della libertà in generale molto importante, a mio avviso. Ciao.

Postato da clamanno il 31/01/2011 20:10

Il timore fondato è che i temi che interessano la Chiesa (Gerarchia) e che la porteranno a tenerlo, non sono in verità quelli etici, ma piuttosto quelli economici. Forse una rinnovata esplicita scelta preferenziale per i poveri e i loro diritti, sempre più conculcati dall'arroganza dell'economia finanziaria e creativa, darebbe alla Chiesa tutta, popolo di Dio, un segnale forte di indirizzo verso scelte maggiormente consapevoli.... Ma credo che siano troppo forti i vincoli che imbrigliano una scelta del genere. Il coraggio della profezia è oscurato sempre più da un episcopato che si è sostituito al laicato cattolico negli ambiti loro propri della mediazione politica.

Postato da rocambole il 31/01/2011 18:26

I cattolici dovranno tener presente che se non ci fosse stato Berlusconi nel 1994 il comunista Ochetto con la sua "gioiosa macchina da guerra" avrebbe preso il potere e l'Italia sarebbe diventate simile alla Bulgaria, Romania, Albania e i suoi abitanti sarebbero poveri in canna e in una condizione miserabile. Solo per questo dovrebbero essere erette statue a Berlusconi in tutte le piazze di tutti i paesi della Repubblica.

Postato da 53franco il 31/01/2011 17:46

Ma la sostanza dell'articolo è gravissima: preferiamo stare dalla parte di chi fa marmellata coi cervelli della gente, con la Costituzione, col corpo delle donne purchè declami gli interessi della Chiesa! L'articolista forse ignora che in caso di elezioni l'offerta politica è assai vasta sia a sinistra che al centro. Dimentichiamo che anche nel Pdl sono presenti istanze radicali e laiciste? Starà poi ai candidati cattolici, presenti in ogni schieramento, difendere alcuni valori etici, di certo sentiremmo la voce sia di quelli del Pd che di quelli dell'Udc (mentre le indegne vicende di questi giorni hanno segnalato il mutismo di tutti i cattolici del Pdl). Personalmente non ho dubbi: tra temi sociali (equità, povertà, emigrazione) e temi etici solo declamati con ipocrisia sto dalla parte di chi testimonia rispetto dei "corpi" degli immigrati , delle donne e dei poveri. Che poi voterò Bersani i Casini è l'ultimo dei miei problemi ! Di certo non sceglierò nè Berlusconi nè la sua corte foss'anche candidato Formigoni (ciellino - lista Minetti)!

Postato da p.nuvoletta il 31/01/2011 17:41

Io sono dell'avviso che i Cattolici debbano votare per i Cattolici.

Postato da Antonio Salzano il 31/01/2011 17:19

Tutto bene ma non ho capito, forse è un mio limite, quali sarebbero le garanzie che Berlusconi darebbe alla Chiesa? La salvaguardia dei valori dell'unità della famiglia con esempi davvero eccezionali (deputati separati, divorziati,conviventi, amanti, etc) oppure le false crociate per la salvaguardia della vita, fino all'ultimo respiro?... ma continuando nelle orge da milioni di euro? Ho serie difficoltà a seguire questi discorsi permeati di una falsità ed incoerenza che sta ammazzando il nostro essere Cristiani.

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