Egitto sull'orlo della guerra civile

Scontri e violenze tra i sostenitori del presidente Morsi e gli oppositori che chiedono di congelare il referendum sulla nuova controversa Costituzione fissato per il 15 dicembre.

Libertà di stampa e diritti delle donne: i grandi assenti

06/12/2012
Al-Tahrir e Masr el-Youm, due giornali indipendenti egiziani in protesta contro la nuova Costituzione (Ansa).
Al-Tahrir e Masr el-Youm, due giornali indipendenti egiziani in protesta contro la nuova Costituzione (Ansa).

Cautela e diplomazia: l'Unione europea ha scelto un atteggiamento di basso profilo nell'esprimere la sua posizione nei riguardi della nuova bozza di Costituzione egiziana, che dovrebbe essere sottoposta a referendum il 15 dicembre. La situazione al Cairo è estremamente delicata e l'Ue non vuole essere accusata di ingerenza nelle questioni interne del Paese, evitando di sostenere un partito politico o l'altro. «Siamo convinti che adesso la risposta debba essere "più Europa in Egitto", più coinvolgimento, più lavoro per avere più consenso e inclusività», ha dichiarato alcuni giorni fa a Bruxelles Bernardino Leon, rappresentante speciale dell'Ue per il Sud del Mediterraneo.

Tuttavia, l'Europa non risparmia critiche alla proposta di Costituzione, approvata il 30 novembre dall'Assemblea costituente egiziana. Critiche non tanto su ciò che è stato inserito, quanto su ciò che risulta assente: a partire dal pieno riconoscimento dei diritti delle donne e delle minoranze, così come la libertà di stampa e di espressione. Amnesty International è molto più critica: la nuova Carta costituzionale - denuncia l'organizzazione - non difende i diritti umani, ignora i diritti delle donne, prevede che i civili possano essere processati dai tribunali militari, limita la libertà di espressione, riconosce la piena libertà religiosa a islamici, cristiani ed ebrei, ma non tutela le altre minoranze religiose. E ancora, non riconosce la supremazione del diritto internazionale sulle norme interne. 

Intanto, in Egitto undici giornali di opposizione e indipendenti hanno indetto una protesta contro il decreto con il quale il presidente Morsi estende i suoi poteri a discapito della magistratura e contro gli articoli della Costituzione che limutano le libertà civili e di stampa. Che fine ha fatto la rivoluzione di piazza Tahrir per la libertà, la democrazia, la giustizia sociale? Dopo la primavera araba, pare che sulla popolazione egiziana sia calato un lungo e gelido inverno.    

 
G.Cer.

a cura di Giulia Cerqueti
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati