11/05/2012
La comunità gay di San Francisco festeggia la storica decisione di Barack Obama, primo presidente degli Stati Uniti d'America a riconoscere il matrimonio tra omosessuali (Reuters).
da Washington
Dopo mesi di tentennamenti, calcoli sui voti che sarebbero andati perduti e quelli vinti alle elezioni di novembre, Barack Obama ha preso posizione sui matrimoni gay. Probabilmente forzato dalle dichiarazioni pro unioni gay del vice presidente Joe
Biden fatte domenica scorsa, Obama si e’ lanciato nella mischia
esattamente all’indomani dell’approvazione nella Carolina del Nord di un
emendamento che mette al bando l’ unione fra persone dello stesso
sesso.
Fra i 50 stati della federazione, 31 hanno emendamenti che vietano i matrimoni gay.
“Il prossimo 6 novembre - ha detto il presidente del National Organization Of Mariage
Brian Brown - l’ argomento unioni gay avrà un notevole impatto sull’
esito della votazioni negli stati incerti tipo Ohio, Carolina del
Nord, Virginia Florida e Nevada”. La dichiarazione del presidente in favore delle unioni fra persone
dello stesso sesso in
pratica non cambia nulla. Continua a rimanere facoltà degli stati e
della maggioranza politica che li governa approvare o vietare queste
unioni. Da però energia a buona parte della base del partito
democratico, specialmente i giovani e lo zoccolo duro liberal che
scalpitano insoddisfazione e minacciano di non andare a votare.
Indubbiamente la presa di posizione del presidente aiuta, sia pure solo
moralmente, i gay ottimi donatori di fondi per la campagna elettorale
democratica.
Per dare una parvenza di comprensione dei problemi altrui, più che di
scelta politica alla sua presa di posizione Obama ha spiegato d’ avere
discusso parecchio con la moglie Michelle il problema e che le figlie
Malia e Sasha sono in una certa misura intervenute portando ad esempio i
genitori dei loro amici cui viene vietato di diventare formalmente una
famiglia. Mitt Romney, ormai considerato il candidato repubblicano, è
immediatamente saltato sul treno della polemica ribadendo la sua
opposizione ai matrimoni gay. La posizione di Romney non vuole dire che
tutto il partito repubblicano è anti gay. L’ ex presidente del partito
Ken Mehlman e l’avvocato generale dello stato ai tempi di Bush, Theodore
Olson, da tempo collaborano per legalizzare le unioni gay.
“Se fai parte di coloro cui questo argomento preme – ha spiegato ai media il presidente della campagna per i diritti civili Chad Griffin
– ti ricorderai per sempre dove eri quando hai sentito Obama fare
questo annuncio. E’ infatti al prima volta che un presidente degli Stati
Uniti guardando la telecamera dice che una persona gay deve essere
legalmente trattata come il resto della popolazione”.
Mariuccia Chiantaretto