19/09/2012
Riesce a parlare anche a chi non sente grazie alla Lis (Lingua italiana dei segni). Si chiama Radio Kaos ItaLIS ed è la prima emittente web italiana per persone sorde, nata a Roma dalla collaborazione di giovani audiolesi e normodotati. Il 30 settembre al Mei Supersound di Faenza (Ravenna) riceverà il premio come miglior web radio dell'anno, nell'ambito del convegno curato della Femi (Federazione dei Media Digitali). E' una web radio molto particolare, un'esperienza "di confine" che ha saputo far sua quell'integrazione fra parola suono e immagine tipica della galassia internet.
Si tratta in realtà di un canale video, nel quale trovano posto informazione, intrattenimento e storie dall'universo giovanile. Tutto questo usando la Lis, strumento fondamentale per gli audiolesi, il cui riconoscimento come lingua ufficiale è argomento dibattuto da anni. Radio Kaos ItaLIS accende una luce sulla vita e sui disagi delle persone sorde, parlando con acume e ironia di temi spesso trascurati dai media tradizionali.
Fra le rubriche del palinsesto "LISsa la notizia", radiogiornale
satirico dedicato ad avventure e difficoltà quotidiane di chi non sente,
e "LISspresso", contributo informativo elaborato da una vera e propria
redazione giornalistica. E non mancano i momenti di formazione: è
stato attivato un corso di regia radiofonica, che ha già creato
opportunità di lavoro. In cabina di regia c'è anche un ragazzo sordo,
che regola i volumi tramite l'ampiezza delle frequenze sullo schermo.
Attiva ufficialmente dal novembre 2011,
Radio Kaos ItaLIS ha potuto beneficiare della collaborazione di una
"sorella maggiore", l'emittente romana Radio Kaos Italy, che fin da
subito ha supportato il progetto mettendo anche a disposizione spazi e
tecnologie. In questo primo anno di vita Radio Kaos ItaLIS non ha perso
occasioni per farsi conoscere, lanciando serate a tema basate sul
coinvolgimento sia delle persone sorde sia degli udenti, fra teatro,
musica e divertimento. A volte per l'integrazione basta qualche
piccolo accorgimento: guanti bianchi illuminati da luci ultraviolette
che permettono di comunicare anche al buio e senza problemi con la
lingua dei segni.
Lorenzo Montanaro - RedattoreSociale.it