F-35, Bersani: meglio tardi che mai

Salvo qualche eccezione individuale, il Pd ha approvato la Riforma della Difesa voluta dal ministro Di Paola, acquisto dei cacciabombardieri incluso. Era l'11 dicembre 2012. Adesso...

23/01/2013
Foto Ansa.
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Meglio tardi che mai. «Bisogna assolutamente limitare le spese militari sugli F-35, la nostra priorità non sono i caccia ma il lavoro»: Pier Luigi Bersani ha detto una cosa di sinistra (Nanni Moretti docet)  raccogliendo una delle bandiere del mondo pacifista e sfidando a casa propria Antonio Ingroia e il suo elettorato. «Bravo Bersani, le ali da tagliare sono quelle dei cacciabombardieri», ha applaudito a stretto giro di Twitter Nichi Vendola. Critico, molto critico, invece, Antonio Di Pietro: «Bersani versa lacrime di coccodrillo» dopo aver votato «le politiche di un Governo che ha lavorato per le lobby delle armi».

Una cosa è certa. L'11 dicembre 2012 il Pd non s'è opposto alla Riforma della Difesa voluta ostinatamente dal ministro Di Paola, acquisto degli F-35 incluso. La Camera ha definitivamente approvato la legge con 294 sì, 53 astenuti e solo 25 no. Il Pd si è espresso a favore. Tra le poche voci apertamente dissenzienti, quella del deputato Andrea Sarubbi: «Si liberano soldi per l’acquisto dei cacciabombardieri e di altri 70 programmi d’armamento, in un momento in cui si chiedono alle famiglie sacrifici. Tra le guerre ad alta densità inseguite dall’ammiraglio Di Paola e gli interventi di polizia internazionale iscritti nella carta dell’Onu c’è una gran differenza. Per questi motivi, annuncio il mio voto di astensione, in dissenso dal mio gruppo parlamentare».

Foto Ansa.
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C'è sempre tempo per rivedere le proprie posizioni. E migliorarle. Vedremo se le intenzioni espresse dal segretario del Pd candidato premier in caso di vittoria verranno tradotte in azioni di Governo. Per il momento, ci misuriamo con un'unica certezza. La spesa imbizzarrita. I costi relativi ai cacciabombardieri, infatti, sono notevole aumentati: si è passati da un preventivo iniziale di 80 milioni di dollari per velivolo a 127,3 milioni di dollari per aereo. Se va bene. Perché in una variante più sofisticata si arriva a 137,1 milioni per F-35 di ultima generazione. Mica poco in tempo di spending review. A rendere note queste cifre non sono i pacifisti ma il generale Claudio  Debertolis, segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti, in una lunga intervista al magazine Analisi Difesa.

La mobilitazione di ampi settori dell'opinione pubblica, non viene meno. Dopo la presa di posizione di Pax Christi (Svuota gli arsenali, vota la pace) ecco quella della Campagna  “Taglia le ali alle armi” che in tre anni è riuscita a raccogliere l'adesione di oltre 77.000 cittadini, 670 associazioni e più di 80 Enti locali, e che in un comunicato  (F-35,spreco e problemi: è ora di cambiare rotta) ricorda, tra l'altro, che se si cancellasse tutto il programma di acquisto l'Italia non sarebbe tenuta a pagare penali.

Alberto Chiara
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Postato da Mauro B il 25/01/2013 11:04

Le cifre citate si riferiscono al solo acquisto dei suddetti caccia, a queste vanno poi aggiunti i costi per la manutenzione; altri paesi si sono già ritirati dal programma e lo stesso Pentagono nutre ormai perplessità su questi aerei da combattimento che dal punto di vista tecnico presentano ormai anche l'aspetto barzellettifero emerso negli ultimi giorni; non possono volare in zone dove ci sono temporali, altrimenti i fulmini potrebbero far espoldere il serbatoio del carburante e di conseguenza tutto l'aereo in volo. Come giudicare la posizione di Bersani? Semplice, basta riprendere la dichiarazione di Di Pietro. In fin dei conti ha appoggiato tutto l'operato del governo Monti, sia nella politica militare che in altri campi, come ad esempio la nefasta riforma Fornero che ha prodotto centinaia di migliaia di esodati.

Postato da antonel il 24/01/2013 10:52

Vorrei rispondere a chi mi cita senza alimentare troppo la polemica. I dati che ho riportato sono esatti, soprattutto dal punto di vista economico. In buona sostanza, non è vero che gli F 35 costeranno al Paese 9 miliardi, potrebbero addirittura trasformarsi in un investimento. Questo non significa sostenere che vanno comprati, ma solo ristabilire una verità. Capisco benissimo le ragioni anche nobilissime di chi non li vuole, però bisogna intendersi una volta per tutte su che cosa è per noi il tanto sbandierato "europeismo". L'Europa è anche un sistema di difesa militare, se vi aderiamo dobbiamo adeguarci. Possiamo sempre fare come gli inglesi (e i leghisti) che vogliono un referendum per chiedere ai cittadini se restarci o meno. Però, se ci restiamo, bisogna sapere che abbiamo anche degli obblighi in materie che magari non ci piacciono. Grazie

Postato da marcello vanni il 24/01/2013 00:39

concordo col sig antonel anche se penso che 50, 20 versione b per la marina e 30 a per l areonautica siano piu che sufficenti implementati da altri 30 caccia piu economici tipo gripen o una versione d attacco del macchi m346 ( p.s. per nave cavour non esiste altro aereo)

Postato da DOR1955 il 23/01/2013 21:48

Egregio sig. Antonel, il suo parere vale quanto il mio. Lei è favorevole agli F35 e io sono contrario (anche èperchè ufficialmente insicuriri). E se penso che siamo una "grande potenza" che deve, secondo il suo parere, assolutamente disporre di 90 caccia F35, penso ai "poveracci" dei canadesi che hanno deciso di non acquistarli in quanto "inutili per le loro strategie". Per cui prima di parlare di "disinformazione" sarebbe opportuno informarsi meglio di cosa si sta parlando e, se per caso, invece di creare ben 1.000 posti di lavoro, sviluppando altre attività altrettanto tecnologicamente avanzate, a parità di investimento, nagari i posti di lavoro potrebbero essere 10.000. O mi sbaglio?

Postato da genepi il 23/01/2013 20:04

@ antonel: Il vero scandalo italiano (grazie anche al ventennio berlusconiano) consiste nel fatto che, quando qualcuno non è d'accordo su qualcosa, la prima risposta consiste non nel rispondere nel merito, ma denigrando, coniugando in vari modi, termini tipo strumentalizzazione, disinformazione, demagogia, ideologia.... ecc. oppure, ribaltando la frittata, affermando.... sono stati loro. Noi siamo sempre vergini e martiri. Tralascio di commentare il "bollettino" del ministero della difesa espresso chiaramente ai punti da 1 a 3e, anche se in esso ci sono un sacco di imprecisioni. Ma la domanda è: quali sono gli "obblighi della Difesa europea"? Perché, in questo caso sono "disinformato". Difendersi da chi.... la guerra fredda è finita da 20 anni (solo berlusconi, e quelli come lui, vedono comunisti dappertutto). Oggi, le forze armate hanno altri compiti, che non consistono più nella "Difesa del Sacro Suolo della Patria" ma per altri due motivi: 1) di controllo "politico" del territorio nazionale. 2) fare da "cane da guardia" alle multinazionali, in territori dove queste sfruttano l'estrazione di materie prime (e guarda caso, lì c'è guerra.... non sto a fare l'elenco di quei paesi) senza restituire nulla alle popolazioni di quelle terre. Ecco a cosa servono gli F35, Eurofighter, Amx, Tornado.... e tutte le altre armi che facciamo e esportiamo; ma, d'altra parte, sono.... occupazione, vantaggi commerciali, vantaggi tecnologici (siiii, tutti coperti da brevetti e "top secret" vari). Chiedo scusa ma sono troppo "condizionato" dai vari LaPira, Don Milani, Capitini, p. David Maria Turoldo..... per bere tutte ste storielle sugli obblighi della "Difesa".... degli interessi (business) altrui e vedere popolazioni intere nella miseria. Fraternamente....

Postato da antonel il 23/01/2013 16:08

Quello che nessuno dice sugli F35. Come sempre si strumentalizza la disinformazione (un vero scandalo italiano ). Diciamo allora alcune cose che tutti tacciano. Cercando solo l'applauso facile. 1) Gli F35 non si vanno ad aggiungere agli attuali armamenti italiani. Noi abbiamo oggi oltre 280 caccia nella nostra forza aerea. Circa 200 (Amx, Tornado ) vanno sostituiti perché vecchi e fuori linea. Ci forniremo di novanta F35. Dunque c'è una riduzione in termini assoluti sostituita da aerei piu' moderni ed efficienti. 2) L'attuale flotta aerea , vecchia e ormai superata tecnologicamente, ha costi di mantenimento assai alti. Dalle considerazioni di costo degli F35 va contabilizzata la cancellazione dei costi di mantenimento di una flotta vecchia. 3) I contratti per gli F35 sono industriali: non prevedono solo l'acquisto delle 90 macchine. Prevedono anche: a) la partecipazione della nostra industria ai programmi di sviluppo dell'aereo più tecnologico mai concepito (Alenia, per esempio, compartecipa allo sviluppo dell'ala dell' F35 e di altre parti). b) Insieme con l'acquisizione delle 90 macchine, l'Italia vedrà la localizzazione di un centro per la manutenzione e il service non solo per gli aerei italiani, ma per tutti quelli che verranno acquistati da Paesi terzi europei e mediterranei (Olanda, Norvegia, Israele ). Questo significa una ricaduta in termini occupazionali consistente ( 1.000 persone in Alenia piùindotto) c) Un salto tecnologico non solo per l'aeronautica. Un aereo come l'F35 e' una miniera di tecnologia (a partire dalle tecniche Stealth e dalle innovazioni informatiche ed elettroniche) e conoscenze trasferibili in altri ambiti dell'industria (non solo della difesa ) e della sicurezza. d) L'Italia otterrà vantaggi commerciali dalla vendita degli aerei a Paesi terzi . Non ha alcun senso logico ed economico, dunque, acquisire "meno" F35. Essendo un investimento e non un semplice costo, acquisire meno unità significa che l'investimento va in perdita e diventa inutile e) L' F35 e' una macchina che corrisponde ai requisiti cui l'Italia e' obbligata a dotarsi come parte della Difesa europea e dei suoi doveri e obblighi.

Postato da DOR1955 il 23/01/2013 16:01

Egregio Dr. Chiara, come già scritto in altro commento sarebbe utile ricordare che i governi Berlusconi-Monti (in questo caso appoggiato anche dal PD) hanno stipulato accordi che impegnano l'Italia, per i prossimi 20 anni, a spendere in armamenti e manutenzione degli stessi, una media, di 3,5-4 Miliardi di Euro annui. Allora se è giusto "criticare" giustamente il PD per aver avvallato almeno una parte di queste scelte, maggior torto lo hanno i governi Berlusconi e Monti. Che guarda caso, ognuno dei due, prima del loro insediamento (nel caso di Monti è in prospettiva di un ipotetico secondo mandato), hanno ottenuto la "benedizione" delle alte gerarchie ecclesiastiche. Ora, per logica, quando uno ritiene che una persona-partito-movimento meriti fiducia, significa che il suo comportamento e/o le sue azioni sono condivise e/o condividibili. Questo significa, per caso, che le gerarchie ecclesiastiche giustificano i "bunga-bunga", il "va tutto bene" alla faccia di 8-9 milioni di povertà accertate, per finire all'oggetto dell'articolo, alias gli armamenti? Piacerebbe una risposta che mai potrà avvenire. PS: A proposito degli F-35, oltre al costo, sembra pure non funzionino bene. Due "legnate" in testa ha chi ha preso tali decisioni forse sono ancora poco, per l'inutilità e il danno economico e poi per la stoltezza della decisione anche dal punto di vista tecnico.

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