Asia, il lavoro che uccide

Crollano fabbriche di vestiti (in Bangladesh) e di scarpe (in Cambogia). Centinaia di morti. Si mobilitano società civile, Europa e Onu. Per darsi regole. E farle rispettare..

Cambogia: crolla una fabbrica di scarpe

17/05/2013
Un'immagine del crollo della fabbriche di scarpe in Cambogia. Foto Ansa.
Un'immagine del crollo della fabbriche di scarpe in Cambogia. Foto Ansa.

E' di due morti e sei feriti - di cui tre in modo grave - il bilancio del crollo avvenuto la mattina di giovedì 16 maggio in una fabbrica di scarpe in Cambogia. Lo ha riferito Ith Sam Heng, ministro per gli affari sociali, riferendo sull'incidente che ha ridotto in macerie lo stabilimento Wing Star Shoes, a 40 km dalla capitale Phnom Penh. La tragedia è stata provocata dal cedimento di alcune travi d'acciaio che sostenevano un'area nel tratto comunicante tra due edifici, al piano ammezzato. Sotto accusa è l'eccessivo peso caricato su quel piano sopraelevato in cemento, stipato di scarpe e macchinari.


Al momento dell'incidente, le sette ora locale, gli operai all'interno del complesso erano una cinquantina. La fabbrica, gestita da circa un anno da una società di Taiwan  nella provincia di Kampong Seu, produceva calzature in particolare per la Asics: tra le macerie sono stati rinvenuti diverse scatole di scarpe da ginnastica del marchio giapponese. Lo scorso marzo, gli operai della Wing Star Shoes avevano scioperato per chiedere un aumento di salario e migliori condizioni di lavoro. Tra i morti, anche Reom Saroun, 22 anni: nella fabbrica lavoravano otto membri della sua famiglia.

Un'immagine del crollo di una fabbrica di scarpe in Cambogia. Foto Ansa.
Un'immagine del crollo di una fabbrica di scarpe in Cambogia. Foto Ansa.

Lo stabilimento fa parte della galassia dell'industria tessile cambogiana, che impiega oltre 500 mila persone, e che con 4,6 miliardi di dollari di fatturato contribuisce piu' di ogni altro settore alle esportazioni nazionali, dopo il boom di investimenti avvenuto nell'ultimo decennio. Le retribuzioni sono tra le più basse in Asia; recentemente, dopo un'ondata di scioperi nelle fabbriche d'abbigliamento, il governo ha portato il salario minimo mensile a 75 dollari.

Il sanguinoso evento segue la tragedia del 24 aprile alla periferia di Dacca, in Bangladesh. Il crollo del complesso che ospitava cinque fabbriche di abbigliamento ha provocato 1.127 morti, scatenando un dibattito globale sulle responsabilità delle grandi aziende tessili occidentali che producono in massa nei Paesi dell'Asia meridionale e sud-orientale.

Alberto Chiara

Dossier a cura di Alberto Chiara e Fulvio Scaglione
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