Olivero: «Sogno una Chiesa scalza»
Bancario in pensione, 70 anni, padre e nonno, appassionato credente con la Bibbia sempre a portata di mano: parla il fondatore del Servizio missionario giovani (Sermig).
«La Chiesa non deve inseguire primati, onori e posizioni di forza, ma vivere la semplicità del Vangelo», dice Ernesto Olivero, del Sermig. Che ha appena scritto un libro, Per una Chiesa scalza, pubblicato da Priuli & Verlucca. E che qui racconta la sua storia e quella del movimento da lui fondato nel 1964, diventato nel tempo un compagno di viaggio attento e generoso per chi fatica a vivere, come provano i dati più recenti: 2.970 pasti distribuiti ogni giorno e 1.750 persone ospitate ogni notte. Tre le "cattedrali" della preghiera e della carità aperte negli anni: l'Arsenale della pace, attivo a Torino dal 1983; l'Arsenale della speranza, a San Paolo del Brasile, dal 1996, e l'Arsenale dell'incontro a Madaba, in Giordania, un Paese dove il Sermig opera dal 2003 (servizio di Alberto Chiara, riprese di Paolo Siccardi/Sync, montaggio di Matteo Galli).