E ora il Sinodo delle donne

Problemi, speranze, attese della Chiesa di oggi analizzati da una scrittrice, dalla presidentessa del Movimento dei Focolari e da due religiose impegnate nel sociale.

«Noi donne, il Vangelo, la Chiesa: pronte a contare di più»

13/03/2013
Un momento della Giornata mondiale della gioventù di Colonia, nel 2005. Foto Giancarlo Giuliani.
Un momento della Giornata mondiale della gioventù di Colonia, nel 2005. Foto Giancarlo Giuliani.

«Siete voi donne che potete salvare la Chiesa, aiutarla a respirare un’aria nuova, perché siete più libere nei confronti del potere. Con la vostra forza vitale, con il vostro amore materno, con il coraggio di rimanere là dove tutti scappano, l’aiuterete a ritrovare una rinnovata fedeltà allo spirito del suo fondatore», ha detto un grande vescovo, Raffaele Nogaro.

Sì, la donna oggi può contribuire in modo decisivo a un rinnovamento profondo e radicale della Chiesa. Scrisse nel 2004, l’allora cardinale Joseph Ratzinger: «Si deve accogliere la testimonianza resa dalla vita delle donne come rivelazione di valori senza i quali l’umanità si chiuderebbe nell’autosufficienza,nei sogni di potere e nel dramma della violenza». Cristo affidò a una donna, a Maria di Magdala, l’annuncio della sua Risurrezione.Il terreno è pronto perché i rapporti fra le donne e la Chiesa divengano una priorità al fine di affidare alle donne ruoli autorevoli nella vita ecclesiale.Perché la loro specifica esperienza quotidiana di Dio sia posta al centro della comunità dei credenti. Un Sinodo delle donne, richiesto da più parti, da laiche e religiose, sarebbe un salto epocale di risonanza mondiale.

Mariapia Bonanate.
Mariapia Bonanate.

La valorizzazione dei laici è strettamente collegata a questa priorità. Continuano a essere una presenza apprezzata,ma tenuta ai margini, raramente coinvolta in un confronto che abbatta le barriere e riconosca responsabilità condivise, scelte comuni. «I laici sono i discepoli scelti da Dio per aiutare la  Chiesa a rimanere lontana dal potere e vicina agli ultimi. Non esistono paletti e regole da rispettare per amarLo e non sono quattro mura che possano diventare esclusive dell’amore di Dio». Sono ancora parole del vescovo sopra citato dalle quali ripartire per celebrare quella autentica comunione fra laici e mondo ecclesiastico che arricchisce reciprocamente.Aiuta Dio a manifestarsi fra gli uomini sul sagrato delle chiese.

Una terza priorità è quella delle istituzioni religiose che devono trovare il coraggio di non sacrificare le persone, il loro stesso carisma, al mantenimento di strutture, divenute così pesanti e obsolete da spegnere il vento dello Spirito. Di non chiudersi in un’asfittica autoconservazione,ma di aprirsi alle richieste dei tempi per offrire una coabitazione con il Cristo che non ha casa, potere e privilegi. Di spogliarsi di tutto per potersi «sporcare le mani» con la gente e fra la gente.

Mariapia Bonanate,
 giornalista e scrittrice

Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

Postato da lettore02 il 14/03/2013 16:51

Questo articolo è stato scritto in un altra "era" e diffatti porta scompiglio tra i "fedeli" (maschi) ma già oggi, solamente un giorno dopo, ha un suono diverso quello del possibile

Postato da masperi.umberto@yahoo.it il 13/03/2013 13:53

Un Sinodo di donne? Salto epocale? (lasciamo perdere la "risonanza" mondiale!! : di risonanze di tale carattere ce ne sono ogni giorno, basti pensare a quante stranezze sa inventare l'essere umano). Sembra che la lezione, a partire da mezzo secolo fa, non sia servita. Cominciamo con il dire che tale scelta implicherebbe una contrapposizione che francamente va evitata, se si vuole superare certi paletti imposti alle donne ancora oggi. Un Sinodo mondiale come svolta epocale per le donne dovrà essere un sinodo di donne e di uomini. Occorre spiegarlo? PS. E' vero che Cristo scelse una donna per l'annuncio della sua risurrezione, ma non scelse una donna come uno dei dodici apostoli, nemmeno sua madre. Vogliamo rimproverarLo?

Postato da Andrea Annibale il 13/03/2013 12:42

E’ paradossale che una decisione sul ruolo delle donne nella Chiesa spetti ancora una volta agli uomini. La voce della Chiesa deve farsi corale. Secondo me la Chiesa è sempre avanti perché l’eterno messaggio di Gesù è per definizione all’avanguardia. Il ruolo delle donne è più che altro quello di rendersi sante nella Chiesa e di rendere santa la Chiesa. In Dio c’è un lato sicuramente femminile che emerge anche in alcune immagini della Bibbia (ad esempio, laddove Cristo dice che chi fa la volontà del Padre suo è per Lui sorella e madre, Matteo 12, 50). Chissà che la valorizzazione del lato femminile di Dio non sia un compito importante e fondamentale affidato coralmente agli uomini e donne nella Chiesa. Riconciliati in Cristo e abbandonato ogni antagonismo che è, a mio avviso, estraneo alla tradizione cristiana. Facebook: AAnnibaleChiodi; Twitter: @AAnnibale.

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati