A proposito di comunioni "negate"

Il presunto "caso" della comunione negata al disabile, poi rivelatosi fasullo, ha dato il via a paginate di giornale. Ecco che cosa dice la Chiesa sulla comunione ai disabili.

Comunione e disabili, la parola della Chiesa

14/04/2012

A prescindere da eventuali elementi che non conosciamo e che possono aver determinato l’atteggiamento del parroco della diocesi ferrarese che non ha concesso la comunione ad un ragazzo gravemente disabile, è doveroso richiamare sinteticamente le norme della Chiesa al riguardo.

Un documento della S. Sede del 4/3/1981 afferma che il disabile “deve essere facilitato a partecipare alla vita della società in tutte le sue  dimensioni e a tutti i livelli, che siano accessibili alle sue possibilità” (cf EV 7/1144). Un comunicato dei vescovi italiani del 3/6/2003 riguardo alla comunione ai disabili mentali invita a valutare “le diverse forme con cui la consapevolezza e le disposizioni interiori – il percepire con il cuore – possono manifestarsi, nel rispetto del mistero del dialogo che la grazia di Cristo instaura con ciascuna persona umana” (ECEI 7/942).

A partire da questo testo, l’Ufficio Catechistico Nazionale pubblica un documento dove si afferma che “i sacramenti, prima di essere sacramenti di salvezza per l’uomo, sono un segno-presenza di Cristo e della Chiesa. Sono un segno dell’amore di Dio; un Dio che ama sempre la sua creatura, prima ancora che questa possa riamarlo” (L’iniziazione cristiana alle persone disabili. Orientamenti e proposte, p. 54).

Benedetto XVI nell’ Esortazione Apostolica Sacramentum Caritatis del 2007 scrive: “ Venga assicurata anche la comunione eucaristica, per quanto possibile, ai disabili mentali, battezzati e cresimati: essi ricevono l’Eucaristia anche nella fede della famiglia e della comunità che li accompagna” (n. 58).  La norma attuale che, nella Chiesa occidentale dal XIII secolo, riserva l’eucaristia ai battezzati che hanno raggiunto l’età di ragione (can. 913) si riferisce alle normali situazioni. Per i disabili mentali questa norma è stata opportunamente superata con l’autorità del Papa stesso.

Con tutto ciò il pastore deve assicurarsi che il sacramento sia ricevuto dignitosamente e che si collochi in un contesto familiare e parrocchiale di verità e di fede.                                                                                                                  

don Silvano Sirboni
(parroco e teologo)

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Postato da LucianoT il 16/04/2012 11:44

x marialma delle 10.15. Si, lo so, avevo letto i tuoi interventi come quelli degli altri. Mi sono soltanto permesso di citare anch'io gli articoli in questione; non ti preoccupare, il copyright della prima citazione è tutto tuo :))) Buona giornata a te e a tutti!

Postato da marialma il 16/04/2012 10:15

LucianoT il 15/04/2012 20.09 Se guardi tutti i commenti ti accorgerai che io ho già fatto conoscere gli articoli dell'Avvenire, ma forse non sono stati letti da tutti. Qui terminano i miei commenti, un saluto a tutti.

Postato da marialma il 16/04/2012 10:09

@ Volevo semplicemente dire che se ti rende felice fare quaello che hai scritto: " ed io continuerò, fintanto che me lo lasciano fare, a rendere un servizio alla Chiesa di Cristo con le mie osservazioni..." Capirai che servizio!!! Questione di scelte- Io invece preferisco la vecchietta della storia che ha inviato DOR1955 il 15/04/2012 15.09 che forse tu non hai letto.

Postato da Franco Salis il 16/04/2012 00:29

@ marialma il 15/04/2012 21.57,questa volta sei incomprensibile e ,se non ho capito male io, contradditoria Buona notte

Postato da marialma il 15/04/2012 21:57

Franco Salis il 15/04/2012 14.54 CONTENTO TU! Se questo ti rende felice! Io preferisco la vecchietta! Pregherò anche per te!

Postato da marialma il 15/04/2012 21:53

DOR1955 il 15/04/2012 15.09 ANCH''IO! Perchè è l'atteggiamento giusto. Che senso ha amare Gesù e disprezzare la sua Chiesa!!!

Postato da LucianoT il 15/04/2012 20:09

Buonasera a tutti! Non voglio entrare nel merito dell'argomento, poichè su "Avvenire" ci sono ampie spiegazioni a quanto "accaduto". Vorrei soltanto, e spero che gli altri forumisti non me ne vogliano, condividere con tutti voi il mio disagio per la piega che stanno prendendo le pagine dei commenti qui sul sito di FC: spesso, come su questa pagina, mi sembra si sia smarrito il vero senso del confronto, che non è - a mio parere - voler per forza convincere l'altro della giustezza dei propri enunciati, sottolineando la falliblità delle idee altrui; mi sembra che ci sia un non-dialogo, poichè quel che appare è che a quasi tutti i forumisti non interessa alcunchè di quello che scrivono gli altri, se non per attaccarlo o tentare di confutarlo in tutti i modi, comprese citazioni prolisse ed autoreferenziali al limite dell'onanismo intellettuale. Mi scuso di nuovo, anch'io non sono certamente esente dai difetti sopra enunciati, ma vi invito a rilfetterci almeno un momento: non riduciamo queste ricche pagine dedicate al confronto ad una diatriba continua. Non vince chi alza più la voce ma perdono il dialogo e l'arricchimento reciproci. Grazie a tutti e buona serata!

Postato da marialma il 15/04/2012 17:04

Giro a tutti questa testimonianza, perchè possiate capire come possono influire le "bufale" mediatiche nella vita delle persone: "IO NON L'ACCETTAVO, POI..." Quando ero lontano da Dio e dalla Chiesa, imbevuto dalle balle mediatiche che facevano (e fanno) circolare certi giornali, non accettavo il Santo Padre e provavo una forte avversione per lui. Dopo la mia conversione piano piano è nata una profonda stima nei suoi confronti e adesso nutro per lei un immenso affetto, al punto che se ripenso a qualche anno fa mi viene da ridere!Incontrarla di persona, inoltre, mi ha fatto scoprire la sua tenerezza. I migliori e più sinceri auguri a questo grande, grandissimo uomo che amo definire il Papa dell'umiltà." segue firma. MEDITATE GENTE, MEDITATE!!

Postato da marialma il 15/04/2012 15:33

@ martinporres il 14/04/2012 16.14Grazie per il consiglio1

Postato da DOR1955 il 15/04/2012 15:09

Non entro nel merito dell'articolo ne tanto meno delle "diatribe" fra lettori (Ciao Franco, spero tutto bene). Mi limito a ricordare un paio di frasette lette in un libretto scritto da un frate Francescano che ho avuto l'onore di conoscere è che è salito al Cielo a gennaio di quest'anno all'età di 92 anni. Scrive fra Dario, descrivendo una illustrazione allegata: " .... Due grandi Teologi salivano sul monte della Cultura, .... mentre dall'altra parte una vecchietta scendeva dalla cima della Santità. I due grandi Teologi parlavo di Dio, interpretavano le Sacre Scritture, disquisivano sul ruolo della chiesa, ..... mentre la vecchietta parlava con DIO e la Madonna del Rosario, con sulle spalle un fascio di legna per scaldare la sua povera casa ..." Io sto dalla parte della vecchietta!

Postato da Franco Salis il 15/04/2012 14:54

marialma il 15/04/2012 11.00. E’ vero la chiesa( = gerarchia) accoglie tutti… beh, forse qualche volta no! Se sei un poveraccio non ti caccia, ma ti trascura . Con tanto di faccia tosta mente, e pretende di importi l’obbedienza. Ma se sei ricco (e sei generoso) allora afferma che prima di morire ti sei confessato, come puoi dire di no? Nega aver avuto reticenze e esercitato pressioni e omertà nel caso Emanuela Orlandi, nonostante abbia accolto addirittura in luogo sacro (basilica di Sant’Apollinare) De Petris (vedi oggi Avvenire, la Repubblica,it, il corriere,it, la stampa .it). La cosa è “grave” perché il Papa si auto proclama unico detentore della Verità (oggi mi sono riletto DONUM VERITATIS DEL 24.5.1990 di Joseph Ratzinger ) e di godere di una “protezione divina” per cui “mala non praevalebunt”, dimenticando che il maligno agisce soprattutto, non sopra “i più deboli” , ma verso i più potenti, e dimenticando che il verbo è al futuro (quindi vale alla fine dei tempi).Inoltre con auto referenza il successore del “maggior Pietro”(Dante) facendosi chiamare “santità” pecca di superbia, facendo così felice il maligno che lo vede reo dello stesso peccato per cui è stato cacciato all’inferno. L’esercizio del potere è l’ambito preferito in cui il maligno agisce. Il vaticano con il suo sovrano assoluto avendo un potere enorme è particolarmente “attenzionato” dal maligno. Se, e sottolineo il se, le mie considerazioni sono valide, che cosa fare? Non dobbiamo sfasciarci la testa, ce lo ha detto Gesù stesso (Mt cap.18) . Tu continua a fare la catechista e la corista: è un ottimo servizio alla Chiesa di Cristo,(dissento in questo da gigetto) ed io continuerò, fintanto che me lo lasciano fare, a rendere un servizio alla Chiesa di Cristo con le mie osservazioni. La carità passa anche attraverso quest’ultima attività. Saruddu e triggu a tottu (= salute e benessere a tutti)

Postato da gigetto il 15/04/2012 14:48

Basta. Non rispondo più su FC. Ha lettori , la cui intolleranza e acriticità neppure l'acido cloridrico riesce a scalfire. Come fa simile gente a chiamarsi cristiana? Capisco come mai ci sono stati i roghi dell'inquisizione e come mai ai piedi di quei roghi ci fossero migliaia di “cattolici” che se ne stavano lì sotto a urlare complici dei boia. Se la chiesa è la comunità dei cristiani, come si fa a essere in comunione con tale pecorume? Gesù parlava di pecorelle, non di pecoroni. Mi informo e, se possibile, mi faccio protestante.

Postato da marialma il 15/04/2012 11:00

@gigetto 14/04/2012 11.07 Che i genitori sono conviventi non l'ho detto io ma è scritto nell'articolo, non capisco come tu non possa averlo capito!!! Questo comunque dimostra che la Chiesa accoglie tutti! Le altre tue "arrampicate sugli specchi" si commentano da sole.

Postato da Andrea Annibale il 15/04/2012 05:00

Perché tanti commenti che riguardano i sacramenti e pochi che riguardano l’impegno dei sacerdoti in contrasto con interessi mafiosi? Oggi l’uomo ha bisogno più che mai del trascendente, perso come è tra mille tribolazioni urbane, terrene. Perciò, l’uomo di oggi guarda ciò che c’è di specifico nella Chiesa e nel “mestiere” di prete. Ci sono alcune cose che i preti fanno ma le fanno anche molti laici. Ad esempio, l’impegno caritatevole nella società che può tradursi anche in attività che vengono a contrastare interessi mafiosi. Questo anche se Giovanni Paolo II, il Papa che più duramente si è pronunciato sulla mafia, ha detto – a commento del comandamento di non uccidere – che anche i mafiosi devono convertirsi e temere Dio, il quale un giorno li giudicherà. Perciò, a mio avviso, ci sono pochi tweet su internet che riguardano la mafia e i preti e tanti tweet che riguardano i sacramenti e quanto più specificamente attiene la vocazione di sacerdote. Facebook: Andrea Annibale Chiodi; Twitter: @AAnnibale.

Postato da lettore02 il 14/04/2012 18:09

rivolgo ai poastatori sotto riportati, e vorrei ricordare che l'oggetto dell'articolo: la comunione rifiutata a un disabile lo è diventato in modo surrettizio, l'oggetto del contendere è l'informazione. Se ben guardate l'articolo sotto cui noi postiamo è apparso a seguito di commenti su un altro articolo:Manco un tweet per i preti coraggiosi in cui ad essere preso di mira è il variegato popolo del web quello che si mobilita ad ogni stormir di fronde, che pontifica su ogni cosa in sostanza noi che spacchiamo in quattro il capello sulle cose della Chiesa e non siamo capaci di farci sentire in favore di una persona meritevole di sostegno perchè è un prete. Voglio per prima cosa ringraziare marialma perchè mi ha reso il servigio dell'informazione; dall''articolo sopra riportato io non sono riuscito a farmi un’opinione al riguardo della giusta posizione del parroco di Porto Garibaldi e se devo commentare un articolo lo farò su quello non sulla rassegna stampa forse questo è essere sofisti, pazienza me ne farò una ragione. Vorrei tornare per un momento su Don Panizza, per dire che è verissimo che l'attenzione dell'opinione pubblica verso persone tanto esposte è da considerare un salvavita e ognuno di noi si deve sentire responsabile; non dimentico però che quel Don davanti a Panizza collochi la vicenda sotto una luce particolare per chi è credente. Per me questo prete è la parola viva del Vangelo: Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi. Un saluto sereno a Fulvio Scaglione (vice direttore FC)

Postato da martinporres il 14/04/2012 16:14

Per marialma, non conviene andare oltre nel ragionamenti con gigetto perché non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. E' tutto tempo perso

Postato da gigetto il 14/04/2012 11:07

Cara Marialma, non voglio certo imperversare su di te, ma solo tu hai ricordato che i genitori del bambino disabile di Porto Garibaldi è una “coppia di conviventi” e lo hai ricordato con un inciso pesantissimo. Che cosa è? Un aggravante? Oltre che volere che il figlio disabile partecipi all’Eucaristia, osano pure essere “conviventi”? Male assoluto! Perché non ti stracci le vesti?

Postato da gigetto il 14/04/2012 10:30

Patetica ed emblematica la posizione di Marialma: prima nega tutto dicendo che in gioco c'è solo la denigrazione della chiesa, poi ti dice l'italianissimo "non sai chi sono io" (catechista, corista, ecc.) relegando l'interlocutore-sottoscritto a chi ama "facile starsene lì a puntare il dito sulle solite notizie mediatiche" (non sapevo che fosse solita la notizia di rifiutare l'Eucaristia ai bambini disabili! Buono a sapersi!), poi si mette a fare la velina di "Avvenire" e, più solerte di Bagnasco, riporta l'articolo del quotidiano della CEI. Poi, non contenta, difende le scuole cattoliche che non accolgono i disabili, citando la solita bufala della mancanza di soldi per il sostegno. Tutto pur di non guardare con un po' di senso critico le cose. Questa è la fede per molti "cristiani"? Negare, mostrare i muscoli svalutando a priori l'interlocutore e citare ripetendole le posizioni ufficiali? Bella fede! Complimenti!

Postato da marialma il 14/04/2012 08:28

@ sun Certo che Dio accoglie tutti,ma tu, prima di giudicare, hai letto i due articoli da me postati che spiegano la vera motivazione?

Postato da martinporres il 14/04/2012 03:53

Concordo con marialma 13/04/2012 17.05. Ho vissuto e vivo il problema di un figlio con disturbi di apprendimento e per questo motivo, da noi genitori, iscritto ad una scuola media paritaria cattolica. Le scuole cattolche devono affrontare il sostegno, ma come scrive marialma:"... c'è un altro problema, che si chiama sostegno. O meglio: il problema non è il sostegno, ma lo stipendio del docente di sostegno. Lo Stato copre solo una quota limitata di ore: tutte le altre sono a carico della scuola". Però aggiungo che nelle scuole cattoliche vi è una grandissima attenzione alle persone in difficoltà difficilmente riscontrabili in altri tipi di scuole. Adesso mio figlio frequenta la seconda superiore sempre in una scuola paritaria cattolica e come genitori siamo molto contenti, se non avessimo deciso di iscriverlo alle scuole cattoliche adesso avremmo molte difficoltà in più....

Postato da folgore il 13/04/2012 22:12

@martinporres il 13/04/2012 16.36 "Franco Salis e Folgore che fanno polemica per il gusto di fare polemica, ormai non sono più credibili." Io chiedo solo che le notizie vengano, da tutti, debitamente controllate. Chiedo troppo? Faccio mia quella frase di Franco Salis e confermo che "per quanto mi riguarda sono ONORATO DI NON SMENTIRMI, se inoltre tu non distingui l’attività dell’essere pensante dalla polemica, non è colpa mia.".

Postato da marialma il 13/04/2012 20:36

@ sun La comunione non è stata negata!! probabilmente non hai letto i miei due commenti. In uno c'è l'articolo dell'Avvenire dove viene spiegata la vicenda, nell'altro c'è l'intervista al Vescovo di Ferrara. Informarsi prima di dare giudizi!!!!!!

Postato da sun il 13/04/2012 20:21

dio perdona chi non accoglie i figli tuoi luana

Postato da sun il 13/04/2012 19:58

E' stato un errore rifiutare la comunione ad un portatore di handicap psichico. Io, credente o non credente, so che Dio accoglie tutti, o no?

Postato da marialma il 13/04/2012 18:59

Questa è l'intervista al Vescovo di Ferrara, pubblicata su Avvenire: nessun rifiuto della comunione “Non c’è stata alcuna discriminazione”. Così il vescovo di Ferrara-Comacchio, mons. Paolo Rabitti, risponde alle accuse levate da alcuni genitori contro la decisione del parroco di Porto Garibaldi di rinviare la Prima Comunione di un bambino con gravi disabilità psichiche. “Nessun rifiuto dell’Eucaristia – spiega la Curia – il cammino di preparazione del ragazzo continuerà in modo che possa accedere al Sacramento in tempi opportuni”. Molti giornali hanno gridato allo scandalo ed è nato un vero e proprio caso mediatico senza alcun fondamento. Il parroco di Porto Garibaldi ha organizzato la preparazione alla Prima Comunione dei bambini dallo scorso anno: servono due anni di preparazione. Il cammino di preparazione è diventato intensivo da ottobre. La Prima Comunione avviene nel giorno - molto indicativo - del Giovedì Santo ed una coppia di genitori, non parrocchiani, si è rivolta al parroco solo il 29 febbraio scorso per far avere al figlio disabile cerebroleso la Prima Comunione. Il parroco, pur non essendo il parroco della famiglia, ha accolto di buon grado la richiesta. Non c’è stata quindi in alcun modo, da parte del parroco, una preclusione? No, assolutamente. Anzi: mi diceva di aver acquistato alcuni sussidi per potersi attrezzare maggiormente, perché era la prima volta che gli capitava un caso del genere. Aveva chiesto ai genitori di partecipare con il bambino alla celebrazione della Messa, ma sono venuti solo poche volte: il bambino avrà partecipato un paio di volte alla Messa e altrettante agli incontri di catechesi. La Comunione sarebbe stata impartita, quindi, con soli due o tre incontri e con due Messe praticate. Il parroco, quindi, ha comunicato ai genitori che secondo lui i tempi non erano ancora maturi. Diciamo, quindi, che il Sacramento della Prima Comunione, per questo bambino, è solamente rimandato ad un altro momento più opportuno, in cui la preparazione venga effettuata in maniera compiuta… Sì. I genitori, però hanno avvertito questa decisione come ’ discriminante: ‘come mai gli altri sì e lui no’? Devono anche aver espresso un certo sarcasmo, del tipo ‘chi è quel bambino che capisce fino in fondo la Comunione’? Sono quindi venuti in Curia, e qui gli è stato detto di fare una cosa: mandare il figlio in Chiesa, il giorno della Prima Comunione, insieme agli amici, seduto sugli stessi banchi. Il parroco si sarebbe avvicinato al bambino, avrebbe fatto per lui la stessa gestualità, gli avrebbe dato una carezza e, in questo senso, quell’eventuale percezione che il bambino avrebbe potuto avere nel dire ‘i miei amici sì ed io no’, sarebbe stata scongiurata. Cosa che ,tra l’altro, è avvenuta. Occorre ribadirlo: non c’è alcun legame tra la disabilità di un bambino e il mancato accesso al Sacramento della Comunione… No. Abbiamo la parola di Papa Benedetto XVI, il quale dice che quando una famiglia è in piena fede e la loro creatura è disabile in senso totale, i Sacramenti vanno dati perché la fede della famiglia reggerà per tutta la vita questa creatura. C’è poi una seconda nota, che riguarda il documento della Conferenza Episcopale, che dice di dover evitare due cose: uno, far fare alla creatura disabile un esame di sesto grado prima di accedere ai Sacramenti: due, portarlo ai Sacramenti con in un’impreparazione totale. Forte di quest’ultimo aspetto, dal quale risultava appunto l’impreparazione, almeno gestuale - il ragazzo aveva precedentemente sputato una particola non consacrata - si è quindi ritenuto di dover assuefarlo di più, attraverso un maggior impegno, all’idea del Sacramento per poter fare poi la Comunione con maggiore serenità. Va anche detto, poi, che per qualsiasi bambino vale la regola che se la preparazione alla Comunione non viene eseguita secondo determinate regole – ad esempio la regolare frequentazione del catechismo - il Sacramento può essere rinviato, vero? Sì è così. Anche se, ne sono testimone, se un bambino non frequenta mai il catechismo ed il parroco si permette di dire, alla vigilia, che non lo ammette perché non lo ha mai visto se non due o tre volte, succede la rivoluzione... Diventa un diritto in base ad un egualitarismo che, però, non fa parte dei criteri di accesso alla Prima Comunione… Sì, come quando accade che se un prete si “permette” di negare l’assoluzione, in confessionale, mi arriva immediatamente una lettera in cui si dice: “mi è stata negata l’assoluzione: chiedo giustizia”. Quasi che il vescovo sia quasi il Tribunale dell’Aia.

Postato da marialma il 13/04/2012 17:20

@CZAR Ti giro l'articolo dell'Avvenire dove viene spiegata tutta la vicenda; il percorso era stato concordato con la famiglia che aveva avuto anche un lungo incontro con un sacerdote nel palazzo vescovile. E l’arcidiocesi tiene a sottolineare che non c’è stato alcun rifiuto dell’Eucaristia, che nessuna discriminazione è stata compiuta dal parroco e che il cammino di preparazione continuerà in modo che il ragazzo possa accedere al Sacramento nei tempi opportuni. E i tempi contano per capire ciò che è accaduto. Spiega la Curia che a fine febbraio i genitori del disabile – una coppia di conviventi – si presentano dal parroco di Porto Garibaldi (che non è quello del paese dove vivono) per chiedere che il figlio possa ricevere la Comunione. Come faranno i compagni di classe, riferiscono. Il sacerdote prende a cuore fin da subito la situazione. Coinvolge i catechisti, sente le insegnanti di sostegno del bambino, acquista dvd e sussidi per una preparazione a misura di portatore di handicap.La Curia segue con attenzione il caso, mentre si constata che il ragazzo interagisce quando viene sollecitato dalle carezze. La «teologia dell’affetto» viene adottata dalla parrocchia che mette a punto una proposta con un approccio molto graduale e senza scadenze prefissate. Ai genitori viene chiesto di portare il figlio negli ambienti parrocchiali: cosa che avviene, seppur con l’intermezzo di un ricovero ospedaliero. L’intento è farlo sentire parte della comunità. All’inizio di aprile avviene l’incontro in Curia. Durante il colloquio il sacerdote offre al ragazzo un’ostia non consacrata che lui respinge bruscamente. Ecco allora il suggerimento ai genitori: alla Messa della Prima Comunione il bambino sarà nelle panche insieme con i coetanei; però non riceverà il Santissimo Sacramento ma una carezza del parroco e la benedizione. Secondo l’arcidiocesi, è la via per mostrare che la disabilità interpella la Chiesa, che ciascun portatore di handicap è «persona prediletta» e partecipa come tutti i credenti alla celebrazione, che la parrocchia lo sostiene nella promozione integrale. In attesa che il percorso possa proseguire e compiersi. Il Giovedì Santo il bambino è in mezzo ai compagni. Vicino ha la madre. E la carezza con la benedizione c’è. A distanza di qualche giorno, quanto accaduto in quella chiesa sui lidi ferraresi si trasforma in un caso mediatico con tanto di presunto esposto alla Corte europea dei diritti dell’uomo «per violazione della libertà religiosa» (poi rivelatosi una patacca) mentre la madre nega di aver dato mandato a un legale. L’arcidiocesi intanto continua a tendere la mano: nel rispetto della natura del Sacramento, il bambino sarà accompagnato per condividere il «tesoro offerto da Dio» sulla mensa eucaristica. Spero di averti chiarito le idee.

Postato da Franco Salis il 13/04/2012 17:12

@ martinporres il 13/04/2012 16.36,ed io mi metto a piangere e a pestare i piedi per terra, ohhhhh ecco! Lascio perdere folgore che sarà lui se vorrà a darti la risposta, per quanto mi riguarda sono ONORATO DI NON SMENTIRMI, se inoltre tu non distingui l’attività dell’essere pensante dalla polemica, non è colpa mia. Siami sani,chi l’altrhu già s’acconza (= siamo in buona salute, che tutto il resto già si aggiusta)

Postato da marialma il 13/04/2012 17:05

@gigetto, nessuno mi aveva mai paragonato a Bossi e Berlusconi, la cosa mi fa tanto divertire!. Tu sei convinto che ci voglia una primavera come quella araba per cambiare la Chiesa (che io intendo quella formata da tutti i consacrati e da tutti i laici), ma credo che parti dal presupposto sbagliato, ci vuole ben altro! Il cambiamento della Chiesa deve partire da ognuno di noi, dal cambiamento del nostro cuore, dal nostro impegno, facile starsene lì a puntare il dito sulle solite notizie mediatiche! Te lo dice una che lo fa da tanto tempo, sono catechista, corista, faccio parte di un'associazione che si occupa di anziani in difficoltà.Il mio impegno è totale! Non nego le difficoltà, ne ho incontrate dicerse sul mio cammino. Sia con Sacerdoti sia con laici. Non mi sono mai arresa! Amo comunque la mia Chiesa nel bene e nel male.Non mi piace quando si parla del Papa come monarca assoluto, definizione che sento spesso detta da vari conduttori laicisti come Augias, o da qualche giornalista del "Fatto Quotidiano" Non mi piace puntare solo il dito perchè la mia critica deve essere comunque costruttiva. Non conosco il problema dell'accettazione dei disabili nelle scuole paritarie,e dell'8 per mille, anche se mio figlio vi ha frequentato l'asilo e le superiori.In internet ho trovato questo articolo: "L'iscrizione dunque è dovuta. Ma c'è un altro problema, che si chiama sostegno. O meglio: il problema non è il sostegno, ma lo stipendio del docente di sostegno. Lo Stato copre solo una quota limitata di ore: tutte le altre sono a carico della scuola.A meno che non si cerchino strade alternative, che le scuole più sensibili consigliano e promuovono: anzitutto i contributi statali e regionali assegnati direttamente alla famiglia, e poi sponsor privati, feste o spettacoli di beneficienza (il classico fund raising), o - per le sole scuole cattoliche - anche l'otto per mille: alcune diocesi, infatti, hanno costituito un fondo per l'integrazione scolastica, ricavato proprio dall'otto per mille, al quale i dirigenti scolastici di tali scuole possono chiedere di accedere per pagare in parte le spese dell'insegnante di sostegno". Il problema degli insegnanti di sostegno ce l'hanno anche le scuole pubbliche perchè so che sono stati tagliati molti fondi. Per quanto riguarda gli altri problemi accennati credo ci voglia troppo tempo, adesso devo andare, Ciao

Postato da martinporres il 13/04/2012 16:36

" come volevasi dimostrare", l'informazione ricerca quasi sempre lo scandalo e a maggior ragione quando si tratta della Chiesa. Non si smentiscono mai, come Franco Salis e Folgore che fanno polemica per il gusto di fare polemica, ormai non sono più credibili.

Postato da CZAR il 13/04/2012 15:44

A prescindere da ogni posizione polemica , che non amo e da cui cerco abitualmente di astenermi , mi spiegate in che senso il caso della comunione negata al ragazzo disabile si è rivelato " fasullo " ? Non ditemi , per favore , che la comunione sarà celebrata " in un secondo tempo " perchè questa giustificazione è ancora peggio del fatto in se stesso , in quanto aggiunge all' errore , già odioso , anche una ipocrisia veramente insopportabile.

Postato da Franco Salis il 13/04/2012 13:04

@ marialma il 13/04/2012 10.49,rivolgendoti a gigetto dici che è stata tutta una bufala. Ma famigliacristiana.it e l’Avvenire “smentendo” di fatto confermano il fatto. Quello che cambia sono state le motivazioni, non è cosa di poco conto. I giornali così detti laicisti ci hanno poi fatto su i coriandoli ,come pure i giornali cattolici seppure, ovviamente di diverso taglio e colore. I primi dando la loro legittima interpretazione, la seconda, fornendo chiarimenti di come si sono svolti i fatti. Se questi fossero stati forniti sin dall’inizio le interpretazioni apparse sarebbero state illegittime. Ora la chiesa, intesa come gerarchia, esercita un potere enorme, direi incommensurabile, di cui marialma non ha neppure l’idea e comunque nessuno lo sa in quanto tenute gelosamente in segreto. Volete che questo potere non susciti irritazione? Di qui ogni atto della chiesa si trasforma in occasione di “denigrare” la chiesa come dici tu. Quindi non è tutto oro quello che riluce. All’interno della “chiesa” ci sono alcuni cardinali vescovi e preti che sono come il diavolo e l’acqua santa. Ne consegue che tutti coloro che difendono a spada tratta soprattutto acriticamente la Chiesa, non rendono un buon servizio alla medesima. Ma siccome la Chiesa dispone dei “teologi” vacci tranquilla che quelli a mo’ dell’avvocato azzeccagarbugli ti dimostreranno che anche Papa Alessandro VI(Papa Borgia all’epoca in cui si riproducevano fra loro) è stato vicario di Cristo. Questo io, che sono stato fatto “Franco e cristiano” alla fonte battesimale, non lo accetterò mai. Per fortuna che esistono oggi diverse scuole di teologia. Di seguito aggiungo un piccolo commento che non è apparso: @ Fulvio Scaglione.Risposta di: Fulvio Scaglione (vice direttore FC): malissimo, a me interessa sapere se è vero o falso il fatto. Beh,io non volevo dirlo, ma lo spiegato meglio in altro post, ma quanto a “ciurlare” il servizio è pieno :non si capisce se state riconoscendo come vero il fatto o meno. Ho usato stessi termini di folgore, ma ti posso assicurare che non ci siamo messi preventivamente d’accordo perché ci conosciamo solo attraverso la rivista. Saruddu e triggu

Postato da gigetto il 13/04/2012 12:25

Cara Marialma, perché non entri nel merito delle affermazioni del mio commento? Sono vere o non sono vere? Senza entrare nel merito delle affermazioni, ti limiti a negare tutto: tutta una montatura, tutto un complotto, tutto e solo denigrazione. Sembra di sentire Bossi o Berlusconi.

Postato da marialma il 13/04/2012 10:49

@ gigetto - ma lei sta un po' farneticando, davvero non ha capito che è stata tutta una bufala? Tutto inventato! perchè le cose non sono andate in quel modo!!! Il seguito del suo commento mi pare sia fuori tema, o no? Come sia facile costruire scandali sulla Chuesa è sotto gli occhi di tutti. Quello che fa più male è che nessuno mai smentisce e chiede scusa. saluti a tutti voi che per ogni notizia che commentate è un'occasione per criticare e denigrare la Chiesa.

Postato da gigetto il 13/04/2012 10:30

Con proteste come quelle sulla comunione negata al ragazzo disabile, se moltiplicate, si potrebbe arrivare a una primavera cattolica, tipo quelle islamiche dello scorso anno. Sarebbe ora. Il tema dell'uso/abuso del disabile solo per prendere l’8 per mille, il rifiuto dei disabili come allievi o insegnanti delle scuole cattoliche, sono alcuni dei punti di rottura. Un altro è la rimozione di ogni riflessione teologica da parte dei laici e, più in generale, della libertà della ricerca teologica e della visione non difensiva, non esclusiva, non maschilista e non omofoba della dottrina. Altro che pedofilia! Per quanto gravissima sia la presenza della pedofilia nei preti, per quanto devastante sia la pratica del riciclaggio da parte dello Ior dei fondi neri e delle varie mafie, il polverone che ne nasce serve a coprire i veri problemi della chiesa e così – paradossalmente – risulta funzionale alla conservazione dell’attuale sistema di potere ecclesiale, che poco ha a che fare con Gesù.

Postato da folgore il 13/04/2012 00:40

Egregio Vicedirettore, non se la prenda tanto....perché la frase del teologo era chiara ("A prescindere da eventuali elementi che non conosciamo e che possono aver determinato l’atteggiamento del parroco della diocesi ferrarese che non ha concesso la comunione ad un ragazzo gravemente disabile").Tenuto conto della stessa io ritengo chiaro (sempre a mio modo di vedere) che il parroco non avrebbe mai detto, come anche la Curia competente avrebbe confermato, di avere negato la comunione a chicchessia. Oggi Avvenire pone un commento che vi riporto. Al motto "Basterebbe informarsi meglio” vi afferma che cronisti e commentatori avrebbero scoperto alcuni dati di fatto. “A cominciare dal fatto che al bambino disabile grave la parrocchia di Porto Garibaldi e la diocesi di Ferrara hanno semplicemente posposto e non negato l’Eucaristia, accogliendolo intanto con tutto l’amore possibile. E poi, si sarebbe appurato che dietro i due avvocati parmigiani accorsi con le carte bollate alla Corte europea dei diritti dell’uomo c’è solo il triste scherzo di un anagramma (Giacinto Canzona, già autore di altre vuote trovate) e un nome televisivo (Antonio Ricci) evocato forse per la fama di umorista surreale." Gli altri giornali? Pensate che il peso, religiosamente parlando, della rivista Famiglia Cristiana sia pari a quella di altri giornali e che il vostro Sito, sempre per competenza religiosa, sia da paragonare ad altri magari di atei?

Postato da gigetto il 12/04/2012 20:23

Cara Famiglia Cristiana, come suona freddo questo vostro articoletto, da atto dovuto e non voluto, da documento da archiviare per pilatesca burocratica conclusione! Se gli altri giornali "laicsti" non ne avessero parlato, forse avreste taciuto? Ecco, anche solo la possibilità di questo dubbio fa male. Se poi penso all'uso dei disabili per esempio nello spot sull'8 per mille, il dolore si fa rabbia. Perché non parlate del senso che i disabili e la disabilità hanno nella chiesa e per la chiesa?

Postato da Franco Salis il 12/04/2012 19:10

Caro don Silvano, ti sei limitato a fornirci il materiale sull’argomento in causa, ma hai fatto una premessa oscena (nel significato etimologico): “A prescindere da eventuali elementi che non conosciamo e che possono aver determinato l’atteggiamento del parroco della diocesi ferrarese che non ha concesso la comunione ad un ragazzo gravemente disabile, è doveroso richiamare sinteticamente le norme della Chiesa al riguardo”. Ti sembra molto corretto “prescindere”? Perché non hai fatto una telefonata al tuo confratello parroco dante causa prima di tentare di addormentarci con le tue “disquisizioni teologiche”. Al popolo di Dio la “normativa” non interessa, interessano le azioni che violano il rapporto di fratellanza e il Vangelo. Inoltre perché non è stato il parroco interessato a rispondere? Non si vuole sporcare le mani? Ma Gesù è stato accusato di frequentare prostitute e gabellieri. Il sottotitolo afferma: Il presunto "caso" della comunione negata al disabile, poi rivelatosi fasullo, ha dato il via a paginate di giornale”. Ma insomma il fatto è vero o fasullo? per favore mettiti d’accordo con te stesso e poi dammi l’informazione esatta. A proposito della licenza in teologia, (oggi è la seconda volta che divento cattivo) ti dico che Cavour diceva che un sigaro non si nega neppure agli austriaci. Io giudico i fatti da chiunque scritti o detti e non il titolo di colui che scrive. Se rilevo, servendomi della ragione, dono di Dio, che il Papa ha detto una sciocchezza, ho il dovere di dirlo. Ne vuoi sapere una? All’inizio del pontificato ebbe a dire che Galileo ha avuto un processo equo. Vuol dire che ci sarà qualcuno che dirà che la sciocchezza l’ho detta io, ma non in base ai titoli e a colui che mi corregge dico :Grazie. Veniamo a famigliacristiana.it, per me è un ottimo giornale, mi ci ritrovo al 90%. Forse che non si può apprezzare un giornale pur dissentendo oggi qui domani là? Volete inoltre che “confessi” il rimanente 10%? Nessuna reticenza: La condivisione del giornale al silenzio imposto dal Sovrano assoluto dello Stato della Città del Vaticano. Io dico che è questo silenzio che scatena la stampa laicista, quindi chi è causa del suo male pianga se stesso. Non credo che ci sia alcun laicista, un laico cristiano mi sembrerebbe assurdo, che neghi i meriti della chiesa nel sociale, ma il fatto è che è gestito nell’assoluta segretezza dei costi e della provenienza dei fondi. Secondo me, i cristifideles che assolvono e difendono acriticamente la chiesa, non le rendono un buon servizio. Sperando di incontrarci personalmente, ciao.

Postato da folgore il 12/04/2012 17:50

Mi scusi, ma lei dice che "A prescindere da eventuali elementi che non conosciamo e che possono aver determinato l’atteggiamento del parroco della diocesi ferrarese che non ha concesso la comunione ad un ragazzo gravemente disabile, è doveroso richiamare sinteticamente le norme della Chiesa al riguardo." Ora era certamente sufficiente andare a verificare direttamente dal sacerdote, o dalla Curia se non si conosceva il luogo esatto e si sarebbe venuti a conoscenza della reale situazione. Da un giornale cattolico, mi scusi tanto la franchezza, mi aspetterei come minimo una telefonata al confratello. Comunque il fatto è spiegato su Avvenire e su http://www.asca.it/newsregioni-Chiesa__Avvenire__comunione_negata_a_disabile__Falso__bastava_informarsi-1143659-.html

Risposta di: Fulvio Scaglione (vice direttore FC)

Caro Folgore e caro Salis,
non provate nemmeno a ciurlare nel manico. Don Sirboni è un teologo e a lui abbiamo chiesto la competenza del teologo, non quella del cronista.
Quella che invece dovremmo chiedere a chi ha cercato pretestuosamente di costruire l'ennesimo scandalo a sfondo ecclesiale. Come fate a rimproverare a noi (non fare le verifiche: e chi ve lo dice, che non le abbiamo fatte?) quello che invece leggete tranquillamente, a quanto pare, sugli altri giornali?
Salutoni

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