Addio Toppi, il signore del fumetto

Sergio Toppi avrebbe compiuto 80 anni in ottobre. La cifra stilistica di una grande narratore per immagini, carissimo ai ragazzi.

L'incanto di Toppi e «il Giornalino»

21/08/2012



Sergio Toppi ha collaborato per oltre trent’anni con «il Giornalino», con una produzione molto ampia per il mondo dei ragazzi che lo hanno apprezzano moltissimo.
Questo a volte stupisce, soprattutto chi non ha esperienza di ragazzi. I ragazzi sono affascinati dalle storie e amano sentirsele raccontare e Toppi lo ha fatto in modo magistrale.

I ragazzi amano il bello, il buono e il vero e non vogliono essere ingannati, vogliono essere presi sul serio e questo il disegno di Toppi l’ha sempre fatto, incantando ragazzi e adulti con le sue storie e i suoi disegni che trasudano verità. Nella prima metà degli anni Settanta Toppi si avvicinò al «Giornalino», in un periodo di grande fermento per la testata che pubblicava autori di primissimo piano, da De Luca a Landolfi, Giovannini e D’Antonio, sempre alla ricerca di nuove modalità di racconto e soluzioni grafiche innovative.

La sua prima storia, “Amore alla vita”, dove Toppi affronta il mondo letterario di Jack London, venne pubblicata nel 1976. È la prima di una serie di avventure che vide Toppi misurarsi con i classici della letteratura e con racconti che nascono dalla cronaca e dalla storia ambedue rilette alla luce dell’avventura. Storie brevi e avventure lunghe, proposte da autore completo, occupandosi sia dei testi che dei disegni, sia lavorando su testi di altri autori: tra tutti ricordiamo la collaborazione con Gino D’Antonio con cui crea, fra l’altro, la saga ecologista di «Magda & Moroni».
 
Grande spazio Toppi dedicò a personaggi storici, sempre trattati con una particolare sensibilità e uno sguardo non convenzionale: il beato Giacomo Alberione, Federico II di Svevia, Carlo Magno, Don Gnocchi, Archimede, Gengis Khan, l’apostolo dell’Africa Daniele Comboni, Ambrogio da Milano e la biografia a fumetti di Karol Wojtyla, che venne tradotta in più lingue per diversi paesi. Di particolare intensità è una serie sceneggiata da Beppe Ramello dal doppio titolo: «In quel giorno…» e «Un uomo chiamato Gesù», dove si raccontano episodi tratti dal Vangelo che ripercorrono la vita di Gesù senza mai mostrarlo, una narrazione che ben esprime lo sguardo di Toppi sulla storia.

Per «il Giornalino» copiosa è stata anche la produzione di illustrazioni per l’inserto «Conoscere Insieme», dove Toppi ha illustrato magistralmente personaggi storici, tematiche legate alla storia, alla scienza, alla religione: immagini dallo sviluppo solitamente verticale, quasi un marchio di fabbrica, su uno sfondo composto da altre figure che, didascalicamente, accompagnano l’avvenimento o il personaggio narrato.

Una collaborazione, quella con «il Giornalino» che non si era ancora esaurita, sempre in attesa della prossima storia. Nel 2010, «il Giornalino» con il Museo del Italiano del fumetto e dell’immagine di Lucca hanno dedicato a Toppi 12 volumi sotto il titolo “Sulle rotte dell’immaginario”, riorganizzando sotto la sua supervisione circo l’80% della sua opera. Un omaggio dettato dall’affetto e dal bisogni di offrire ai più molti dei materiali sparsi su riviste italiane e straniere, racconti brevi e illustrazioni. Un omaggio a un grande del fumetto e dell’illustrazione mondiale.

Stefano Gorla
 Direttore de «il Giornalino»
e dell’Area Ragazzi Periodici San Paolo

Stefano Gorla
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