Mediterraneo, un mare di sfide

Culla della storia, terra di "primavere" mai compiute, periferia dell'Europa, base dell'immigrazione: il festival "Con-vivere" indaga presente e futuro del "mare nostrum".

Un popolo di 450 milioni di persone

04/09/2012
Un incontro a Carrara nell'ambito del festival "Con-vivere".
Un incontro a Carrara nell'ambito del festival "Con-vivere".

Chiunque affronti il tema della convivenza non può non incontrare sul suo cammino quell'area geografico-culturale che indichiamo con il nome Mediterraneo. Era dunque fatale che il festival "Con-vivere" di Carrara lo scegliesse prima o poi come filo conduttore degli incontri e dei dibattiti. Così è accaduto proprio quest'anno: ed ecco che, dal 7 al 9 settembre, relatori di prestigio si confronteranno sul tema, affascinante e complesso, "Mediterraneo. Popoli e culture".

Che cos'è il Mediterraneo? Un luogo dove regna sovrana la contaminazione. Per effetto diretto della geografia, essendo l'unico luogo al mondo su cui si affacciano tre Continenti. E come conseguenza di una storia di scambi - ora pacifici, ora conflittuali - di natura economica, commerciale, culturale, demografica. Un paesaggio di 450 milioni di persone (oggi) che, nel corso della storia, hanno dato vita ai fenomeni più disparati. Uno stagno attorno al quale si sfiorano e scontrano i popoli come rane, secondo l'immagine platonica rievocata da Remo Bodei, fra le menti del festival.

E non si pensi che sia una vicenda che riguarda solo il passato, quella del Mediterraneo. Basti pensare alle cosiddette "Primavere arabe", quelle scosse sempre incompiute che hanno attraversato tanti Paesi del Nord Africa, con esiti spesso contradittori e ambivalenti (il nostro concetto di democrazia vale anche per loro? non si è, paradossalmente, aperta la strada agli estremisti islamici?). Se poi guardiamo al Mediterraneo volgendo lo sguardo dalla costa africana a quella europea, scopriamo che Italia, Spagna, Grecia sono quasi una periferia mal sopportata dell'Unione...

La locandina che annuncia il festival "Con-vivere" a Carrara.
La locandina che annuncia il festival "Con-vivere" a Carrara.

Ancora, il Mediterraneo è il bacino dell'immigrazione, tragicamente solcato dai sogni di tanti disperati (su questo aspetto fondamentale, si veda la pagina successiva del dossier). Dedicare un festival al Mediterraneo significa quindi collocarsi del cuore della storia, per cercare di capire il presente e immaginare il futuro.

A Carrara arriveranno esperti italiani e stranieri che lo scandaglieranno in tutti i suoi aspetti. Qualche nome: Farid Adly, scrittore e giornalista libanese residente in Italia; Leena Ben Mhenni, blogger e attivista della Primavera araba; Khaled Fouad Allam, docente di Sociologia del mondo musulmano all'Università di Trieste; Fabio Mini, esperto di strategie militari; l'ex ambasciatore ed esperto di esteri Sergio Romano...

Come in ogni festival che si rispetti, ai momenti di approfondimento si alterneranno occasioni di divertimento e conviviali, con mostre, concerti ecc.

Tutto il programma e le informazioni pratiche per raggiungere Carrara e per l'ospitalità sono disponibili sul sito: www.con-vivere.it.

Paolo Perazzolo
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