05
giu

Diete iperproteiche? Meglio di no

La migliore dieta? Imparare a mangiare. Il più grande difetto di tutte le ricette di moda è proprio questo: non insegnano ad alimentarsi in maniera corretta. Di quello che succede dopo a nessuno interessa. E neanche di quello che succede al nostro corpo durante. Ce lo spiega moltobene Sara Farnetti, specialista in Medicina interna con un dottorato in  siopatologia della nutrizione e del metabolismo, che cura il regime alimentare di molte personalità dello spettacolo e dello sport ed è autrice di un libro dal titolo emblematico: Tutto quello che sai sul cibo è falso.

«Oggi vanno di moda le diete iperproteiche perché sono semplici e replicabili. Solo che creano un disequilibrio, è come vendere l’anima al diavolo: ottieni il risultato maltrattando l’organismo, che però appena smetti te la fa pagare. Se si mangiano solo proteine, fegato e reni si sovraccaricano e mancano gli zuccheri. Il corpo va in una situazione di stress metabolico e aumentano gli ormoni dello stress, come l’adrenalina, o il cortisolo, che va a bloccare i meccanismi su cui funziona l’insulina.

Pubblicato il 05 giugno 2013 - Commenti (0)
30
mag

Pure caffeine 200mg: è allarme

I"Pure caffeine 200mg" , prodotto altamente tossico commercializzato via Internet come dimagrante. Il titolo allarmistico campeggia nel sito del ministero della Salute. Pur di dimagrire si è disposti a correre qualsiasi rischio, soprattutto in tempi di "prova costume". E così molti sono incappati in questo integratore alimentare "altamente tossico".
l NRW Centre for Health, LZG.NRW di Munster (Germania) ha segnalato attraverso il sistema HMA WGEO Rapid Alert la commercializzazione via Internet di un prodotto considerato come medicinale in Germania, ma classificabile anche come integratore alimentare, denominato “Pure Caffeine 200mg”.

La dizione “caffeina” è utilizzata nel caso specifico solo per ingannare gli eventuali acquirenti, per analogia con altre formule dimagranti che contengono effettivamente questo principio attivo. Detto prodotto, indicato come dimagrante, non è stato notificato in Italia come integratore alimentare, nè è autorizzato come medicinale. Il produttore è sconosciuto e viene commercializzato da D-Hacks Laboratories. Il prodotto, in forma di compresse, è stato analizzato in Germania e contiene 296 mg di DNP (2,4 – Dinitrophenol), sostanza altamente tossica, utilizzata come “brucia-grassi”.

Secondo il ministero della Salute,  la dose letale del  DNP (2,4 – Dinitrophenol) è molto bassa, pari a 1000-3000 mg (circa 4-10 compresse). La sostanza inoltre da luogo ad accumulo nell’organismo. Nel 2008 sono stati riportati casi di morte dopo un consumo di 600 mg/giorno per 4 giorni. Non esistono antidoti ed è impossibile salvare la vita del paziente dopo intossicazione con una dose letale. Si invitano i consumatori ad astenersi dall’acquisto e dal consumo del suddetto prodotto, qualora dovessero reperirlo in Internet o attraverso altri canali di acquisto.

Pubblicato il 30 maggio 2013 - Commenti (0)
30
apr

Con le mani nella marmellata

L’Antitrust ha sorpreso un altro produttore con le "mani nella marmellata". Il provvedimento ha colpito un’azienda che produce confetture e prodotti a base di frutta a causa di diciture “scorrette”.  La multa di 20 mila euro è stata appioppata a una società della provincia di Sondrio che invitava i consumatori ad acquistare i suoi prodotti "dietetici". 

In particolare, sotto la lente di ingradimento dell'Antistrust è finita la dicitura “senza zuccheri aggiunti” e il termine “Diet”.  L’Antitrust ha multato l’azienda: «……perché la ridotta evidenza grafica del termine “aggiunto” rispetto alle parole “senza zucchero” potrebbe far ritenere che i prodotti pubblicizzati siano privi di zuccheri, circostanza che nel caso di specie non appare veritiera; anche la dicitura “senza zucchero aggiunto” non è spendibile in ragione del succo d’uva che viene, di regola, utilizzato per le sue proprietà dolcificanti».

Pubblicato il 30 aprile 2013 - Commenti (0)
26
apr

Digiunare fa ridere

E' la dieta dell’anno, al primo posto della classifica generale in Gran Bretagna, dove continua a vendere ben 40 mila copie a settimana. Negli Stati Uniti, la prima tiratura è addirittura stata di 125 mila copie. Ora La dieta fast, di Michael Mosley e Mimi Spencer, arriva anche in Italia. Edita da Corbaccio e in libreria proprio in questi giorni, si basa su un principio semplice, efficace e salutare: basta ridurre le calorie per due soli giorni alla settimana, continuando a mangiare come al solito negli altri cinque. È il principio del "digiuno intermittente" o della "restrizione calorica".
Niente di nuovo, in fondo. Tutte le grandi religioni prescrivono il digiuno, come forma di purificazione sia spirituale, sia fisica.

I Vangeli, ad esempio, sono pieni di testimonianze sul digiuno di Gesù che, addirittura, secondo alcune tesi, si astenne dal cibo perfino nell'Ultima Cena. Lo testimonia don Silvio Barbaglia, biblista e autore del libro Il digiuno di Gesù all’ultima cena. Confronto con le tesi di J. Ratzinger e di J. Meier (Cittadella Editrice, 114 pp., 12,80 euro), un testo che offre un’analisi alternativa, e sicuramente interessante, di uno dei momenti più importanti della storia di Gesù. Spiega il biblista: «Gesù dice di essere "colui che serve". Tale definizione, insieme alle parole usate durante la consacrazione del pane (prendete e mangiate, questo è il mio corpo), è funzionale per motivare la dimensione del servo, che Gesù fa propria, appunto, nell’ultimo pasto consumato con gli apostoli».

In generale, comunque, la pratica del digiuno è presente in tutta la Bibbia. «Tutti ricordiamo», evidenzia don Barbaglia, «il digiuno di Gesù nel deserto. Si tratta di una vicenda intessuta di rimandi all’Antico Testamento».

Del resto, anche per gli ebrei l’astensione dal cibo è un momento ricco di significati. «I più ortodossi», afferma ancora il sacerdote, «osservavano un digiuno totale per un giorno alla settimana. È un’occasione di perdono e di riconciliazione, ma anche un’opportunità per riscoprire il valore del cibo. Una preghiera fatta di parole, ha bisogno di silenzio per non perdere senso. Una vita fatta di lavoro, ha bisogno del riposo.
Così, se non siamo capaci di sospendere il cibo, finiamo per banalizzarlo».

Pubblicato il 26 aprile 2013 - Commenti (0)

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I consigli salute di BenEssere

BenEssere

Tutti i mesi consigli e risposte per aiutarti a vivere meglio sotto tutti i punti di vista. Perché, per stare bene, bisogna prendersi cura del proprio corpo, ma anche mantenere un equilibrio interiore ed essere in armonia con se stessi e con gli altri. Cinque le sezioni che compongono il mensile: Essere & benessere, con interviste a luminari su salute e prevenzione, servizi e incontri con personaggi famosi. Cibo & benessere, dedicata al buon cibo, alla corretta alimentazione, al rapporto ecosostenibile con l'ambiente, agli stili di vita, al fitness e alla cura del corpo. Notes, affidata ad Antonio Lubrano, è la guida ai servizi e ai diritti e uno "sportello reclami" per le segnalazioni dei lettori; Noi & gli altri, tra psicologia e spiritualità, argomenti legati alle relazioni interpersonali e al rapporto con il divino. In ultimo, Tempo libero dedicato agli itinerari, alla scoperta dei percorsi dello spirito, gli appuntamenti culturali ed enogastronomici da non perdere...

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