Viaggiare con gli animali

Ecco come bisogna prepararsi per muoversi con cane e gatto. In Italia e all'estero

Viaggiare con gli animali/La salute

02/08/2011

Preparati i documenti e deciso il viaggio, bisogna assicurarsi che la salute degli animali sia a posto. La prima cosa da fare è una visita approfondita dal veterinario, per controllare la forma fisica e per accertarsi che tutte le vaccinazioni necessarie siano state effettuate e siano ancora valide.


Preparando la valigia, poi, ci si deve ricordare di portare con sé tutto il necessario: dai prodotti antiparassitari e repellenti per pulci, zecche e zanzare agli antibiotici in caso di infezioni. Ricordatevi che se acquistate i prodotti in farmacia, richiedendo lo scontrino fiscale, potrete poi dedurli dalla dichiarazione dei redditi. Di seguito, qualche dritta di primo soccorso se dovesse succedere qualcosa.

Colpo di calore. Si manifesta tramite debolezza, elevata temperatura del corpo, respiro affannoso e rapido (i gatti aprono la bocca e tirano fuori la lingua), frequenza cardiaca accelerata, bava o schiuma dalla bocca, tremori, convulsioni (bisognerebbe evitare di arrivare a questo punto). In questi casi, le prime cose da fare sono mettere l'animale all'ombra, ventilare e bagnare il corpo con acqua non gelida ma fresca, soprattutto sulla pancia, sul collo e sulla testa.

Punture di insetti. Tenendo fermo il cane o il gatto, applicare compresse bagnate, ghiacchio o, se l'avete a disposizione, ammoniaca o acqua ossigenata con una garza sulla parte colpita. Poi, tenere d'occhio la zona per evitare manifestazioni allergiche, che si riconoscono per eccessivo gonfiore.

Morsi di vipere. Le azioni di primo soccorso sono le stesse che si usano per gli umani. Va impedito che il veleno vada in circolazione, quindi bisogna legare con un laccio la zampa a monte del morso. La zona va liberata rapidamente, per cui si consiglia di recarsi il più velocemente possibile da un veterinario per la somministrazione dell'antidoto. Capita spesso, inoltre, che i cani vengano morsicati sul muso. Per sicurezza, bisognerebbe tenere con sé (per le camminate in campagna) un rasoietto, per individuare la zona pizzicata. Non somministrare assolutamente l'antivipera da soli.

Ferite o tagli. Tenere fermo l'animale e tagliare il pelo nella zona colpita. Disinfettare con una soluzione non alcolica, per evitare che bruci e che l'animale si agiti, e bendare la zona con un fazzoletto o garza puliti. Se dalle ferita esce molto sangue, apporre un laccio emostatico (o una corda) a valle della ferita: da rimuovere ogni quarto d'ora, per lasciare circolare il sangue.

Avvelenamento. I sintomi sono vomito, salivazione eccessiva, disturbi respiratori ed emorragie. In questi casi è importante risalire alla causa e portare con sé l'etichetta del prodotto ingerito, per permettere al veterinario di agire nel modo più idoneo. Per indurre il vomito all'animale e permettergli così di eliminare la sostanza velenosa (tranne che se si tratta di sostanze caustiche) si può preparare una soluzione di acqua e molto sale. Si può decidere di dargli da bere anche del latte, perché neutralizza le sostanze tossiche. Infine, si deve pulire il mantello e il muso con una spugna bagnata per togliere eventuali residui di veleno.

In tutti questi casi, è importante parlare subito con un veterinario, per evitare danni maggiori. 

Stefania Marchisio
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